Luka Koper chiede il sostegno della comunità locale e dello Stato per sviluppare le crociere
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Luka Koper chiede il sostegno della comunità locale e dello Stato per sviluppare le crociere
23 novembre 2012
Luka Koper chiede il sostegno della comunità locale e dello Stato per sviluppare le crociere
Presentato lo studio sulle prospettive di sviluppo nella crocieristica dello scalo sloveno realizzato da Risposte Turismo
Luka Koper, la società che gestisce il porto di Capodistria, ha intenzione di sviluppare ulteriormente l'attività crocieristica nello scalo sloveno e con tale obiettivo chiede il sostegno della comunità locale e dello Stato. Lo ha detto mercoledì scorso il presidente di Luka Koper, Bojan Brank, nel corso di un convegno sullo sviluppo del segmento di traffico passeggeri del porto tenutosi a Koper e organizzato dalla società insieme con l'amministrazione comunale della città slovena nell'ambito del progetto europeo “Porta”.
«Luka Koper - ha rilevato Brank ricordando gli interventi effettuati in porto per sviluppare tale attività - ha contribuito con una parte di banchina ed ha investito 1,6 milioni di euro nelle necessarie attività di dragaggio. Noi crediamo nel progetto - ha aggiunto - e siamo assolutamente pronti a svilupparlo ulteriormente. Tuttavia - ha precisato - abbiamo bisogno di assistenza, così come del sostegno della comunità locale e dello Stato per risolvere altri problemi, come ad esempio il dragaggio delle acque portuali e lo sviluppo delle infrastrutture portuali».
Nel corso del convegno il presidente della veneziana Risposte Turismo, Francesco di Cesare, ha presentato i risultati dello studio “Il terminal passeggeri del Porto di Koper. Prospettive di sviluppo nella crocieristica” realizzato dalla società italiana per conto di Luka Koper nel contesto del progetto europeo ADRIA A. Di Cesare ha sottolineato che, oltre ad essere il mercato crocieristico in più rapida crescita, quello dell'Adriatico è il mercato che ha anche il maggior potenziale in tutto il Mediterraneo, ma - a causa della crescente concorrenza di altre destinazioni, così come della concorrenza tra gli stessi porti dell'Adriatico - sia Koper che il turismo sloveno si trovano ad un bivio riguardo al modo di sviluppare ulteriormente il settore crocieristico attraverso il porto di Koper.
«La costruzione di un terminal passeggeri - ha spiegato Di Cesare - non è sufficiente. Ad un ospite deve essere offerto un pacchetto completo, inclusi servizi innovativi e di qualità supportati da una buona infrastruttura». Il presidente di Risposte Turismo ha presentato diversi scenari: il primo prevede Koper come home port in cui le navi da crociera ricevono servizi e forniture di bordo e nel quale i passeggeri si imbarcano e sbarcano dalle loro crociere. Il secondo rappresenta un'opzione intermedia, come porto in cui alcuni passeggeri sbarcano e non proseguono la crociera oppure si imbarcano per la prosecuzione dell'itinerario crocieristico. La terza opzione prevede che la situazione rimanga come quella attuale, in cui Koper è un semplice porto di scalo. Lo studio rileva come ciascun scenario richieda determinate condizioni e come il governo debba decidere verso quale corso di sviluppo indirizzare il settore delle crociere in Slovenia.
Lo scorso anno il traffico crocieristico nel porto di Koper è stato di 108.820 passeggeri rispetto a 37.264 passeggeri nel 2010. I crocieristi in transito sono stati 103.505, quelli sbarcati 2.883 e quelli imbarcati 2.432 su un totale di di 78 scali di navi da crociera rispetto a 54 nel 2010.
