Grecia, compagnie traghetti, si chiude
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Grecia, compagnie traghetti, si chiude
Furio Morroni) (ANSAmed) - ATENE, 11 GIU - Il prezzo troppo elevato del carburante e gli aumentati costi di manutenzione delle navi uniti al crollo del traffico passeggeri stanno mettendo in ginocchio le compagnie greche di navigazione costiera (quelle che gestiscono i collegamenti da e per le isole) che già dal prossimo settembre potrebbero vedersi costrette a tenere in porto i propri traghetti. Anche perché, a fronte di un calo di introiti medio del 15% lo scorso anno, le previsioni per quest'anno parlano di una diminuzione di almeno un altro 10% che per molti è sin troppo ottimistica.
A rilanciare con preoccupazione l'allarme - l'ultima volta era stato a fine aprile, ma in quell'occasione era rimasto inascoltato - è il quotidiano ateniese Kathimerini che si è fatto portavoce dei seri timori delle compagnie di navigazione. Il costo del carburante, come hanno sottolineato responsabili del settore, negli ultimi due anni è aumentato del 56,8% e del 63% rispettivamente per le navi convenzionali e per quelle ad alta velocità. Il costo di una tonnellata di gasolio utilizzato come carburante dalle imbarcazioni tradizionali è attualmente di 594 euro, rispetto ai 480 di un anno fa e i 380 di due anni fa. Il carburante per le navi ad alta velocità è molto più costoso ed ora ha raggiunto i 783 euro per tonnellata, rispetto ai 675 nel 2011 e ai 480 nel 2010. "Con il forte aumento del prezzo dei combustibili e del loro costo che rappresenta il 55-60% delle spese operative quotidiane di una nave, il futuro degli operatori di traghetti non è per niente roseo", ha detto un responsabile dell'associazione dei gestori dei traghetti (Seen) che ha chiesto di restare anonimo. "Temo - ha aggiunto la fonte - che senza l'aiuto da parte del governo, con modifiche ai regolamenti che consentano di ridurre altri costi come quello del lavoro, il prossimo autunno i traghetti ancora in servizio nel Mare Egeo saranno pochissimi e non saranno sufficienti a coprire le più elementari esigenze di trasporto marittimo pubblico del Paese". Si prevede, ha detto ancora la fonte del Seen, che il costo di esercizio di una nave che serve le isole Cicladi aumenterà quest'anno di almeno due milioni di euro a causa del rialzo dei prezzi del carburante e questa cifra, per essere compensata, richiederebbe un aumento del 16,7% dei veicoli trasportati e un incremento di 100.000 passeggeri. Allo stesso modo, un operatore che gestisce traghetti sulla linea Pireo-Creta avrebbe bisogno di 110.000 passeggeri in più e di un aumento del 37,7% del volume di merci e veicoli trasportati per compensare i 2,6 miliardi di euro di costi aggiuntivi per il carburante. "Un modo per compensare le perdite derivanti dagli elevati costi del carburante è quello di aumentare le tariffe. Ma ogni volta che lo abbiamo fatto, come sulle tratte per Myconos, Samos e Icaria, abbiamo visto un calo negli introiti", ha ammesso la fonte. In definitiva, per ridurre i costi, gli operatori stanno optando per altre soluzioni, ad esempio riducendo la velocità dei traghetti convenzionali (per ridurre il consumo di carburante), o il numero di viaggi alla settimana. Oppure unificando vari percorsi. "Per rendere un viaggio redditizio, la nave deve funzionare almeno al 70% della propria capacità. Ma questo per adesso avviene soltanto in estate e in alcuni periodi di vacanze", ha concluso l'esperto del Seen. (ANSAmed).
