FINCANTIERI: Bono - Il cantiere di Ancona non chiude!
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FINCANTIERI: Bono - Il cantiere di Ancona non chiude!
21 gennaio 2011
Fincantieri
Bono: «Il cantiere
di Ancona non chiude»
Il cantiere di Ancona soffre delle conseguenze di una «crisi congiunturale, in cui abbiamo un periodo di sofferenza, che interesserà, speriamo, un periodo limitato». Lo ha detto l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, oggi ad Ancona per un incontro con la Regione Marche, la Provincia e il Comune di Ancona sul futuro dello stabilimento dorico, che ha spiegato che «dopo aprile non ci sono commesse ma il cantiere non sarà chiuso proprio perché pensiamo che sia un problema di crisi congiunturale, e non strutturale, che riusciremo a superare».
Bono ha aggiunto, parlando con i giornalisti, che «la sofferenza si riverbera sui lavoratori che vedono ridursi una parte del reddito, che noi cercheremo, in accordo con le istituzioni locali, di attenuare con la formazione, che in parte verrà anche pagata e che si affiancherà al reddito della cassa integrazione. Speriamo che, al termine di questo periodo, tutto tornerà come prima, anzi meglio di prima». La formazione interesserà tutti i dipendenti, operai, impiegati, tecnici, «che saranno così riqualificati - ha detto Bono - per poter essere ancora più parte qualificante della competitività produttiva di cui abbiamo bisogno per continuare ad affrontare il mercato».
Da Shippingonline
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Bono: «Il cantiere
di Ancona non chiude»
Il cantiere di Ancona soffre delle conseguenze di una «crisi congiunturale, in cui abbiamo un periodo di sofferenza, che interesserà, speriamo, un periodo limitato». Lo ha detto l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, oggi ad Ancona per un incontro con la Regione Marche, la Provincia e il Comune di Ancona sul futuro dello stabilimento dorico, che ha spiegato che «dopo aprile non ci sono commesse ma il cantiere non sarà chiuso proprio perché pensiamo che sia un problema di crisi congiunturale, e non strutturale, che riusciremo a superare».
Bono ha aggiunto, parlando con i giornalisti, che «la sofferenza si riverbera sui lavoratori che vedono ridursi una parte del reddito, che noi cercheremo, in accordo con le istituzioni locali, di attenuare con la formazione, che in parte verrà anche pagata e che si affiancherà al reddito della cassa integrazione. Speriamo che, al termine di questo periodo, tutto tornerà come prima, anzi meglio di prima». La formazione interesserà tutti i dipendenti, operai, impiegati, tecnici, «che saranno così riqualificati - ha detto Bono - per poter essere ancora più parte qualificante della competitività produttiva di cui abbiamo bisogno per continuare ad affrontare il mercato».
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