NO A PORTO MARGHERA?

Non ci voleva un genio per capire che mandare i crocieristi in un polo petrolchimico non era una buona soluzione ... O ci sono altre ragioni?

Quando capita di scendere in un porto sperduto in mezzo a container o silos la maggior parte dei passeggeri borbotta a dir poco. Immaginate nel caos di Marghera. Dovevano pensarci prima e costruire un terminal prima!

Scusate ... è come se a Genova di punto in bianco decidessero di costruire un terminal crocieristico a Cornigliano Ligure ... in mezzo all'Ilva ...

Quindi bisogna ancora una volta coniugare le giuste aspettative degli ospiti con le esigenze ambientali. Dopo Telecom, Alitalia cerchiamo di non perdere l'ultima grande industria che abbiamo: il turismo ...

Con la finta ecologia distruggeranno tutto.
Prima di spostare le navi devono bonificare la zona.

Se si vogliono dare la zappa sui piedi stanno percorendo la strada giusta.
Ma come si può spostare a Marghera i passeggeri.
Sempre più incompetendi questi politici.

L'Italia ha un enorme storia, ma nonostante ciò francia, Spagna, Inghilterra hanno più turisti che noi. Siamo incapaci di struttare il territorio che abbiamo ereditato.

Amici, ritornando in tema, penso che Venezia non possa e non debba perdere l'indotto derivante dalle crociere, anzi, con forza debba puntare a far rimanere i turisti qualche giorno prima o qualche giorno dopo, magari, costruendo proprio nel l'ex polo chimico di Marghera delle attrazioni turistiche importanti.
Ad esempio potrebbe costruire un albergo galleggiante, o un parco giochi per bambini, oppure utilizzare una vecchia nave da crociera ... Idee per attrarre gente ...

Un albergo galleggiante gli albergatori locali non lo permetterebbero, unazionale nave vecchia è costosa da rimettere a posto ed è costosa da gestire per via delle tasse portuali, parco giochi dove lo fanno? E poi un parco crea negozi e torniamo al di orso che i locali non lo permetterebbero.

Le licenze vengono concesse dal comune. Quando si vuole bonificare un'area bisogna pensare ad un qualcosa che non c'è è che potrebbe attrarre nuovi capitali e turisti. Le mie idee non sono affatto campate per aria ...

Condivido le idee di Andrea, ma sono d'accordo con Giovanni sul fatto che le associazioni di albergatori e negozianti si oppoverranno ad un progetto che possa sottrargli clienti. Il problema è passare davanti a S. Marco e non l'attuale porto, basta aprire un accesso a sud ideale per le navi da crociera e tutto è risolto. Una volta fatto ciò si risolve il problema caro a certi veneziani dei così detti inchini. Poi bisognerà vedere se le compagnie rimarranno ancora a Venezia senza lo spettacolo del passaggio nel canale. Se le compagnie rimarranno allora si può pensare ad un nuovo terminal modificando Margherita.

Il passaggio a sud esiste ma deve essere ampliato o attrezzato, non ho capito bene.

Orlando: al via progetti bonifiche a Porto Marghera

Venezia, 15 ottobre 2013 - "Oggi partono 12 nuovi progetti per le bonifiche di Porto Marghera approvati in conferenza dei servizi". Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando in occasione di un incontro col presidente della Regione Veneto, Luca Zaia a Venezia.

"Semplificazione non significa riduzione dell'attenzione ai temi ambientali - ha assicurato il ministro - si tratta di fare i controlli e le verifiche previste dalla legge in tempi piu' snelli. Si tratta di un blocco importante di progetti che ci consente di dire che da qui alla fine dell' anno ci sono le condizioni per definire complessivamente la vicenda Marghera, almeno dal punto di vista delle bonifiche".

