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COSTA MARINA: ECCELLENTE DESIGN ITALIANO! – Prima Parte -

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Messaggio  ivanapi Ven 19 Ago 2011, 14:16

COSTA MARINA: ECCELLENTE DESIGN ITALIANO! – Prima Parte -
Posted on 19 agosto 2011 by Redazione

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Il Nostro lettore Davide Carboni ci ha inviato il Racconto della sua esperienza a bordo di Costa Marina!

STORIA

Costa Marina è la più piccola e datata unità di Costa Crociere, per la quale si avvicina sempre di più il momento della separazione dalla compagnia genovese, dopo oltre venti anni di servizio (Approfondisci: Addio Costa Marina). Ma la storia di Costa Marina inizia molti anni prima degli anni ’90. Bisogna infatti tornare indietro fino al 1969, quando venne varata una portacontainer chiamata Axel Johnson. Nel 1986 questo mercantile venne acquistato dalla compagnia greca Regency Cruise Line con l’obiettivo di convertirlo in una nave da crociera, che avrebbe dovuto navigare con il nome Regent Sun. Tuttavia l’opera non venne realizzata e la nave, già nei cantieri Mariotti di Genova, venne venduta l’anno seguente alla compagnia romana Navyclub e ribattezzata Italia. Ma, ancora una volta, il progetto di trasformazione non venne portato a termine. Soltanto nel 1988 arrivò Costa Crociere, che finalmente portò a conclusione il progetto, affidando il compito all’architetto Guido Canali. Il risultato finale è una nave piuttosto singolare, molto innovativa e originale sotto il profilo del design, destinata a non passare inosservata. Ammirando le sue enormi superfici vetrate si ha la sensazione che sia stata disegnata ispirandosi agli edifici di un moderno quartiere urbano. Sembrava una nave orientata ad anticipare il futuro del design. I cataloghi dell’epoca recitavano infatti “Costa Marina…il futuro diventa realtà”. E’ stata l’ultima nave Costa a portare, in origine, la triplice fascia blu, bianca e gialla sulle fiancate e a recare sul fumaiolo la famosa C racchiusa dalle virgolette, curiosamente su sfondo bianco anziché giallo. Il viaggio inaugurale di Costa Marina avvenne il 19 luglio 1990 e da allora ha navigato per i mari di tutto il mondo. Nel 1998 spuntò un progetto per allungare la nave, che tuttavia venne abbandonato. Appena pochi giorni prima di partire per la mia nuova crociera con Costa Marina (luglio 2011), apprendo la triste notizia che la nave, a novembre, lascerà la flotta Costa. Tale notizia è stata confermata a bordo dalla direttrice di crociera, aggiungendo soltanto che la nave si dirigerà in Corea. Cioè, cala il sipario su una nave che ha segnato un’epoca. Oggi la consideriamo una nave anacronistica, eppure venti anni fa rappresentava una nave dai grandi contenuti innovativi. Chissà, tra altri venti anni, cosa penseremo delle navi varate oggi.

