Club Le Signore dei Mari.it - Cruise Forum
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Concordia, l’arringa di Schettino

Andare in basso

Concordia, l’arringa di Schettino Empty Concordia, l’arringa di Schettino

Messaggio  ivanapi Lun 14 Gen 2013, 10:19

14 gennaio 2013
IL NAUFRAGIO DEL GIGLIO
Concordia, l’arringa di Schettino
Genova - UN ANNO ESATTO dopo il naufragio della sua nave, e quando ancora il processo che lo vede come imputato numero uno non è entrato nel vivo Francesco Schettino offre un assaggio della propria linea difensiva. Lo fa con un’intervista televisiva registrata nei giorni scorsi e trasmessa ieri a “Domenica In”, dove mette subito in chiaro il suo pentimento, che lo accompagnerà «per tutti i giorni della mia vita», ma altrettanto chiaramente non vuole addossarsi tutte le colpe. Le responsabilità sono anche degli altri membri dell’equipaggio, come il radarista, «doveva dire che c’era la terra di fronte», e il timoniere, «se avesse capito bene (i miei comandi, ndr.) la nave sarebbe passata». E colpevoli secondo Schettino sono gli stessi vertici della Costa Crociere Spa, perché «quello non era un inchino, era un passaggio vicino all’isola, pianificato con la Costa».

Il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio è convinto che non sarà difficile dimostrare la colpevolezza del 53enne comandante accusato di omicidio colposo plurimo e abbandono di nave in pericolo. Intervistato due giorni fa dall’Ansa, Verusio ha detto di avere capito «subito che Schettino fosse il massimo responsabile ...è indubbio che la sua condotta incredibile fu determinante nell’incidente». Nessuno contesta il fatto che Schettino abbia abbandonato la sua nave prima che tutti i passeggeri fossero stati evacuati. E il comandante è accusato anche di avere dato l’allarme in ritardo: se non avesse, in un primo tempo, minimizzato il pericolo non ci sarebbero stati - forse - 32 morti. A questo proposito, ieri Schettino ha affermato che «parlai di blackout perché c’era da gestire il panico...C’erano molte persone salite a Civitavecchia e che non sapevano ancora dove erano i ponti e gli imbarchi. Ho cercato di non aggravare la situazione. Volevo che i passeggeri fossero tutti contati e messi sulle scialuppe». I magistrati di Grosseto hanno le prove che non solo la Concordia viaggiava troppo vicino all’isola, ma che la sua velocità era di 16 nodi, 30 chilometri orari, nonostante la prossimità degli scogli. Schettino rischia 20 anni di carcere.

In una recente intervista alla Stampa, che in buona parte anticipava quella di ieri a “Domenica In”, Schettino ha detto di essere «tormentato per quello che è accaduto». E ha aggiunto: «Sono stato dipinto peggio di bin Laden ...rinnego l’immagine che mi hanno cucito addosso, ridicolizzando non solo 30 anni del mio lavoro ...ma anche l’immagine del nostro Paese». Schettino è diventato il “demone” degli italiani, viene dipinto dai giornali stranieri come l’emblema dei nostri difetti nazionali, su tutti l’inadeguatezza. Sul Nouvel Observateur, Marcelle Padovani lo descrive come un uomo che «non si rende conto della gravità del disastro» e cita a conferma una dichiarazione rilasciata dal comandante qualche mese fa: «Sì, ci sono stati 32 tra morti e dispersi, ma si dimenticano gli altri 4.197 passeggeri che ho salvato». Il sito di notizie della Bbc, nel suo “Profilo del capitano Francesco Schettino”, traccia l’identikit dell’uomo di mare di Meta di Sorrento basandosi due interviste. Quella pubblicata dal giornale ceco Dnes in tempi non sospetti, nel 2010, e in cui Schettino dichiarava che «non vorrei essere stato il capitano del Titanic, costretto a navigare tra gli iceberg. Ma penso che con la giusta preparazione qualsiasi situazione possa essere superata». E alla domanda sul successo del film Titanic e le sue ripercussioni sull’industria crocieristica, Schettino - ricorda la Bbc - risponde che «per fortuna, le persone dimenticano le tragedie in fretta. È come con i disastri aerei. Tutti pensiamo che non potrà mai succedere a noi». L’altra intervista ricordata dalla Bbc è quella rilasciata un anno fa, al Mattino di Napoli, dalla sorella di Schettino. Che rivela come la prima persona avvisata dal capitano dopo la tragedia sia stata l’ottantenne madre, Rosa. «L’ha chiamata alle cinque del mattino di sabato per dirle che era successo un disastro - cita la Bbc - che aveva cercato di salvare tutti i passeggeri e di non preoccuparsi, perché era tutto finito».

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
ivanapi
ivanapi
Press Reporter
Press Reporter

Messaggi : 8729
Data d'iscrizione : 30.10.08
Località : civitanova marche

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.