COMPAGNIE AMERICANE IN DIFFICOLTA!
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COMPAGNIE AMERICANE IN DIFFICOLTA!
Da Shippingonline.it: "Le compagnie crocieristiche americane stanno guardando con una certa preoccupazione agli sviluppi della stagione estiva del 2011 nel Mediterraneo.
In effetti gli scorsi anni i marchi più prestigiosi avevano scelto di aumentare la loro presenza in quest’area, più promettente rispetto al mercato dei Caraibi, che nel corso
del tempo si è stabilizzato in maniera sempre crescente. Ad esempio, per quest’anno Royal Caribbean Cruise Line ha posizionato nel Mediterraneo 11 navi - cioè la metà della sua flotta
- in Europa. Non da meno è stata Carnival, che ha destinato il 25 per cento della capacità dei suoi marchi nordamericani nel Vecchio Continente, a fronte del 17 per cento dello scorso anno.
Ma i costi sempre più alti dei biglietti aerei - dovuti ai rincari del petrolio - e alcune toccate in questo momento piuttosto impopolari come l’Egitto o la Tunisia stanno danneggiando
la domanda. Lo scorso mese, Royal Caribbean ha annunciato che, per sostenere le crociere in Europa, avrebbe abbassato i prezzi dei propri pacchetti".
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Volenti o nolenti, senza americani cala la notte. Lo avevo detto in tempi "non sospetti". Molti, come sempre, avranno sorriso leggendo e mie solite
"note pessimistiche". Specialmente COSTA, che si è venduta completamente a CARNIVAL, difficilmente sarà in grado di varare i nuovi "mostri" da 6'000 passeggeri.
Contare solo su croceristi europei è un azzardo!
In effetti gli scorsi anni i marchi più prestigiosi avevano scelto di aumentare la loro presenza in quest’area, più promettente rispetto al mercato dei Caraibi, che nel corso
del tempo si è stabilizzato in maniera sempre crescente. Ad esempio, per quest’anno Royal Caribbean Cruise Line ha posizionato nel Mediterraneo 11 navi - cioè la metà della sua flotta
- in Europa. Non da meno è stata Carnival, che ha destinato il 25 per cento della capacità dei suoi marchi nordamericani nel Vecchio Continente, a fronte del 17 per cento dello scorso anno.
Ma i costi sempre più alti dei biglietti aerei - dovuti ai rincari del petrolio - e alcune toccate in questo momento piuttosto impopolari come l’Egitto o la Tunisia stanno danneggiando
la domanda. Lo scorso mese, Royal Caribbean ha annunciato che, per sostenere le crociere in Europa, avrebbe abbassato i prezzi dei propri pacchetti".
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Volenti o nolenti, senza americani cala la notte. Lo avevo detto in tempi "non sospetti". Molti, come sempre, avranno sorriso leggendo e mie solite
"note pessimistiche". Specialmente COSTA, che si è venduta completamente a CARNIVAL, difficilmente sarà in grado di varare i nuovi "mostri" da 6'000 passeggeri.
Contare solo su croceristi europei è un azzardo!
Re: COMPAGNIE AMERICANE IN DIFFICOLTA!
Io invece sono sicura Silvano, che questo continuo abbassamento di prezzi, faranno avvicinare molti più nuovi crocieristi, perchè sta diventanto la vacanza meno costosa in assoluto. E, si sa che alle vacanze, pochi rinunciano.
Ciao
Ciao
ivanapi- Press Reporter
- Messaggi : 8729
Data d'iscrizione : 30.10.08
Località : civitanova marche
Re: COMPAGNIE AMERICANE IN DIFFICOLTA!
Ivana!
Questa volta non concordo. Non dimenticare che il mondo delle crociere è praticamente tutto
americano con i due grandi gruppi che fanno il bello e il cattivo tempo, parlo di CARNIVAL
e ROYAL CARIBBEAN. Se vanno in crisi, addio COSTA e, non solo!
Il mercato USA non ha pietà e se un ramo è secco viene tagliato senza pensarci un momento.
Questa volta non concordo. Non dimenticare che il mondo delle crociere è praticamente tutto
americano con i due grandi gruppi che fanno il bello e il cattivo tempo, parlo di CARNIVAL
e ROYAL CARIBBEAN. Se vanno in crisi, addio COSTA e, non solo!
Il mercato USA non ha pietà e se un ramo è secco viene tagliato senza pensarci un momento.
