Venezia: grandi navi, pronto ricorso a Commissione Europea
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Venezia: grandi navi, pronto ricorso a Commissione Europea
Annuncio associazioni se governo opterà soluzione canali laguna
VENEZIA, 10 MAG - Due associazioni hanno annunciato una richiesta di apertura di una procedura contro l'Italia alla Commissione Europea se il governo dovesse optare, riguardo alle grandi navi in laguna, per le soluzioni del canale Contorta-Sant'Angelo, o di quello dietro la Giudecca o del canale Vittorio Emanuele, come via alternativa al passaggio in bacino San Marco. L'associazione Ambiente Venezia e il Comitato 'No Grandi navi - Laguna bene comune', in una lettera indirizzata al premier Matteo Renzi, hanno reso noto che se ciò avvenisse inoltreranno alla Commissione della Comunità europea - Direzione generale ambiente "richiesta di avvio di procedura di infrazione a carico della Repubblica italiana in violazione delle direttive acque 2000/60/Cee e successive integrazioni". Le due associazioni hanno presentato l'iniziativa in una conferenza stampa tenutasi a Ca' Farsetti. "Si dimentica troppo spesso, a volte volutamente - ha spiegato Armando Danella di Ambiente Venezia, annunciando che l'ufficio legale delle due associazioni è già allertato per l'eventuale presentazione della denuncia - il problema delle acque: vincolo che esiste nel corpo lagunare e che vogliamo sia messo in primo piano. La direttiva sulle acque, del resto, è stata recepita anche dalla normativa nazionale e invitiamo quindi i responsabili della decisione a darvi un'occhiata, perché presto saranno costretti a confrontarsi con un pacchetto legislativo di non poco conto per evitare sanzioni europee. Continuando sulla strada intrapresa, invece, si procederebbe diretti contro un muro". Il rappresentante di Ambiente Venezia ha quindi commentato "con soddisfazione" le notizie "apprese solo oggi su alcune questioni come l'equilibrio lagunare, il ripristino della morfologia della Laguna o l'esame dello stato delle acque". "Vediamo con favore - ha proseguito Danella - il fatto che fonti autoritarie abbiano messo in evidenza queste criticità, con indicazioni che sono state emesse fin dallo scorso settembre e che, se si fossero conosciute prima, probabilmente non si sarebbe insistito con questi canali, compreso il Vittorio Emanuele, riguardo al quale non è vero che non si tratti di un nuovo canale, in quanto sarebbe una nuova ferita profonda nella Laguna". Danella ha quindi annunciato che verrà chiesto al sindaco di venezia un Consiglio straordinario per far capire i retroscena che hanno portato alla riunione 'tecnica' che si terrà lunedìa Roma sul tema grandi navi. "Lo chiediamo con forza - ha detto - perché non continuino comportamenti poco trasparenti. Per questo, chiederemo anche l'accesso completo agli atti di tutti i fascicoli che hanno portato all'esame dei progetti alternativi che applicano il decreto Clini-Passera. Dal punto di vista della Via, anche la soluzione Marghera è stata ad esempio sottoposta a forti critiche, che però non conosciamo. Anche perché si stanno preparando alla riunione a Roma di lunedì sulla base di una interpretazione del decreto, visto che non è vero, e deve essere cancellata, con un decreto del Presidente del Consiglio o con altro sistema, l'idea che si debba per forza arrivare in Marittima". Il Comitato 'No Grandi navi' ha quindi ricordato i prossimi appuntamenti: l'assemblea cittadina del 14 maggio, in sala San Leonardo e la partecipazione alla manifestazione romana del 17 maggio. Ambiente Venezia ha invece concluso individuando la soluzione ottimale nel terminal alle bocche di porto del Lido. "E' quella - ha sottolineato Danella - che peroriamo, perché quadratura del cerchio, considerando anche che ricade in Comune di Venezia, che ha dovere di esprimere il proprio parere, e non a Cavallino-Treporti, come si dice. La soluzione, dunque, già oggi c'è: che ce la garantiscano".
