FINCANTIERI IN CRISI.

homepage > Armatori e Cantieri > LA CRISI
27 ottobre 2010
LA CRISI
FINCANTIERI ANCONA,
BLOCCHI CONTRO LA CASSA

Ancona. Quattro ore di sciopero, un corteo di oltre 1.000 persone (500 secondo la polizia) che ha poi attuato due presidi ai varchi del porto bloccando il traffico: decine e decine di Tir e auto in uscita fermi alla dogana, ma nessun gesto di intemperanza. Così i 600 lavoratori della Fincantieri di Ancona (nella foto lo stabilimento marchigiano) hanno fatto sentire ieri la loro voce per scongiurare l’avvio della cassa integrazione per 550 di loro dal 15 novembre, in pratica tutte le maestranze dello storico cantiere cittadino.

Alla manifestazione unitaria, indetta dalla Rsu e dai sindacati di categoria, hanno preso parte anche gli operai di altre aziende navali e metalmeccaniche della provincia dalla A. Merloni di Fabriano al Crn, alla Bunge.

Oggi, invece, gli 800 dipendenti della Fincantieri di Riva Trigoso si riuniranno in assemblea per discutere ed eventualmente ratificare l’accordo sulla cassa che ieri le organizzazioni sindacali ed i rappresentanti della Rsu aziendale hanno siglato con la proprietà. In sintesi il numero totale dei soggetti che andranno in cassa integrazione per 13 settimane a partire dal primo novembre passerà dai 220 chiesti dalla Fincantieri ai 193 quale tetto massimo, inoltre caleranno anche i numeri degli addetti delle ditte esterne appaltatrici nei settori colpiti dalla crisi.

Sul piano industriale invece, le organizzazioni sindacali dicono che la partita si è appena aperta e quindi nei mesi prossimi vi saranno più incontri per capire il futuro dei vari poli in Italia con attenzione al militare che dà lavoro a quasi duemila persone tra Riva Trigoso e Muggiano.
Da Shippinonline

ivanapi ha scritto: homepage > Armatori e Cantieri > LA CRISI
27 ottobre 2010
LA CRISI
FINCANTIERI ANCONA,
BLOCCHI CONTRO LA CASSA

Ancona. Quattro ore di sciopero, un corteo di oltre 1.000 persone (500 secondo la polizia) che ha poi attuato due presidi ai varchi del porto bloccando il traffico: decine e decine di Tir e auto in uscita fermi alla dogana, ma nessun gesto di intemperanza. Così i 600 lavoratori della Fincantieri di Ancona (nella foto lo stabilimento marchigiano) hanno fatto sentire ieri la loro voce per scongiurare l’avvio della cassa integrazione per 550 di loro dal 15 novembre, in pratica tutte le maestranze dello storico cantiere cittadino.

Alla manifestazione unitaria, indetta dalla Rsu e dai sindacati di categoria, hanno preso parte anche gli operai di altre aziende navali e metalmeccaniche della provincia dalla A. Merloni di Fabriano al Crn, alla Bunge.

Oggi, invece, gli 800 dipendenti della Fincantieri di Riva Trigoso si riuniranno in assemblea per discutere ed eventualmente ratificare l’accordo sulla cassa che ieri le organizzazioni sindacali ed i rappresentanti della Rsu aziendale hanno siglato con la proprietà. In sintesi il numero totale dei soggetti che andranno in cassa integrazione per 13 settimane a partire dal primo novembre passerà dai 220 chiesti dalla Fincantieri ai 193 quale tetto massimo, inoltre caleranno anche i numeri degli addetti delle ditte esterne appaltatrici nei settori colpiti dalla crisi.

Sul piano industriale invece, le organizzazioni sindacali dicono che la partita si è appena aperta e quindi nei mesi prossimi vi saranno più incontri per capire il futuro dei vari poli in Italia con attenzione al militare che dà lavoro a quasi duemila persone tra Riva Trigoso e Muggiano.
Da Shippinonline

Seguito FINCANTIERI

FINCANTIERI: OK LAVORATORI RIVA TRIGOSO AD ACCORDO SU CIG




18:57 27 OTT 2010

(AGI) - Riva Trigoso, 27 ott. - Gli operai genovesi della Fincantieri hanno accettato l'accordo sulla Cassa Integrazione raggiunto ieri fra sindacati ed azienda che prevede la Cassa Integrazione, a rotazione, per 193 dipendenti; 27 in meno rispetto a quanto previsto inizialmente. La Cassa partira' dai primi di novembre e riguardera' 50 lavoratori fino ad arrivare ad 86 ai primi di dicembre ed entro il primo mese del 2011 per tutti i 193. L'accordo - definito oggi dopo le assemblee avvenute nel cantiere di Riva Trigoso - prevede che i lavoratori in Cassa Integrazione maturino tredicesime, ferie ed eventualmente premi. (AGI) Cli/Pro

La Fincantieri piange come la Fiat.