Orlando ha poi annunciato che "entro la fine dell'anno ritornero' per fare il punto su come questo percorso si puo' compiere. I 12 progetti sono stati scelti perche' sono i piu' maturi. Quelli di oggi si sommano ai 30 gia' approvati e si tratta di progetti di grande importanza e interesse anche dal punto di vista industriale. Oggi noi approviamo un progetto per la realizzione di una raffineria di biocarburanti, cioe' la chimica verde e approviamo il progetto di bonifica dell'area Eni, che e' una delle piu' grandi"' .

Adnkronos

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Porto Marghera, pronte dodici autorizzazioni a produrre

Il ministro Andrea Orlando e il presidente regionale Luca Zaia hanno svelato i progetti più avanzati: MedioPiave Marghera (oleificio) ed Eni (biocombustibili)

PORTO MARGHERA. «Oggi possiamo guardare al compimento di un percorso». Così il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, ha commentato l'annuncio dell'avvio di dodici progetti per il recupero di Porto Marghera. «La partita di Porto Marghera si concretizza oggi con dodici autorizzazioni», ha ribadito il presidente della giunta regionale, Luca Zaia.

I progetti, come ha spiegato Orlando, sono in fase di analisi in queste ore da parte della conferenza dei servizi. Ha indicato, tra gli altri, quelli di Sapio produzioni, Eni raffineria, Fincantieri, Mediopiave Marghera (destinata alla produzione di biocombustibili) e Autorità portuale di Venezia.

«In particolare - ha spiegato - i progetti di Mediopiave Marghera ed Eni indicano che si riparte con una manifattura di qualità, con l'idea di una chimica rinnovata, sostenibile e compatibile». «Il vero annuncio importantissimo che diamo oggi - ha evidenziato Zaia - è quello della semplificazione».

«Semplificazione - ha spiegato il ministro - non significa riduzione dell'attenzione sul fronte ambientale, ma tempi più snelli. I progetti che verranno approvati oggi non lo saranno sulla base di un vaglio meno rigido, ma sulla base dei pareri di Ispra e Arpav con gli stessi criteri di valutazione abituali, semplicemente con procedure più agevolate. Con la firma di aprile, erano stati approvati trenta progetti di importanza e interesse industriale, compresi i dodici odierni, ma ci voleva anche chi li seguisse e, in questi mesi abbiamo avuto problemi di vacatio, oltre al fatto che si tratta di una delle aree industriali più inquinate d'Europa e quindi anche i migliori protocolli non potevano risolvere tutto, anche se, senza questo impulso, non potevamo fare questo lavoro». Tra i trenta progetti, sono stati scelti «quelli più maturi, con il maggior lavori di approfondimento».

Un «blocco importante» che Orlando ha auspicato di definire «entro fine anno, in modo da fare sì che la vicenda Marghera sia definita, almeno per le bonifiche». «Mi assumo l'impegno - ha concluso - di tornare qui per fare il punto con il presidente Zaia entro fine anno».

La Nuova Venezia

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A parte citare che tra chi beneficerà delle licenze vi è anche l'Autorità Portuale di Venezia, non si menzione nulla sul futuro delle navi da crociere.

Infatti ... mi sembra ovvio che una area industriale dovrebbe essere sfruttata come area industriale; riconvertila ad area turistico-recettiva può comportare una grossa spesa economica; tuttavia nel caso di Venezia, vista la grande importanza dal punto di vista storico, può non essere una idea sbagliata.

È sicuramente un area da rinnovare considerando anche la presenza di Fincantieri. Ma non da abilitare alle crociere.

Secondo me le chiaccere stanno a zero. Guardate questa mappa

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Un passaggio alternativo già viene usato come si può vedere dalle rotte segnate. La rotta prevede la stessa uscita in mare senza il passaggio nel canale.
Penso che il problema vero è che le compagnie hanno interesse a passare nel canale per lo spettacolo che del resto annunciano ai passeggeri.

Ho trovato anche questa cartina che forse non rende bene l'idea, il passaggio a sud che ho evidenziato esiste, ma non sono riuscito a capire la sua grandezza.

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Il problema di questi passaggi é che andrebbero scavati per consentire un pescaggio sufficiente anche alle grandi navi ...