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Luka Koper chiede il sostegno della comunità locale e dello Stato per sviluppare le crociere
Presentato lo studio sulle prospettive di sviluppo nella crocieristica dello scalo sloveno realizzato da Risposte Turismo
Luka Koper, la società che gestisce il porto di Capodistria, ha intenzione di sviluppare ulteriormente l'attività crocieristica nello scalo sloveno e con tale obiettivo chiede il sostegno della comunità locale e dello Stato. Lo ha detto mercoledì scorso il presidente di Luka Koper, Bojan Brank, nel corso di un convegno sullo sviluppo del segmento di traffico passeggeri del porto tenutosi a Koper e organizzato dalla società insieme con l'amministrazione comunale della città slovena nell'ambito del progetto europeo “Porta”.
«Luka Koper - ha rilevato Brank ricordando gli interventi effettuati in porto per sviluppare tale attività - ha contribuito con una parte di banchina ed ha investito 1,6 milioni di euro nelle necessarie attività di dragaggio. Noi crediamo nel progetto - ha aggiunto - e siamo assolutamente pronti a svilupparlo ulteriormente. Tuttavia - ha precisato - abbiamo bisogno di assistenza, così come del sostegno della comunità locale e dello Stato per risolvere altri problemi, come ad esempio il dragaggio delle acque portuali e lo sviluppo delle infrastrutture portuali».
Nel corso del convegno il presidente della veneziana Risposte Turismo, Francesco di Cesare, ha presentato i risultati dello studio “Il terminal passeggeri del Porto di Koper. Prospettive di sviluppo nella crocieristica” realizzato dalla società italiana per conto di Luka Koper nel contesto del progetto europeo ADRIA A. Di Cesare ha sottolineato che, oltre ad essere il mercato crocieristico in più rapida crescita, quello dell'Adriatico è il mercato che ha anche il maggior potenziale in tutto il Mediterraneo, ma - a causa della crescente concorrenza di altre destinazioni, così come della concorrenza tra gli stessi porti dell'Adriatico - sia Koper che il turismo sloveno si trovano ad un bivio riguardo al modo di sviluppare ulteriormente il settore crocieristico attraverso il porto di Koper.
«La costruzione di un terminal passeggeri - ha spiegato Di Cesare - non è sufficiente. Ad un ospite deve essere offerto un pacchetto completo, inclusi servizi innovativi e di qualità supportati da una buona infrastruttura». Il presidente di Risposte Turismo ha presentato diversi scenari: il primo prevede Koper come home port in cui le navi da crociera ricevono servizi e forniture di bordo e nel quale i passeggeri si imbarcano e sbarcano dalle loro crociere. Il secondo rappresenta un'opzione intermedia, come porto in cui alcuni passeggeri sbarcano e non proseguono la crociera oppure si imbarcano per la prosecuzione dell'itinerario crocieristico. La terza opzione prevede che la situazione rimanga come quella attuale, in cui Koper è un semplice porto di scalo. Lo studio rileva come ciascun scenario richieda determinate condizioni e come il governo debba decidere verso quale corso di sviluppo indirizzare il settore delle crociere in Slovenia.
Lo scorso anno il traffico crocieristico nel porto di Koper è stato di 108.820 passeggeri rispetto a 37.264 passeggeri nel 2010. I crocieristi in transito sono stati 103.505, quelli sbarcati 2.883 e quelli imbarcati 2.432 su un totale di di 78 scali di navi da crociera rispetto a 54 nel 2010.
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ivanapi- Press Reporter
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Località : civitanova marche
Re: Luka Koper chiede il sostegno della comunità locale e dello Stato per sviluppare le crociere
Che spettacolo!!
masca1973- Moderatore
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Re: Luka Koper chiede il sostegno della comunità locale e dello Stato per sviluppare le crociere
Sono noioso e ripetitivo. Non bisogna andare troppo lontano per ammirare
luoghi bellissimi, ma il neocrocerista sogna luoghi esotici, sicuramente
affascinanti che vorrei visitare pure io in inverno, ma in primavera, estate e
autunnno il "Mare Nostrum" offre spettacoli di grande intensità!
SVETI STEFAN - Montenegro (foto internet)
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Re: Luka Koper chiede il sostegno della comunità locale e dello Stato per sviluppare le crociere
Io ammiro molto chi si da da fare per l'interesse del proprio paese.
Ciao
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ivanapi- Press Reporter
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