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A rilanciare con preoccupazione l'allarme - l'ultima volta era stato a fine aprile, ma in quell'occasione era rimasto inascoltato - è il quotidiano ateniese Kathimerini che si è fatto portavoce dei seri timori delle compagnie di navigazione. Il costo del carburante, come hanno sottolineato responsabili del settore, negli ultimi due anni è aumentato del 56,8% e del 63% rispettivamente per le navi convenzionali e per quelle ad alta velocità. Il costo di una tonnellata di gasolio utilizzato come carburante dalle imbarcazioni tradizionali è attualmente di 594 euro, rispetto ai 480 di un anno fa e i 380 di due anni fa. Il carburante per le navi ad alta velocità è molto più costoso ed ora ha raggiunto i 783 euro per tonnellata, rispetto ai 675 nel 2011 e ai 480 nel 2010. "Con il forte aumento del prezzo dei combustibili e del loro costo che rappresenta il 55-60% delle spese operative quotidiane di una nave, il futuro degli operatori di traghetti non è per niente roseo", ha detto un responsabile dell'associazione dei gestori dei traghetti (Seen) che ha chiesto di restare anonimo. "Temo - ha aggiunto la fonte - che senza l'aiuto da parte del governo, con modifiche ai regolamenti che consentano di ridurre altri costi come quello del lavoro, il prossimo autunno i traghetti ancora in servizio nel Mare Egeo saranno pochissimi e non saranno sufficienti a coprire le più elementari esigenze di trasporto marittimo pubblico del Paese". Si prevede, ha detto ancora la fonte del Seen, che il costo di esercizio di una nave che serve le isole Cicladi aumenterà quest'anno di almeno due milioni di euro a causa del rialzo dei prezzi del carburante e questa cifra, per essere compensata, richiederebbe un aumento del 16,7% dei veicoli trasportati e un incremento di 100.000 passeggeri. Allo stesso modo, un operatore che gestisce traghetti sulla linea Pireo-Creta avrebbe bisogno di 110.000 passeggeri in più e di un aumento del 37,7% del volume di merci e veicoli trasportati per compensare i 2,6 miliardi di euro di costi aggiuntivi per il carburante. "Un modo per compensare le perdite derivanti dagli elevati costi del carburante è quello di aumentare le tariffe. Ma ogni volta che lo abbiamo fatto, come sulle tratte per Myconos, Samos e Icaria, abbiamo visto un calo negli introiti", ha ammesso la fonte. In definitiva, per ridurre i costi, gli operatori stanno optando per altre soluzioni, ad esempio riducendo la velocità dei traghetti convenzionali (per ridurre il consumo di carburante), o il numero di viaggi alla settimana. Oppure unificando vari percorsi. "Per rendere un viaggio redditizio, la nave deve funzionare almeno al 70% della propria capacità. Ma questo per adesso avviene soltanto in estate e in alcuni periodi di vacanze", ha concluso l'esperto del Seen. (ANSAmed).
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ivanapi- Press Reporter
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Località : civitanova marche
Re: Grecia, compagnie traghetti, si chiude
Già!!!!
.........e dopo, toccherà a noi.............
Ciao
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Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Re: Grecia, compagnie traghetti, si chiude
Spero di no amica mia!
Intanto COSTA ha annunciato 1 milione di croceristi. Ma la crisi dov'e?
Di certo tali croceristi non sono spagnoli o greci......saranno tutti
tedeschi oppure miei concittadini?
Ciao.
Intanto COSTA ha annunciato 1 milione di croceristi. Ma la crisi dov'e?
Di certo tali croceristi non sono spagnoli o greci......saranno tutti
tedeschi oppure miei concittadini?
Ciao.
Re: Grecia, compagnie traghetti, si chiude
E' l'esemplificazione chiara che la politica del liberismo perseguita in Grecia è stata un fallimento. Di questo passo si va verso la rovina!
masca1973- Moderatore
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Re: Grecia, compagnie traghetti, si chiude
Un mio amico che ha fatto una crociera con la NCL di recente, ha detto che a bordo vi erano solo 5 italiani.
Ciao
Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Re: Grecia, compagnie traghetti, si chiude
Amici!
Avete la sfortuna di conoscere il mio brutto carattere da tempo. Un milione di croceristi a bordo
delle navi COSTA, MSC afferma un netto aumento nelle prenotazioni. No, non ci credo!
Avete la sfortuna di conoscere il mio brutto carattere da tempo. Un milione di croceristi a bordo
delle navi COSTA, MSC afferma un netto aumento nelle prenotazioni. No, non ci credo!
Re: Grecia, compagnie traghetti, si chiude
Io si!
Ma non un milione di prenotazioni.......ma un milione di last minute!!!!
Ciao
Ma non un milione di prenotazioni.......ma un milione di last minute!!!!
Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Data d'iscrizione : 30.10.08
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Re: Grecia, compagnie traghetti, si chiude
Ivana!
Forse è così. Ma allora tutti gli italiani, o quasi, diserteranno i classici alberghi sul mare?
Magari hanno ragione visto che COSTA e MSC offrono sconti incredibili.
Ciao.
Forse è così. Ma allora tutti gli italiani, o quasi, diserteranno i classici alberghi sul mare?
Magari hanno ragione visto che COSTA e MSC offrono sconti incredibili.
Ciao.
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