Re: COMPAGNIE AMERICANE IN DIFFICOLTA!
Silvano,
dovranno vendere le navi!
Se vogliono riempirle debbono abbassare i prezzi, altrimenti disfarsi delle navi e allora, quando le compagnie ritorneranno ad essere più piccole, forse ritornerà l'era delle crociere di una volta.
"Pochi crocieristi e prezzi più alti".
Ma tutte le navi costruite, che fine faranno?
Ciao
dovranno vendere le navi!
Se vogliono riempirle debbono abbassare i prezzi, altrimenti disfarsi delle navi e allora, quando le compagnie ritorneranno ad essere più piccole, forse ritornerà l'era delle crociere di una volta.
"Pochi crocieristi e prezzi più alti".
Ma tutte le navi costruite, che fine faranno?
Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Località : civitanova marche
Re: COMPAGNIE AMERICANE IN DIFFICOLTA!
Ivana!
Abbassare i prezzi è umanamente impossibile, parlo di navi della classe
"family cruises - standard" CARNIVAL, COSTA , MSC e ROYAL CARIBBEAN.
L'attuale crisi politica che interessa il Mediterraneo non era prevedibile, ma
è dal 11.9.2001 che tra occidente e oriente non "tira buona aria". Gli armatori
hanno continuato a varare "giganti galleggianti", ad abbassare la qualità di
vita a bordo, a disegnare itinerari banali a puntare solo sul "mass market".
Nel giro di pochi anni si è passati da navi in grado di ospitare 2'000 passeggeri
a navi da 5'000 croceristi. Ora, detti armatori, si sono resi conto che l'offerta
è nettamente superiore alla domanda. Recuperare clienti "buttati in mare" è
impossibile. Stanno tentando di aprire mercati nuovi in Asia, Australia e Sudafrica,
ma per fare crociere in questi continenti bisogna volare e l'aereo costa. I croceristi
locali non sono certo sufficienti a salvare la "baracca". Gli armatori
non hanno meditato prima di lanciarsi in questa folle corsa alla nave sempre
più grande e verso l'appiattimento del "prodotto" crociera. Ora si arrangino!
Serena notte!
Abbassare i prezzi è umanamente impossibile, parlo di navi della classe
"family cruises - standard" CARNIVAL, COSTA , MSC e ROYAL CARIBBEAN.
L'attuale crisi politica che interessa il Mediterraneo non era prevedibile, ma
è dal 11.9.2001 che tra occidente e oriente non "tira buona aria". Gli armatori
hanno continuato a varare "giganti galleggianti", ad abbassare la qualità di
vita a bordo, a disegnare itinerari banali a puntare solo sul "mass market".
Nel giro di pochi anni si è passati da navi in grado di ospitare 2'000 passeggeri
a navi da 5'000 croceristi. Ora, detti armatori, si sono resi conto che l'offerta
è nettamente superiore alla domanda. Recuperare clienti "buttati in mare" è
impossibile. Stanno tentando di aprire mercati nuovi in Asia, Australia e Sudafrica,
ma per fare crociere in questi continenti bisogna volare e l'aereo costa. I croceristi
locali non sono certo sufficienti a salvare la "baracca". Gli armatori
non hanno meditato prima di lanciarsi in questa folle corsa alla nave sempre
più grande e verso l'appiattimento del "prodotto" crociera. Ora si arrangino!
Serena notte!
Re: COMPAGNIE AMERICANE IN DIFFICOLTA!
Noi Silvano, l'avevamo detto a suo tempo, che le navi qui nel Mediterraneo sarebbero state troppe e ancora non c'era la crisi del nord Africa.
Ciao
Ciao
ivanapi- Press Reporter
- Messaggi : 8729
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Località : civitanova marche
Re: COMPAGNIE AMERICANE IN DIFFICOLTA!
Ivana!
Ora rimediare è assai difficile. Il SOLE 24 ORE, un paio di anni or sono,
aveva pubblicato un articolo scrivendo delle enormi navi in costruzione,
che si concludeva così: "Le navi saranno tutte nuove e grandi, ma gli
armatori riusciranno a riempirle?"
Ora rimediare è assai difficile. Il SOLE 24 ORE, un paio di anni or sono,
aveva pubblicato un articolo scrivendo delle enormi navi in costruzione,
che si concludeva così: "Le navi saranno tutte nuove e grandi, ma gli
armatori riusciranno a riempirle?"
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