Il Lloyd Triestino di Navigazione tra passato e futuro
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Il Lloyd Triestino di Navigazione tra passato e futuro
Trieste, 12 novembre 2013 - Dopo la celebrazione dei 170 anni del Lloyd Triestino di Navigazione tenutasi nel 2010, il “Gruppo dei Lloydiani” che ne aveva curato l’allestimento, ha pensato di rinverdire il ricordo della gloriosa compagnia con una mostra che ne ripercorresse la storia in maniera sintetica e con immagini note e meno note.
La mostra, allestita con i pochi mezzi del “Gruppo del Lloydiani”, è nata grazie anche alla collaborazione dell’Istituto di Cultura Marittimo Portuale di Trieste, che ha gentilmente messo a disposizione un idoneo spazio nella Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio di Trieste, ai contributi della Camera di Commercio di Trieste e della Società Tripmare Spa di Trieste, nonché all’ingegno professionale dello Studio di architettura Elisabetta Borghi di Trieste.Grazie a queste collaborazioni, la mostra presso la Centrale Idrodinamica offrirà ai suoi visitatori un succinto spaccato di storie ed immagini di questa Compagnia di navigazione triestina. Siamo tutti quanti ben consapevoli che quanto proposto è sicuramente poca cosa rispetto a come il Lloyd Triestino potrebbe parlare ad un pubblico (e non solo triestino!) se solo i cimeli, il così detto “Fondo Lloyd”, consistente all’incirca di 7.000 oggetti e documenti, in originale ovviamente, trovassero modo di essere riportati alla “luce” dai depositi del Museo del Mare dove essi attualmente si trovano.
Il Gruppo dei Lloydiani vuole qui ringraziare le persone e gli Enti che fino a qui già si son spesi affinché in Trieste venisse individuato ed assegnato un degno sito dove poter collocare questo Fondo che pensiamo altrove, forse anche all’estero, farebbe di certo gola e facile presa per un’efficace esposizione museale.
Siamo inoltre certi che un simile patrimonio di storia marittima a Trieste dovrebbe anche fungere da coagulo ad un ancor più completo museo della marineria della città con entità quali Fincantieri, Wartsila, Tripmare (ex Tripcovich ) ed altre forse meno grandi realtà del mondo marittimo ma che innegabilmente hanno contribuito al buon nome del Lloyd Triestino sui mari del mondo.
Non ultimo, il Fondo Lloyd potrebbe risultare quale utile motivazione per le scolaresche, in particolare a quelle dell’Istituto Nautico, da sempre legato alla Compagnia di navigazione.
Ma lo scopo della mostra non è solo quello di ricordare questo passato glorioso di un’impresa che aveva inciso in modo determinante sulla straordinariamente positiva evoluzione economica e umana della città di Trieste, agendo da traino e da catalizzatore – oggi si direbbe da “start-up” – per molte attività della imprenditoria triestina e non solo, ma di suggerire anche un’ “Utopia” .
L’idea “utopica” è di ricercare la maniera per iniziare un’attività marinara che coinvolga la città. Attualmente sono in corso studi sui traffici che attraversano il mare Adriatico e che potrebbero coinvolgere l’area cittadina se opportunamente indirizzati. Un Comitato di studi, autodefinitosi LLOYD 170, e composto da autorevoli professionisti della città, persegue come da suo Statuto queste ricerche e vorrebbe poter offrire tali studi e le proprie competenze affinché in Trieste si crei una nuova società e che, come avvenuto per il Lloyd Triestino nella sua fondazione del 1836, si irradi così una nuova compagnia di navigazione “TRIESTINA”.
IL GRUPPO LLOYDIANO
ICMP – Istituto di Cultura Marittimo Portale di Trieste
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La mostra, allestita con i pochi mezzi del “Gruppo del Lloydiani”, è nata grazie anche alla collaborazione dell’Istituto di Cultura Marittimo Portuale di Trieste, che ha gentilmente messo a disposizione un idoneo spazio nella Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio di Trieste, ai contributi della Camera di Commercio di Trieste e della Società Tripmare Spa di Trieste, nonché all’ingegno professionale dello Studio di architettura Elisabetta Borghi di Trieste.Grazie a queste collaborazioni, la mostra presso la Centrale Idrodinamica offrirà ai suoi visitatori un succinto spaccato di storie ed immagini di questa Compagnia di navigazione triestina. Siamo tutti quanti ben consapevoli che quanto proposto è sicuramente poca cosa rispetto a come il Lloyd Triestino potrebbe parlare ad un pubblico (e non solo triestino!) se solo i cimeli, il così detto “Fondo Lloyd”, consistente all’incirca di 7.000 oggetti e documenti, in originale ovviamente, trovassero modo di essere riportati alla “luce” dai depositi del Museo del Mare dove essi attualmente si trovano.
Il Gruppo dei Lloydiani vuole qui ringraziare le persone e gli Enti che fino a qui già si son spesi affinché in Trieste venisse individuato ed assegnato un degno sito dove poter collocare questo Fondo che pensiamo altrove, forse anche all’estero, farebbe di certo gola e facile presa per un’efficace esposizione museale.
Siamo inoltre certi che un simile patrimonio di storia marittima a Trieste dovrebbe anche fungere da coagulo ad un ancor più completo museo della marineria della città con entità quali Fincantieri, Wartsila, Tripmare (ex Tripcovich ) ed altre forse meno grandi realtà del mondo marittimo ma che innegabilmente hanno contribuito al buon nome del Lloyd Triestino sui mari del mondo.
Non ultimo, il Fondo Lloyd potrebbe risultare quale utile motivazione per le scolaresche, in particolare a quelle dell’Istituto Nautico, da sempre legato alla Compagnia di navigazione.
Ma lo scopo della mostra non è solo quello di ricordare questo passato glorioso di un’impresa che aveva inciso in modo determinante sulla straordinariamente positiva evoluzione economica e umana della città di Trieste, agendo da traino e da catalizzatore – oggi si direbbe da “start-up” – per molte attività della imprenditoria triestina e non solo, ma di suggerire anche un’ “Utopia” .
L’idea “utopica” è di ricercare la maniera per iniziare un’attività marinara che coinvolga la città. Attualmente sono in corso studi sui traffici che attraversano il mare Adriatico e che potrebbero coinvolgere l’area cittadina se opportunamente indirizzati. Un Comitato di studi, autodefinitosi LLOYD 170, e composto da autorevoli professionisti della città, persegue come da suo Statuto queste ricerche e vorrebbe poter offrire tali studi e le proprie competenze affinché in Trieste si crei una nuova società e che, come avvenuto per il Lloyd Triestino nella sua fondazione del 1836, si irradi così una nuova compagnia di navigazione “TRIESTINA”.
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