Costa Allegra, vendita a rischio, ipotesi rottamazione.

04 aprile 2012
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Savona - Dopo l’incidente mentre era in navigazione nell’Oceano Indiano , la “Costa Allegra” è stata ormeggiata nel porto di Savona, senza che nessuno sappia con certezza quanto tempo dovrà rimanerci. Per “Allegra” rischia infatti di ripetersi una pagina oscura della sua storia. Prima di diventare una delle colonne della flotta Costa, la portacontainer “Annie Johnson”, costruita nel 1969, ha passato quattro anni ferma, passando nelle mani di due diversi oscuri armatori, dal 1986 al 1990.

Presentando la trimestrale all’inizio di marzo, il gruppo americano Carnival (che controlla Costa) ha reso pubblica l’intenzione di vendere “Allegra”. Il problema, secondo quanto si sussurra in banchina, è che in questo momento la trattativa con i potenziali acquirenti è in stallo. Non solo: quando lo scorso 27 febbraio il generatore di “Allegra” prese fuoco, la nave era già pronta per concludere la sua stagione con Costa e passare sotto le insegne della compagnia coreana Hamony Shipping, che aveva già rilevato la gemella “Marina” a novembre 2011.

La valutazione di bilancio di “Allegra” era di circa 130 milioni di dollari. Costa ha proposto per la gemella “Marina” ai coreani per un valore di circa 60 milioni. Nell’ambiente dei broker, il prezzo stimato di “Allegra” era inferiore di circa 50 milioni. Ma dopo l’incidente, le stime per la nave sono scese sui 30 milioni. Questo principalmente perché in aggiunta ai lavori di refitting, “Allegra” oggi ha bisogno di interventi significativi sulla parte elettrica.

Tuttavia, non c’è accordo tra Costa e Harmony su chi deve fare cosa. I coreani infatti non sarebbero intenzionati ad accollarsi l’onere. Costa alla peggio starebbe valutando una riparazione in loco, quindi non presso Fincantieri o le Riparazioni navali di Genova, ma facendo i lavori direttamente a Savona.

Dalla compagnia, contattata dal Secolo XIX, fanno comunque sapere che ogni trattativa in questo momento è aperta. Proprio per questo, dal quartier generale genovese non arrivano indicazioni né sul nome dell’acquirente, né sul destino della “Allegra”.

I coreani stanno passando con la matita rossa il Memorandum of Agreement per la vendita della nave. Probabilmente la trattativa andrà in porto, ma per almeno due mesi Savona dovrà familiarizzare con la sagoma di “Allegra” come ospite fissa in porto. Nel caso la trattativa non andasse a buon fine, si potrebbe realizzare per “Allegra” lo scenario più pessimistico, già ipotizzato nel settore: quello della demolizione in Pakistan, Bangladesh o India.

Quando una nave va a morire, generalmente non lo fa sotto la proprietà dell’ultimo armatore. C’è un passaggio finale, che prevede la cessione dell’unità dalla compagnia ai trader di settore, che valutano la nave per la stazza minima vuota, in pratica il solo prezzo del ferro a tonnellata. Considerata la stazza di “Allegra”, il suo valore sarebbe circa 5-6 milioni di euro.

Un decimo del suo valore a bilancio, e la possibile beffa che, con la nave già in mano ai trader, si faccia avanti qualche armatore low cost per rilevare a sua volta l’unità a un prezzo ancora inferiore.

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Shippingonline

Ivana!

Lo avevo affermato in tempi non sospetti. In questi momenti di crisi,
anche se si continua a dire che le crociere vanno a tutta forza, chi
vuole una nave piccola e da rimodernare?
Oggi, Kuoni di Lugano, mi ha fatto offerte con navi SILVERSEA. Ribasso
del 60% maggio e settembre. Debbo far finta di nulla perché bisogna
volare.

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Tirem innanz!

Penso che nessun uomo sulla terra salperebbe mai con Costa Allegra a meno che non vengano effettuati importanti lavori di manutenzione da parte di un cantiere di prim'ordine ... sarebbe una ottima occasione per Fincantieri.

Io no di sicuro!
Sapete che non amo le vecchie e piccole navi.....soprattutto quando sono così malandate.
Ciao

Nel caso specifico della Costa Allegra, penso che sarebbe opportuno prendere in seria considerazione da parte di Costa ciò che vanno affermando da tempo Silvano ed Andrea: trasformarla in una nave per crociere più particolari riservate a i "vecchi croceristi" . Certo bisogna valutare il costo di una simile trasformazione ed aggiornamento della nave, rispetto a ordinarle una ex novo.
Ciao

Nulla contro un rinnovo della flotta in generale. Non amo le navi esagerate, ma ben vengano nuove navi un poco
più piccole e in grado, finalmente, di offrire itinerari innovativi. Ma così non sarà per le compagnie mass market.
Ammetto che investire euro per navi come COSTA ALLEGRA e MSC MELODY non ne vale più la pena.
Dopo NEO ROMANTICA, che ho accolto con piacere anche se gli itinerari proposti non li amo molto, dubito che COSTA
CLASSICA, come previsto in primo tempo, divenga NEO CLASSICA. Non ho più letto notizie che confermano tale progetto.

Caro Silvano, l'operazione Neo Romantica credo che è un tentativo di trovare un nuovo modo di incassare molti più soldi dai passeggeri che scelgono questa nave. Se ricordo bene ho letto che hanno abolito il teatro per far posto alle cabine connesse più strettamente con la SPA che ben sappiamo essere a pagamento, mentre il teatro non porta introiti. L'operazione, se darà i frutti sperati, potrà essere estesa alla Classica; questo perlomeno è il mio pensiero.
Ciao

Lello,

Certo che è così. A conferma del tuo dire, NEO ROMANTICA navigherà al nord, dove secondo
Pier Luigi Foschi, i croceristi sono nettamente di classe superiore a noi "poveri" amanti del
Mediterraneo. Tornerà nel Mare Nostrum solo per una crocieretta di pochi giorni in principio
settembre e poi navigherà verso luoghi sicuramente affascinanti per crociere da "VIP"!

ME NE VADO IN SARDEGNA!