LA SPEZIA:RADDOPPIARE LE CROCIERE

La Spezia, obiettivo
raddoppiare le crociere

La Spezia - Poco più di 200 mila passeggeri. E la prossima stagione si conta di raddoppiarli. Da aprile - quando la prima nave passeggeri, la Costa Classica, attraccò per la prima volta al molo Garibaldi - a fine agosto, per un totale di 51 scali, i dati parlano di 126.083 passeggeri, di 1.157 imbarchi e sbarchi, per un saldo di 124.926. Da settembre a dicembre, termine della stagione crocieristica, le previsioni dell’Autorità portuale indicano altri 33 scali, 78.080 passeggeri, 1.134 imbarchi-sbarchi e un saldo di 76.946. Facendo il resoconto, in 84 scali complessivi, il numero totale dei passeggeri in transito nel porto spezzino si attesta sulle 201.872 unità.

A metà stagione, un primo bilancio con il commissario straordinario dell’Autorità portuale, Lorenzo Forcieri, che più di ogni altro ha creduto nella scommessa crociere confrontandosi senza timori reverenziali con gli scali concorrenti di Livorno e Genova, si può fare. «Direi che possiamo essere soddisfatti - attacca - E ciò grazie alla buona sinergia tra le varie componenti che hanno contribuito alla riuscita di quella che, all’inizio, poteva apparire una scommessa azzardata: dal Comune alla Marina militare, dalla Capitaneria alla Guardia di finanza, alla Dogana e forse ne dimentico qualcuno». E la città nel suo complesso come sta rispondendo? Teniamo conto che si tratta del primo anno e di una opportunità giunta, se vogliamo, un po’ inaspettata, per cui l’organizzazione complessiva va senza dubbio rivista e migliorata. Ma l’importante è aver dimostrato che il business delle crociere è virtuoso e, in quanto tale, in grado di generare ricadute favorevoli per tutta la comunità spezzina».

Ora si tratta di continuare e di migliorare. Forcieri ha in mente idee e proposte nuove in vista della stagione 2014, nel corso della quale arriveranno nuove compagnie con cui ci sono trattative avviate. Intanto, grazie alla collaborazione con la Marina militare, lo scalo sul molo Varicella consente di avere due navi passeggeri nella stessa giornata. A breve e medio termine potrebbero essere tre. «Il piano della bonifica e dei dragaggi delle acque portuali sta andando avanti - prosegue Forcieri. Quando saranno ultimati i dragaggi in testa al molo Garibaldi sarà possibile fare attraccare una seconda nave, naturalmente più piccola rispetto alla “Princess of the seas”. Peraltro, il molo Garibaldi verrà elettrificato per alimentare le navi che terranno spenti i gruppi elettrogeni. Abbiamo già ricevuto il preventivo di spesa, peraltro piuttosto salato, da parte dell’Enel. In attesa della stazione crocieristica su calata Paia, lo stesso Garibaldi può diventare per un certo periodo un approdo bi-funzionale, in parte dedicato i traffici mercantili e in parte alle crociere».

Insomma, a sentire il commissario straordinario dell’Autorità portuale, proposte e idee nuove ce ne sono. Come quella di offrire, fin già a bordo della nave, pacchetti turistici prettamente locali. «Ora il 50% dei passeggeri scende a terra per visitare la città ma non ha una meta precisa - spiega - Nostro intendimento è quello di offrire uno o più itinerari delle nostre zone. Non solo Lerici, Porto Venere, Riviera e Cinque Terre ma anche, ad esempio, Sarzana, Luni, le Apuane, le cave di marmo di Carrara. Bisogna lavorare bene insieme ai tour operator». Forcieri ha in mente altre idee, in primo luogo quella di incentivare l’afflusso e la visita dei passeggeri al museo tecnico navale della Marina militare che è quello con più appeal per i turisti, italiani e stranieri.

«Perché non portare qualche interessante reperto lungo il waterfront, in modo da proporre ai turisti una vera e propria attrazione della città? Altra strada da battere sarebbe quella di approntare un marchio di qualità per i negozi e di garanzia per i prodotti tipici spezzini. Si pensi che una nave da crociera ha anche 1.500-1.660 uomini e donne d'equipaggio che scendono a terra e girano per le città dove fanno scalo. Questo aspetto, spesso, non viene tenuto in debita considerazione ma è importante e, dunque, da non sottovalutare. Si tratta di gente che gira, va per i negozi e anche nei ristoranti per assaggiare le specialità del posto. Ne abbiamo avuto riscontri pratici dal nostro osservatorio». La strada è stata tracciata, ora si tratta di renderla più percorribile possibile attraverso migliorie e accorgimenti mirati. Qualche altro suggerimento? «La città deve credere di più in questa opportunità. Penso, per esempio, che gli orari dei negozi andrebbero modulati diversamente rispetto a oggi, in base agli arrivi delle navi e alla loro permanenza».

Amerigo Lualdi


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