COSTA-UNICREDIT. INSIEME A TRIESTE?
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COSTA-UNICREDIT. INSIEME A TRIESTE?
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06 novembre 2010
Crociere
Unicredit-Costa
cordata a Trieste
Salvo improbabili colpi di scena, sarà la maxicordata che riunisce Unicredit, Costa Crociere e Generali a prendere il controllo della Trieste terminal passeggeri e ad assumere così il difficile compito di rilanciare il settore crocieristico nella città giuliana, in crisi profonda da almeno due anni. Ieri, all’apertura delle buste con le offerte, la NewCo - neonata società guidata da Unicredit che comprende, oltre ai tre colossi, anche due soci minori (Reguardia srl e Giuliana Bunkeraggi, ndr) - è risultata l’unica pretendente nella corsa per la privatizzazione della controllata dell’Authority, dopo la rinuncia in extremis del cartello Venezia terminal passeggeri-Aeroporto di Ronchi dei Legionari. Dopo aver messo gli occhi sul traffico contenitori, lanciando il progetto del superporto di Trieste e Monfalcone, Unicredit conferma quindi il suo forte interesse per il capoluogo giuliano e lo fa lanciando una nuova sfida assieme a due “giganti” di livello internazionale.
I dettagli del piano industriale, così come quelli dell’offerta economica, verranno resi pubblici giovedì 11 novembre, giorno in cui verrà nominato ufficialmente il vincitore, ormai scontato, della gara. Le indiscrezioni, però, parlano di un progetto in grado di portare a Trieste 200mila passeggeri l’anno: numeri da capogiro per una città soffocata dalla vicinanza con Venezia e che, nella sua stagione migliore, ha sfiorato a malapena quota 100mila. La cordata, acquistando il 60% delle quote della Ttp, non solo si ritroverà tra le mani la Stazione marittima e quindi il traffico crocieristico, ma diventerà di fatto “padrona” di un bel pezzo di città: la Trieste terminal passeggeri ha infatti in gestione il traffico ferry, col nuovo terminal traghetti all’ormaggio 57 in Porto Nuovo, l’ormeggio 22 in Porto Vecchio, il terminal passeggeri al Molo Quarto ed è socio di maggioranza della Trieste Yatch Service srl. Senza contare la concessione di parte delle Rive, il principale waterfront di Trieste, con gli annessi parcheggi. In un primo momento, la gara per la privatizzazione aveva visto cinque contendenti, che lo scorso settembre avevano concretizzato le proprie manifestazioni di interesse all’Autorità portuale. Di questi, due hanno rinunciato (oltre alla Venezia terminal passeggeri anche Italia Navigando), mentre le altre due pretendenti, Reguardia srl e Giuliana Bunkeraggi, sono confluite nella corazzata Unicredit. Nei prossimi giorni un’apposita commissione valuterà nei dettagli l’offerta tecnica. Base d’asta dell’offerta economica: 3,9 milioni.
Da Shippingonline
06 novembre 2010
Crociere
Unicredit-Costa
cordata a Trieste
Salvo improbabili colpi di scena, sarà la maxicordata che riunisce Unicredit, Costa Crociere e Generali a prendere il controllo della Trieste terminal passeggeri e ad assumere così il difficile compito di rilanciare il settore crocieristico nella città giuliana, in crisi profonda da almeno due anni. Ieri, all’apertura delle buste con le offerte, la NewCo - neonata società guidata da Unicredit che comprende, oltre ai tre colossi, anche due soci minori (Reguardia srl e Giuliana Bunkeraggi, ndr) - è risultata l’unica pretendente nella corsa per la privatizzazione della controllata dell’Authority, dopo la rinuncia in extremis del cartello Venezia terminal passeggeri-Aeroporto di Ronchi dei Legionari. Dopo aver messo gli occhi sul traffico contenitori, lanciando il progetto del superporto di Trieste e Monfalcone, Unicredit conferma quindi il suo forte interesse per il capoluogo giuliano e lo fa lanciando una nuova sfida assieme a due “giganti” di livello internazionale.
I dettagli del piano industriale, così come quelli dell’offerta economica, verranno resi pubblici giovedì 11 novembre, giorno in cui verrà nominato ufficialmente il vincitore, ormai scontato, della gara. Le indiscrezioni, però, parlano di un progetto in grado di portare a Trieste 200mila passeggeri l’anno: numeri da capogiro per una città soffocata dalla vicinanza con Venezia e che, nella sua stagione migliore, ha sfiorato a malapena quota 100mila. La cordata, acquistando il 60% delle quote della Ttp, non solo si ritroverà tra le mani la Stazione marittima e quindi il traffico crocieristico, ma diventerà di fatto “padrona” di un bel pezzo di città: la Trieste terminal passeggeri ha infatti in gestione il traffico ferry, col nuovo terminal traghetti all’ormaggio 57 in Porto Nuovo, l’ormeggio 22 in Porto Vecchio, il terminal passeggeri al Molo Quarto ed è socio di maggioranza della Trieste Yatch Service srl. Senza contare la concessione di parte delle Rive, il principale waterfront di Trieste, con gli annessi parcheggi. In un primo momento, la gara per la privatizzazione aveva visto cinque contendenti, che lo scorso settembre avevano concretizzato le proprie manifestazioni di interesse all’Autorità portuale. Di questi, due hanno rinunciato (oltre alla Venezia terminal passeggeri anche Italia Navigando), mentre le altre due pretendenti, Reguardia srl e Giuliana Bunkeraggi, sono confluite nella corazzata Unicredit. Nei prossimi giorni un’apposita commissione valuterà nei dettagli l’offerta tecnica. Base d’asta dell’offerta economica: 3,9 milioni.
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