Servono fatti e non parole.

Rex ha scritto:La Fincantieri piange come la Fiat.

Servono fatti e non parole.

La Fiat, secondo quando ha detto Marchionne, vuole disfarsi completamente degli italiani, al quale rispondo, (anche se io non conto niente) che mi guarderò bene dal comperare un'auto Fiat.
Dopo questa dichiarazione fatta in televisione, sarebbe bene che nessun italiano comperasse più auto Fiat.
Per quanto riguarda Fincantieri, mi dispiace solamente per tutte quelle famiglie che soffriranno per la perdita del lavoro. Fincantieri di Ancona, occupa circa 800 dipendenti ed è situata ina una zona molto vicina a me e soprattutto in una regione che ha molte aziende e molti calzaturifici che chiudono, trascinando alla chiusura anche le altre aziende che girano intorno a questi settori.
Come si fa a restare indifferenti?
Ciao

Queste, le ultime notizie, riportate da Shippingonline.
homepage > Armatori e Cantieri > i numeri della crisi
23 novembre 2010
i numeri della crisi
fincantieri, verso
la cassa in 2.200

Entro metà 2011 saliranno dagli attuali 800 a 2.200 unità i lavoratori di Fincantieri in cassa integrazione. Sono questi i numeri illustrati oggi dall’azienda ai sindacati nell’incontro che si è svolto sui carichi di lavoro nel 2011. «Adesso sono circa 800 i lavoratori in cig e entro metà 2011 la cassa interesserà 2.200 persone», ha spiegato il segretario generale della Uilm Campania Giovanni Sgambati, precisando che i cantieri più esposti sono quello di Castellammare di Stabia e quello di Ancona, ciascuno con oltre 500 persone in cig previste; gli altri cantieri in cui sarà distribuita la cig sono Monfalcone, Muggiano, Riva Trigoso e Palermo.

Per quanto riguarda la questione dei pattugliatori, invece, «rimane ancora un’incognita, ma anche se va tutto a buon fine - ha spiegato Sgambati - non saranno cantierabili prima di settembre». «Per Castellammare questo significherebbe il quasi totale blocco del cantiere e per noi è inaccettabile. - ha sottolineato il sindacalista campano - Bisogna trovare una soluzione che permetta il non totale arresto del cantiere. In parte Fincantieri ha risposto con minime possibilità di trasferte, ma questo non è sufficiente, va trovata una soluzione per una maggiore distribuzione. Inoltre è stato chiesto all’azienda di trovare una disponibilità economica per i lavoratori che sono da più tempo in Cig».

In Liguria la cassa toccherà 218 lavoratori del cantiere di Riva Trigoso e 323 lavoratori del cantiere di Sestri Ponente.

...mi dispiace Ivana ma sono nettamente daccordo con Rex...tante parole...e un po' di respiro grazie al nostro governo che fornisce una boccata di ossigeno alle famiglie dei lavoratori. Però, non dimentichiamoci che in altri stati sarebbe ala chiusura diretta.
E' ora che la dirigenza e la base ultrasindacalizzata si adoperi per essere competitiva sul mercato...altrimenti sarà il dramma...

masca1973 ha scritto:...mi dispiace Ivana ma sono nettamente daccordo con Rex...tante parole...e un po' di respiro grazie al nostro governo che fornisce una boccata di ossigeno alle famiglie dei lavoratori. Però, non dimentichiamoci che in altri stati sarebbe ala chiusura diretta.
E' ora che la dirigenza e la base ultrasindacalizzata si adoperi per essere competitiva sul mercato...altrimenti sarà il dramma...