ANSA
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VENEZIA, 10 MAG - Due associazioni hanno annunciato una richiesta di apertura di una procedura contro l'Italia alla Commissione Europea se il governo dovesse optare, riguardo alle grandi navi in laguna, per le soluzioni del canale Contorta-Sant'Angelo, o di quello dietro la Giudecca o del canale Vittorio Emanuele, come via alternativa al passaggio in bacino San Marco. L'associazione Ambiente Venezia e il Comitato 'No Grandi navi - Laguna bene comune', in una lettera indirizzata al premier Matteo Renzi, hanno reso noto che se ciò avvenisse inoltreranno alla Commissione della Comunità europea - Direzione generale ambiente "richiesta di avvio di procedura di infrazione a carico della Repubblica italiana in violazione delle direttive acque 2000/60/Cee e successive integrazioni". Le due associazioni hanno presentato l'iniziativa in una conferenza stampa tenutasi a Ca' Farsetti. "Si dimentica troppo spesso, a volte volutamente - ha spiegato Armando Danella di Ambiente Venezia, annunciando che l'ufficio legale delle due associazioni è già allertato per l'eventuale presentazione della denuncia - il problema delle acque: vincolo che esiste nel corpo lagunare e che vogliamo sia messo in primo piano. La direttiva sulle acque, del resto, è stata recepita anche dalla normativa nazionale e invitiamo quindi i responsabili della decisione a darvi un'occhiata, perché presto saranno costretti a confrontarsi con un pacchetto legislativo di non poco conto per evitare sanzioni europee. Continuando sulla strada intrapresa, invece, si procederebbe diretti contro un muro". Il rappresentante di Ambiente Venezia ha quindi commentato "con soddisfazione" le notizie "apprese solo oggi su alcune questioni come l'equilibrio lagunare, il ripristino della morfologia della Laguna o l'esame dello stato delle acque". "Vediamo con favore - ha proseguito Danella - il fatto che fonti autoritarie abbiano messo in evidenza queste criticità, con indicazioni che sono state emesse fin dallo scorso settembre e che, se si fossero conosciute prima, probabilmente non si sarebbe insistito con questi canali, compreso il Vittorio Emanuele, riguardo al quale non è vero che non si tratti di un nuovo canale, in quanto sarebbe una nuova ferita profonda nella Laguna". Danella ha quindi annunciato che verrà chiesto al sindaco di venezia un Consiglio straordinario per far capire i retroscena che hanno portato alla riunione 'tecnica' che si terrà lunedìa Roma sul tema grandi navi. "Lo chiediamo con forza - ha detto - perché non continuino comportamenti poco trasparenti. Per questo, chiederemo anche l'accesso completo agli atti di tutti i fascicoli che hanno portato all'esame dei progetti alternativi che applicano il decreto Clini-Passera. Dal punto di vista della Via, anche la soluzione Marghera è stata ad esempio sottoposta a forti critiche, che però non conosciamo. Anche perché si stanno preparando alla riunione a Roma di lunedì sulla base di una interpretazione del decreto, visto che non è vero, e deve essere cancellata, con un decreto del Presidente del Consiglio o con altro sistema, l'idea che si debba per forza arrivare in Marittima". Il Comitato 'No Grandi navi' ha quindi ricordato i prossimi appuntamenti: l'assemblea cittadina del 14 maggio, in sala San Leonardo e la partecipazione alla manifestazione romana del 17 maggio. Ambiente Venezia ha invece concluso individuando la soluzione ottimale nel terminal alle bocche di porto del Lido. "E' quella - ha sottolineato Danella - che peroriamo, perché quadratura del cerchio, considerando anche che ricade in Comune di Venezia, che ha dovere di esprimere il proprio parere, e non a Cavallino-Treporti, come si dice. La soluzione, dunque, già oggi c'è: che ce la garantiscano".
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Re: Venezia: grandi navi, pronto ricorso a Commissione Europea
Non ho parole, a questa gente del lavoro non interessa un bel niente, ma ve lo immaginate trasportare migliaia di persone da Venezia al Lido?
masca1973- Moderatore
- Messaggi : 5108
Data d'iscrizione : 14.08.10
Età : 50
Re: Venezia: grandi navi, pronto ricorso a Commissione Europea
Significherebbe mandare il grosso delle navi a Trieste e a Capodistria.
Poi chiederanno i sussidi!
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