Costa France: nessuna ipotesi di cambio del marchio.

11/04/2012 13:41 Costa France: nessuna ipotesi di cambio del marchio.
Un buon andamento del 2011 e previsioni positive per il 2012 sono due motivi sufficienti per far dire a Costa France che il marchio non si tocca. In base a quanto riportato da tourmag.com, i vertici francesi della compagnia di navigazione avrebbero escluso ogni ipotesi di cambiare brand: un'eventualità che, in base a quanto riportato, non sarebbe nemmeno allo studio.


Ora, l'obiettivo principale è lasciarsi alle spalle la vicenda Concordia, chiudendo la questione dei rimborsi agli ospiti della nave naufragata al Giglio. "Il nostro obiettivo – afferma Gorge Azouze, presidente di Costa France - è proporre ai passeggeri un indennizzo rapido ed equo per una catastrofe senza precedenti".


La speranza di ripartire viene alimentata anche dalle cifre di vendita del network As Voyages, che ha confermato la sia fiducia a Costa. Nel 2011, infatti, il 79 per cento delle agenzie As Vojages hanno venduto una crociera Costa. E per il 2012, secondo tourmag.com, le prospettive della compagnia nel Paese d'Oltralpe sarebbero positive, grazie soprattutto alle vendite sulle Antille e a una campagna pubblicitaria creata ad hoc per il mercato francese.

TTG Italia

Non so cosa dire, secondo il mio modestissimo parere è controproducente che Costa non abbia una linea unica e fortemente caratterizzante del marchio lasciando ai singoli abbastanza libertà di agire, ma creando confusione tra i clienti.
Esempio il costo delle crociere prenotate in Germania rispetto a noi italiani, il gruppo responsabile francese che può addirittura organizzare una propria campagna pubblicitaria mentre da noi tutto è immobilismo salvo quella parvenza di fumo di cui abbiamo già parlato.
Ciao

Forse, per il fatto stesso che Pier Luigi Foschi è mezzo fuori e mezzo dentro e quindi non ha più alcun interesse
a darsi da fare?
Chissà!!!
Ciao

No Ivana, non credo che il motivo sia quello. Pensavo che Foschi fosse al comando del marchio Costa in tutto e per tutto rispondendo solo al gran capo Arison, non alla sola Costa Italia; di conseguenza la colpa di tutte queste differenze al lasciar decidere ai vari direttori o capitani come meglio comportarsi ecc. dipende solo dalla Carnival che non dà direttive univoche e vincolanti per tutti.
Ciao

E secondo te, da chi dipende il fatto che per ogni nazione (parlo dell'Europa) c'è un prezzo diverso?
Avevamo sempre detto che nel sito tedesco le crociere costano meno, ma vi sono altri paesi che offrono le crociere
a prezzi dimezzati rispetto all'Italia.
Ciao

Ivan secondo me dipende da Carnival (Arison) che pur di incassare il più possibile consente queste cose senza rispetto verso i clienti finali. Lo può fare perchè oramai è assodato che puntando su nuovi croceristi non corre rischi: quanti sono i soci o vecchi clienti che si imbarcano o quanti si appassionano e partecipano a questi forum? Una minima parte rispetto al numero di passeggeri movimentati.
Ciao

Ho letto i vostri interventi!

Lello, secondo il mio modesto punto di vista, ha perfettamente ragione.
A comandare vi è solo MICKY ARISON. Da tempo vado dicendo, che noi
"vecchi croceristi", contiamo come il due di briscola....forse meno!

ME NE VADO IN SARDEGNA!