NAVE

E’ sufficiente uno sguardo alla sua inconfondibile poppa con le sue enormi vetrate per avere un assaggio della eccezionale luminosità ostentata da Costa Marina. La cupola di cristallo che svetta sul ponte esterno accresce ulteriormente la sensazione di grande luce che la nave intende comunicarci. L’abile gioco di vetri risulta molto gradevole e, vista da poppa, Costa Marina si propone come una nave dal design originale, moderno e gradevole. Ammirandola invece in tutta la sua lunghezza la nave non si distingue per eleganza. Vediamo come si presentano gli interni della nave. A bordo di Costa Marina non ritroviamo quel mondo fantasmagorico, frutto della fusione di luci, forme e colori che destano continua meraviglia a cui Joseph Farcus ci ha ormai abituato con le navi Costa di ultima generazione. Si è circondati da un’atmosfera che sa di realtà, di uno stile che ricorda l’Italia e non Las Vegas. Il mio ingresso sulla nave è avvenuto attraverso l’atrio, situato al ponte 4. Estendendosi su ben quattro ponti risulta molto ampio e, grazie alla luce che filtra dai grandi lucernai del ponte 7, l’ambiente risulta molto luminoso. Alle pareti della nave sono stati aggiunti pannelli che mostrano disegni ispirati alla marineria, secondo le interpretazioni dell’artista Tullio Pericoli e del grafico Italo Lupi. Su ogni pannello non mancano mai le grandi lettere C ed M, inequivocabilmente le iniziali di Costa Marina. Tali disegni, diffusi in molti altri ambienti, costituiscono un’esclusività della piccola e deliziosa nave. Su tutte le navi Costa vi è sempre spazio per le opere d’arte. Al centro dell’atrio trova posto una simpatica e coloratissima scultura a forma di semiluna. Per assaporare il piacere della vita di bordo dobbiamo raggiungere i ponti 6 e 7. Sul ponte 6 troviamo a prua il Teatro Tropicana, che con i suoi 380 posti non può assolutamente reggere alcun paragone con quelli di grande effetto che troviamo sulle navi Costa più recenti. Tuttavia risulta di dimensioni più che sufficienti per accogliere comodamente gli ospiti a bordo di Costa Marina. Purtroppo, estendendosi su un unico ponte, lo spazio non ha consentito di ricavare una buona visibilità in ogni punto del teatro. Inoltre, possono creare fastidio le piccole colonne collocate sul palco, ma talvolta queste assumono anche una funzione scenica. Sul ponte 6 troviamo anche l’Harry’s Bar, dove la sera è possibile rilassarsi su comodi divani e poltroncine ascoltando musica dal vivo, oppure danzare sulla piccola pista da ballo. Alle spalle di questo salone trova posto il casino, di dimensioni contenute, ma comunque più che sufficiente per le esigenze dei giocatori. Vi è una curiosa particolarità in questo locale. Al centro vi sono alcuni grandi oblò che lasciano filtrare la luce esterna. Potrebbe quasi sembrare un acquario, solo che non si vedono pesci, ma gambe umane! Niente paura, si tratta semplicemente di una vista sulla sezione inferiore della piscina. Ecco un’altra delle tante curiose soluzioni architettoniche realizzate su Costa Marina. Superato il casinó e l’atrio, arriviamo all’area dedicata allo shopping di bordo. Altri piccoli locali ospitano la sala conferenze, lo Squok Club per intrattenere i più piccoli, la sala carte e la biblioteca che funge anche da Internet Point. Prima di concludere la nostra visita sul ponte 6 con l‘ultimo locale a poppa, prendiamo la scala mobile. Non ne avevo mai vista una su una nave da crociera. Questa ci permette di raggiungere il ponte inferiore, e una grande insegna indica che siamo diretti al Ristorante Cristallo. Il nome non è stato scelto a caso. Una delle due enormi vetrate che ammiravamo dall’esterno ospita il ristorante, che risulta quindi molto luminoso. Ma quello che più stupisce in questo ambiente sono le accentuate vibrazioni che si avvertono durante la navigazione. Provare per credere. Al mio occhio non è sfuggito che alcune sedie del Ristorante Cristallo sono state sostituite con quelle del buffet. La differenza, a detrimento dell’eleganza, è ben visibile. Ritornando al ponte superiore, troviamo l’ampio Salone Marina. Elegante, spazioso e luminoso, è il luogo in cui si tengono le serate con l’animazione più vivace. La luminosità dell’ambiente è garantita dalle grandi finestre ai lati e dalla ampia veranda di poppa. All’interno sono presenti pannelli colorati curati da Emilio Tadini, un modello in scala della Costa Marina e alcune vetrine che riportano i disegni di alcune navi della flotta Costa, compresa una Costa Tropicale che non naviga più per la compagnia genovese ormai da diversi anni. In un minuscolo ambiente contornato da pareti con un mosaico dai colori rosso e blu trova spazio una piccola scala dai gradini in legno di ciliegio che porta al ponte superiore. Questa parata di eleganza ci conduce in un raffinato corridoio curvato che termina con l’ingresso del Club Laguna. Si tratta di uno degli ambienti più affascinanti della nave. La grande cupola di cristallo e le vetrate che si affacciano sul ponte esterno garantiscono un ambiente estremamente luminoso di giorno e un suggestivo cielo stellato durante la notte. Il ristorante self service ubicato alle spalle del Club Laguna non possiede la stessa eleganza, ma rimane comunque molto funzionale e luminoso. Qualcosa è cambiato nei pressi della piscina. In peggio. E’ sufficiente prendere il catalogo Costa Crociere e fermarsi sulla prima pagina dedicata a Costa Marina per notare la differenza. Il simpatico ponticello collocato a fianco della piscina è stato rimosso e sostituito con un piccolo palco. Forse quella struttura creava qualche problema, ma la soluzione trovata non risulta affatto attraente. Un piccolo centro fitness è ubicato al ponte 8 e non rappresenta uno dei luoghi più eleganti della nave. Nessuna vista sul mare e rifiniture spartane. Risulta tuttavia molto luminoso grazie alla luce che filtra dalle alte e grandi finestre. Ai due lati della palestra sono state inserite delle piante finte. Una scala conduce al ponte superiore, in cui è stata ricavata la sauna. Il più grande difetto di Costa Marina sono le vibrazioni che si avvertono in maniera eccessiva in alcuni punti della nave, soprattutto al Ristorante Cristallo. Non l’ho trovata in ottime condizioni. In alcuni punti delle aree comuni la moquette presentava evidenti chiazze e, in altre, questa è stata invece sostituita con un modello molto simile come colore ma privo delle strisce in stile fantasia che aveva in origine. Il risultato è pessimo, sotto il profilo estetico. Ottima la climatizzazione e la pulizia in tutti gli ambienti.

