Il retroscena Fincantieri. spunta l'ipotesi Msc crociere.

22 maggio 2011
Il retroscena Fincantieri, spunta l’ipotesi Msc crociere

Genova. L’antipasto sarà una visita a Stazioni Marittime, mercoledì prossimo in mattinata. Un sopralluogo per fare il punto sui lavori a Ponte dei Mille che permetteranno alla compagnia Msc Crociere di far attraccare senza alcuna difficoltà le sue grandi navi sulle banchine di Genova. Ma, secondo indiscrezioni, il piatto forte verrà servito nel pomeriggio quando l’armatore Gianluigi Aponte, accompagnato dall’ad di Msc Crociere Pierfrancesco Vago, incontrerà il presidente della Regione Claudio Burlando e il numero uno dell’Autorità portuale, Luigi Merlo. Obiettivo: fare definitivamente la pace con Genova, discutere a tutto campo degli investimenti che l’armatore ha già fatto ed è prossimo a fare in città. Con un’importante postilla che potrebbe segnare una svolta rispetto alla crisi della cantieristica nazionale: Burlando chiederà ad Aponte di costruire le sue prossime navi da Fincantieri. Msc è infatti prossima a ordinare una nuova unità da crociera. Vago, in un’intervista al Sole 24 Ore, ha già parlato di questa unità del futuro che sarà diversa da tutte le altre ordinate finora e, per questo, avrà bisogno di una nuova progettazione. Sarà lunga oltre 300 metri, e potrebbe essere ordinata già quest’anno, per un valore che presumibilmente supera i 500 milioni di euro. Potrebbe, infine, essere la prima di una serie. Finora l’armatore si è rivolto sempre ai cantieri francesi e, anzi, i rapporti con Fincantieri sono sempre stati burrascosi. Ma, questa volta, la scelta dello stabilimento non è ancora stata fatta. L’argomento, sarà tema di discussione tra Burlando e l’armatore. Tanto più che venerdì, presentando l’intesa con Cdp e Sace sul credito alla cantieristica, il presidente della Regione aveva parlato di «nuove e imminenti iniziative».

Non è però la nave da crociera l’unico argomento sensibile: da alcune settimane il presidente della Regione Liguria insiste sul fatto che, i nuovi armatori padroni di Tirrenia, dovranno per forza di cose impegnarsi in un vasto programma di rinnovamento della flotta, cosa che potrebbe andare a tutto vantaggio di Fincantieri. E, guarda caso, Aponte è insieme a Manuel Grimaldi e Vincenzo Onorato uno dei tre armatori che potrebbe a brevissimo mettere le mani sull’ex compagnia pubblica. Certo, poi tutto dipenderà dai contatti diretti (se ve ne saranno) tra Fincantieri e l’armatore. Ma è chiaro che per un armatore che tanto punta su una città non è cosa da poco presentarsi come l’uomo che dà lavoro ai cantieri cittadini. Un legame che, ad esempio, c’è stato e c’è da anni tra la compagnia Grimaldi e Napoli, i cui ultimi traghetti sono stati costruiti a Castellammare di Stabia. Se Burlando riuscirà a strappare un qualche impegno ad Aponte, sarebbe il coronamento di un rapporto sempre più stretto con la città a un anno e mezzo dalla grande rottura: coinvolto nell’inchiesta sul porto, l’armatore aveva lanciato l’anatema su Genova: «Cancellate quel nome, non me ne parlate mai più», aveva detto ad Amburgo a marzo del 2010, presentando una nuova nave. In realtà, mentre i progetti sul versante container e aeroporto erano stati congelati, per il resto l’armatore aveva mantenuto navi da crociera e uffici in città. Business is business e d’altronde vi è stato nell’ultimo anno un paziente lavoro di ricucitura da parte delle istituzioni locali. Oggi, l’armatore è diventato il primo azionista della compagnia di traghetti Gnv. Attraverso questa, potrebbe a breve aggiudicarsi il 51% di Stazioni Marittime, conquistando così la possibilità di gestire direttamente gli scali di navi da crociera e traghetti (compresa Tirrenia). Basta qui? Nemmeno per sogno. Dopo gli stop and go dei mesi scorsi, l’armatore potrebbe ritornare in campo per conquistare la concessione di Calata Bettolo per il business dei container. E, poi, è atteso il bando sull’aeroporto che, anche in questo caso, potrebbe vedere un impegno diretto da parte dell’armatore. Basterebbe che anche uno solo di questi dossier andasse in porto per far diventare Aponte una figura centrale del panorama imprenditoriale cittadino, ancor più di quanto non sia stato negli ultimi anni, riportando il capoluogo ligure nell’olimpo dei grandi porti passeggeri dopo l’addio di Costa Crociere.

FONTE:http://shippingonline.ilsecoloxix.it/p/crociere_e_traghetti/2011/05/22/AOUI34V-crociere_retroscena_fincantieri.shtml

Burlando è stato in passato il nostro ministro dei trasporti...ed è già da qualche anno presidente della regione Liguria...tutti dicono, e anch'io sono daccordo, che sia una persona onesta...ma avrà le capacità e soprattutto il carisma per riuscire in un'impresa così importante?

Io lo spero proprio.
Basterebbe un niente e vedi come potrebbero cambiare le cose?
Ciao

Sono il solito "scettico", specialmente quando si parla della "mia" LIGURIA.
Ma Aponte non sta esagerando?
(vedi mia risposta a Ivana: "Il personaggio Aponte, pace e affari con Genova"
nella rubrica MSC!)

E' di ieri la notizia della presentazione del piano industriale di Fincantieri...che naturalmente ha sollevato un'ondata di sdegno e di critiche...

..........di oggi i "casini" successi a Genova. Sono cattivo, ormai mi conoscete,
e la vedo "grigia", anzi "nerisssima". Gli armatori dei lavoratori senza lavoro
"se ne fegano" e se andranno in Francia e Germania. CHE ALLEGRIA!

Beh, sono armatori...e naturalmente questa situazione di caos cercheranno di sfruttarla a loro favore...

Sarà proprio così, purtroppo!