PORTI:COSTA E RCCL SCELGONO LA SPEZIA, A Livorno si mangiano le mani.

Spezia conquista Costa
e Royal Caribbean

Genova - A Livorno si mangiano le mani. Alla Spezia brindano: dalla prossima stagione una buona fetta di navi da crociere che propongono ai loro turisti escursioni a Firenze e Pisa attraccheranno sui moli dello scalo ligure anziché di quello toscano. Una svolta che arriva dopo un anno molto difficile per Livorno che, senza una banchina dedicata, è costretta a fare i salti mortali per accogliere negli stessi spazi le navi bianche e i cargo. Il risultato è stata qualche cancellazione di troppo degli arrivi nel 2012 che ha convinto almeno un paio di armatori a mettere la prua sulla Spezia che, con tempismo micidiale, ha approntato una banchina per le navi bianche in fretta e furia, dove prima c’erano le merci.

L’Italia è il centro delle crociere in Europa: secondo i dati di Risposte Turismo presentati a Miami, nel 2013 sarà sfondato il tetto degli undici milioni di passeggeri con in prima fila scali come Venezia e Civitavecchia, che possono contare su un fortissimo retroterra. Ma l’Italia è il Paese dei Comuni anche nelle crociere e se il match Savona-Genova si è risolto con piena soddisfazione di entrambi gli scali oggi sopra il milione di passeggeri - il primo regno di Costa e il secondo risorto grazie a Msc - ora spunta prepotentemente la rivalità La Spezia-Livorno.

Secondo quanto risulta al Secolo XIX, Costa Crociere sposterà 65 scali da un porto all’altro per la stagione 2013 e quella 2014 (che sconfina nell’inverno 2015). Le navi coinvolte sono Classica nel 2013 cui si aggiungono Pacifica, Favolosa e Diadema l’anno dopo. La motivazione ufficiale è che La Spezia, rispetto a Livorno, permette un ventaglio di offerta di itinerari maggiore, dove alle città toscane si aggiungono le Cinque Terre. Ma è facile pensare che anche i guai di Livorno abbiano pesato.

Pure Royal Caribbean, che l’anno scorso aveva scelto Livorno per Liberty of The Seas, una nave del 2004 ma completamente rinnovata nel 2011, ora si sposterà nella vicina La Spezia. In questo secondo caso lo spostamento è ufficiale e la pubblicità sul sito della compagnia eloquente: La Spezia (Florence/Pisa). Così viene presentato il porto dove Liberty of the Seas attraccherà una quarantina di volte da maggio a settembre, offrendo crociere da cinque a sette notti nel Mediterraneo Occidentale, con partenze per lo più da Barcellona. C’è una seconda nave, Serenade of the Seas, che attraccherà alla Spezia. In questo caso meno toccate ma itinerari più lunghi che si chiudono a Venezia. La Spezia, infine, sarà il porto scelto per una crociera di 14 giorni che da Southampton arriva in Italia attraverso lo stretto di Gibilterra, toccando Portogallo, Spagna e Francia.

Il “blitz” spezzino è frutto di una scelta portata avanti dal presidente dell’Authority Lorenzo Forcieri che ha offerto alle compagnie una banchina per gli attracchi a Molo Garibaldi, dove ha una concessione il terminalista Speter. Poiché la nuova banchina di Molo Garibaldi è pronta ma non così i fondali per accogliere le navi merci, Forcieri è andato in pressing su Speter perché rinunciasse temporaneamente agli spazi a favore delle navi da crociera, che “pescano” meno. «Ci abbiamo creduto e abbiamo lavorato per portare le crociere in città: questa città e i suoi dintorni, a partire dalle Cinque Terre, hanno un potenziale enorme e i ritorni sulla città sono importanti» spiega Forcieri, raggiunto a Miami dove si svolge il Seatrade, la principale fiera mondiale delle crociere, e dove a giorni sarò fatto l’annuncio ufficiale. Per questo sul nome dei singoli armatori e sulle toccate Forcieri preferisce non commentare anche se, si sbilancia, «contiamo di fare almeno 150.000 passeggeri, ma non mettiamo limiti alla provvidenza». Oltre a Rccl e Costa Crociere, alla Spezia attraccheranno nel 2013 anche Dysney Cruise e Regent, marchio di categoria alta. In futuro, ovviamente, il progetto è di ospitare stabilmente le navi da crociera nella nuova stazione marittima che il piano regolatore prevede a Calata Paita. Anche perchè a Molo Garibaldi le attività prevalenti secondo quanto prevede il piano regolatore riguardano il carico e lo scarico delle merci, anche se pure i passeggeri sono ammessi.

Ma a Livorno masticano amaro: «Ho sentito che c’è un progetto per le crociere alla Spezia anche se a me nessuno ha detto niente - sbotta Giuliano Gallanti -. Mi chiedo quando questo Paese inizierà a fare una seria programmazione portuale, senza rubarsi traffici da uno scalo all’altro».

SAMUELE CAFASSO

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