CABINA

Siamo a bordo di Costa Marina e qui gli spazi non sono mai esagerati. In cabina vige la stessa regola, tuttavia io l’ho trovata adeguata per le mie esigenze. Appena aperta la cabina, gli occhi si sono posati subito sugli esclusivi pannelli che arredano l’ambiente grazie ancora una volta agli interventi artistici di Tullio Pericoli e Italo Lupi. Ho trovato piuttosto scomoda la posizione del piccolo televisore, problema comunque tollerabile grazie al supporto orientabile. Il bagno non era di dimensioni generose, ma comunque era funzionale e questo è l’aspetto più importante. Risultava di grande effetto l‘enorme specchio che ricopre ben tre lati del piccolo ambiente, creava l’illusione di un ambiente più vasto. Comodo il box doccia con la porta in plexiglass, soluzione che preferisco alla classica tendina, che è ancora in uso su unità più moderne. Come vuole la tradizione Costa, l’ambiente si presentava perfettamente pulito ed in ordine. Un curioso dettaglio: il letto non veniva mai rifatto nella stessa maniera del giorno precedente. La piccola copertina rossa, che svolgeva una funzione meramente decorativa, veniva piegata ogni giorno in un modo diverso. La nota dolente riguarda le condizioni generali. Il deterioramento dei materiali era molto evidente in alcuni punti dei rivestimenti. Le forti vibrazioni che si avvertono durante la navigazione rappresentano sicuramente uno dei maggiori difetti della nave, ma fortunatamente la mia cabina sembrava trovarsi in una buona posizione. Tuttavia ho dovuto convivere con altri rumori. Era ben avvertibile un segnale acustico e il ronzio generato da qualche macchinario ogni volta che veniva azionato. Ma i miei sonni sono stati tranquilli, almeno finché la nave non ha dovuto affrontare le onde dell’Atlantico.

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