Francesco Schettino fa ricorso per il licenziamento

Francesco Schettino fa ricorso per il licenziamento

L'ex capitano di Costa Crociere non ci sta

Meta di Sorrento, 10 Ottobre 2012 - Francesco Schettino non si arrende. Licenziato dalla Costa Crociere, il comandante della Concordia naufragata il 13 gennaio al largo dell'isola del Giglio causando la morte di 32 persone, ha fatto ricorso. Schettino è sicuro di aver fatto tutto il necessario per limitare i danni, di aver agito bene, e l'ha spesso ripetuto, nonostante le perizie affermino il contrario. Per questo ha impugnato davanti al giudice del lavoro la decisione presa, «per giusta causa», dall'azienda.

POCHI COMMENTI. Ma sulla vicenda vige il più assoluto riserbo. La Costa ha confermato tutto, ma non ha aggiunto altro. Il comandante è stato licenziato a luglio e ha presentato ricorso. Il legale di Schettino, Bruno Leporatti, ha fatto altrettanto, per informazioni aggiuntive «chiedere a qualche altra fonte».
Il fatto è che in gioco c'è più del reintegro del capitano. La sentenza del giudice del lavoro potrebbe influenzare notevolmente gli esiti del procedimento penale in cui Schettino non è il solo imputato.

BATTAGLIA LEGALE. Tra questi figurano anche i tre manager Roberto Ferrarini, Manfred Ursprunger e Paolo Mattesi. Un'ipotesi che comporterebbe responsabilità anche da parte di Costa Crociere.
L'azienda ha motivato il licenziamento con una serie di violazioni compiute la notte del naufragio. Inoltre c'è la testimonianza di uno dei passeggeri che ha sostenuto di aver visto il comandante bere «un intero decanter di vino».

Se queste tesi dovessero essere smontate dal giudice del lavoro sarebbe inevitabile l'effetto domino sul procedimento penale. In gioco c'è molto più di un posto di lavoro.

Lettera 43

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]