30 anni per traffico di cocaina

Condannati tre persone coinvolte nel traffico di droga. I tre sono stati condannati a 30 anni di reclusione e una ad multa 180.000 € per l'importazione di dieci chili di cocaina dal Sud America attraverso un membro dell'equipaggio della nave da crociera MSC Armonia. La nave partita da Punta dell'Este in Uruguay ed poi giunta nel porto di Venezia il 6 aprile 2009. Grazie ad una intercettazione telefonica, la polizia ha induviduato il trasportatore, un 28enne, che una volta giunto a Venezia si è diretto in un hotel della città lagunare per consegnare la cocaina. Durante il primo interrogatorio il marinaio aveva riferito di essendo stato contattato da un cuoco di bordo, che sbarcò a Buenos Aires a causa di malattia, di prendere la cocaina e contattare ad una persona a Venezia per la consegna. Tutto questo in cambio di 10.000 euro. Tutte le persone coinvolte sono state identificati e poi arrestati dalla polizia.
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Proprio condanne all'italiana.  

Per chi "uccide" con la droga è il minimo!

Bene! Sarebbe ora di copiare qualcosa di buono dall'estero e non le solite telenovelas.

30 anni sono davvero molti ... Probabilmente queste persone non hanno collaborato con la giustizia e gip hanno beccato il massimo della pena.

Considera Andrea che le pene per questi reati in Sud America sono molto pesanti.

La droga uccide, chi la fornisce uccide, 30 anni sono giusti.

Da quello che leggo la condanna è stata inflitta in Italia ... Nell'articolo non parla di estradizione ...

Hai ragione Andreo, avevo preso la notizia da un giornale straniero.
Ecco un articolo italiano.

VENEZIA. Trent’ anni di reclusione e 180 mila euro di multa in tre per l’importazione di dieci chili di cocaina dal Sudamerica attraverso un componente dell’equipaggio della nave da crociera della Msc Armonia. Il Tribunale di Venezia presieduto dalla giudice Irene Casol ha condannato a dieci anni di carcere e 60 mila euro di multa ciascuno i bosniaci Mihalovic Jaksic Zoran (52 anni), Mladen Miljanic (42) e Braim Sirani (55). I giudici veneziani hanno sostanzialmente accolto le richieste avanzate dalla pubblico ministero Angela Masiello, che si è battuta per la pesante condanna dei tre indagati. Implicati nella vicenda c’erano altre quattro persone, in particolare, il marinaio della nave da crociera partita da Punta dell’Este in Uruguay e arrivata al porto di Venezia il 6 aprile 2009.

I tre condannati ieri erano Zoran il braccio destro del capo o comunque di colui che, secondo gli investigatori della Guardia di finanza, aveva organizzato la spedizione dal Sud America in Italia della droga, Mileta Miljanic, già condannato a sette anni con il rito abbreviato; Mladen, parente di Mileta e colui che si era occupato di reperire l’acquirente della consistente quantità di cocaina; infine Sirani è quello che stava aquistando la sostanza stupefacente. Gli investigatori delle «fiamme gialle» sono riusciti a bloccare l’importazione dei dieci chili di cocaina, tenendo sotto controllo Mladen Miljanic, che viveva a Milano e che viaggiava spesso dal capoluogo lombardo a Belgrado, capitale della Serbia.

Proprio ascoltando le sue telefonate e piazzando anche alcune microspie per registrare colloqui in ambienti chiusi, i finanzieri hanno capito che stava arrivando la cocaina a Venezia attraverso la nave da crociera partita dall’Uruguay. Sbarcato a Venezia, il marinaio 28enne Dejan Ivanovic (anche lui già condannato), si era diretto verso Mestre e si era incontrato con un’altra persona all’altezza del’Hotel Laguna Palace. Nel corso dei primi interrogatori il marinaio aveva riferito di aver avuto l’incarico dal cuoco di bordo, sbarcato a Buenos Aires perché malato, di portare la droga a Venezia e di consegnarla ad una persona di cui gli aveva passato il cellulare. Tutto questo in cambio di 10 mila euro. Gli altri sono stati individuati e poi arrestati dalla Guardia di finanza grazie ai pedinamenti e alle numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali.

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