Comunque, oggi ho visto sul TG regionale, la manifestazione organizzata dalla Fincantieri di Ancona che, insieme al cantiere di Castellammare di Stabia sono, i cantieri più esposti alla chiusura.
Sia ben chiaro che a me personalmente questa situazione non mi tocca minimamente, Non ho familiari o parenti che lavorano per questa azienda.
Però, un cantiere come quello di Ancona, che metterebbe fuori circa 800 lavoratori, non è una cosa da sottovalutare, economicamente parlando. Si, senz'altro ci sarà una cassa integrazione, ma anche questa finirà.
Non si risolvono i problemi, solo mettendo a disposizione i soldi per la Cassa Integrazione, cosa che più o meno, tutti i governi hanno fatto e non solo questo governo.
I problemi vanno studiati a fondo, per cercare una soluzione valida e soprattutto vanno affrontati.
Cosa che non mi sembra sia mai stata fatta da nessun governo, passato-presente e futuro.
E MI DISPIACE PER LA NOSTRA ITALIA. Credimi.
Ciao

ivanapi ha scritto:

masca1973 ha scritto:...mi dispiace Ivana ma sono nettamente daccordo con Rex...tante parole...e un po' di respiro grazie al nostro governo che fornisce una boccata di ossigeno alle famiglie dei lavoratori. Però, non dimentichiamoci che in altri stati sarebbe ala chiusura diretta.
E' ora che la dirigenza e la base ultrasindacalizzata si adoperi per essere competitiva sul mercato...altrimenti sarà il dramma...

Comunque, oggi ho visto sul TG regionale, la manifestazione organizzata dalla Fincantieri di Ancona che, insieme al cantiere di Castellammare di Stabia sono, i cantieri più esposti alla chiusura.
Sia ben chiaro che a me personalmente questa situazione non mi tocca minimamente, Non ho familiari o parenti che lavorano per questa azienda.
Però, un cantiere come quello di Ancona, che metterebbe fuori circa 800 lavoratori, non è una cosa da sottovalutare, economicamente parlando. Si, senz'altro ci sarà una cassa integrazione, ma anche questa finirà.
Non si risolvono i problemi, solo mettendo a disposizione i soldi per la Cassa Integrazione, cosa che più o meno, tutti i governi hanno fatto e non solo questo governo.
I problemi vanno studiati a fondo, per cercare una soluzione valida e soprattutto vanno affrontati.
Cosa che non mi sembra sia mai stata fatta da nessun governo, passato-presente e futuro.
E MI DISPIACE PER LA NOSTRA ITALIA. Credimi.
Ciao

La cattiva politica di finanziare all'infinito non risolve il problema ma lo rimanda solamente. Prima o poi i nodi vengono al pettine.
Ora si è costretti con la crisi a tagli di infrastrutture con perdita di lavoro, ma se avessimo convertito ad altro queste fabbriche
fprse non ci sarebbe ora il pericolo di rimanere senza lavoro!

wolfe ha scritto:

ivanapi ha scritto:

masca1973 ha scritto:...mi dispiace Ivana ma sono nettamente daccordo con Rex...tante parole...e un po' di respiro grazie al nostro governo che fornisce una boccata di ossigeno alle famiglie dei lavoratori. Però, non dimentichiamoci che in altri stati sarebbe ala chiusura diretta.
E' ora che la dirigenza e la base ultrasindacalizzata si adoperi per essere competitiva sul mercato...altrimenti sarà il dramma...

Comunque, oggi ho visto sul TG regionale, la manifestazione organizzata dalla Fincantieri di Ancona che, insieme al cantiere di Castellammare di Stabia sono, i cantieri più esposti alla chiusura.
Sia ben chiaro che a me personalmente questa situazione non mi tocca minimamente, Non ho familiari o parenti che lavorano per questa azienda.
Però, un cantiere come quello di Ancona, che metterebbe fuori circa 800 lavoratori, non è una cosa da sottovalutare, economicamente parlando. Si, senz'altro ci sarà una cassa integrazione, ma anche questa finirà.
Non si risolvono i problemi, solo mettendo a disposizione i soldi per la Cassa Integrazione, cosa che più o meno, tutti i governi hanno fatto e non solo questo governo.
I problemi vanno studiati a fondo, per cercare una soluzione valida e soprattutto vanno affrontati.
Cosa che non mi sembra sia mai stata fatta da nessun governo, passato-presente e futuro.
E MI DISPIACE PER LA NOSTRA ITALIA. Credimi.
Ciao

La cattiva politica di finanziare all'infinito non risolve il problema ma lo rimanda solamente. Prima o poi i nodi vengono al pettine.
Ora si è costretti con la crisi a tagli di infrastrutture con perdita di lavoro, ma se avessimo convertito ad altro queste fabbriche
fprse non ci sarebbe ora il pericolo di rimanere senza lavoro!

Vedo che la pensi come me.
No, infatti, la cassa integrazione risolve i problemi solo momentaneamente, ma per il lavoratore resta sempre il rischio di non trovare altri lavori, una volta che queste integrazioni salariali siano finite.
Penso che nessun essere umano sia felice di questa condizione e soprattutto, nell'incertezza del futuro, ecco qui, che a ruota, si blocca anche l'economia.
Purtroppo, in Italia, non abbiamo nè governi nè sindacati, capaci di dare una svolta a questa situazione di crisi che io, non reputo solo momentanea.
Ciao

Stamattina leggevo sulle news di Libero di Mirafiori...che si aspettano risposte dal governo...bandiere rosse, sindacati...ma signori, un governo non è padrone di un industria, almeno da quando è caduta l'Unione Sovietica non lo è più...
Che cosa dovrebbe fare Berlusconi? Comperarsi un treno di automobili da mettere in giardino...
Le fabbriche italiane e i lavoratori italiani non sono ben visti dagli imprenditori soprattutto esteri...andando avanti di questo passo saremo un paese pizza, mandolino e supermercati...naturalmente COOP...

masca1973 ha scritto:Stamattina leggevo sulle news di Libero di Mirafiori...che si aspettano risposte dal governo...bandiere rosse, sindacati...ma signori, un governo non è padrone di un industria, almeno da quando è caduta l'Unione Sovietica non lo è più...
Che cosa dovrebbe fare Berlusconi? Comperarsi un treno di automobili da mettere in giardino...
Le fabbriche italiane e i lavoratori italiani non sono ben visti dagli imprenditori soprattutto esteri...andando avanti di questo passo saremo un paese pizza, mandolino e supermercati...naturalmente COOP...

Questa nostra è una situazione tragica e non se ne può parlare in questa sede e con 4 frasi.
Purtroppo, le politiche italiane sono state sbagliate tutte fino ad ora e qui non si tratta nè di destra nè di sinistra. Ti posso assicurare E MI DEVI CREDERE, che sono tutti uguali.
Ogni persona che ricopre un posto di potere, pensa ai suoi tornaconti, non importa il colore che ricopre.
Oltretutto, le leggi vengono fatte da persone che non hanno una minima cognizione di causa e soprattutto il popolo parteggia, senza sapere il perchè, ma solo per simpatia.
Fatto sta che se questo stato di cose non cambia, io piango per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti e per tutti gli italiani.
Ciao

Ho voluto essere volutamente duro...però io penso che quasi tutti i governi mettono in atto degli ammortizzatori...però io lamento un certo vittimismo e una totale inerzia nel cercare una situazione stabile...i soldi che abbiamo a disposizione sono una certa quantità, capisci che senza una svolta da parte dell'azienda stessa (lavoratori + azienda) alla fine i soldi che gli vengono dati dal governo vengono sottratti da investimenti di rilancio quali porti, strade....
Boh...non so se ne verremo mai fuori...

masca1973 ha scritto:Ho voluto essere volutamente duro...però io penso che quasi tutti i governi mettono in atto degli ammortizzatori...però io lamento un certo vittimismo e una totale inerzia nel cercare una situazione stabile...i soldi che abbiamo a disposizione sono una certa quantità, capisci che senza una svolta da parte dell'azienda stessa (lavoratori + azienda) alla fine i soldi che gli vengono dati dal governo vengono sottratti da investimenti di rilancio quali porti, strade....
Boh...non so se ne verremo mai fuori...

No sei stato duro, ci vuol ben altro!!!!
La cassa integrazione, mi sta bene per risolvere una situazione momentanea, ma non per sempre.
E' la totale inerzia (hai detto bene) che ci circonda e la totale incapacità da parte dei governi a trovare vere e proprie soluzioni alla crisi che ci sta consumando.
Gli italiani, sono un popolo che all'occorrenza sa anche rimboccarsi le maniche e se ci fosse una persona con la TESTA, che saprà portarci fuori dalla situazione attuale, anche a costo di immensi sacrifici, noi ne verremo fuori.
Ci vorrebbe una persona con il pugno di ferro e con la testa ben attaccata al collo e soprattutto con le idee ben chiare.
Mi dispiace, ma fino ad ora nelle nostre politiche, non so indicare una persona così.
Ciao