Parcheggio crocieristi sotto sequestro a Bari

Parcheggio crocieristi sotto sequestro a Bari



BARI - Quando sono tornati dalla crociera hanno avuto qualche difficoltà per recuperare l’auto: il parcheggio dove avevano lasciato il mezzo una settimana fa nel frattempo è stato sequestrato perché, secondo la Guardia di finanza, sarebbe stato recintato senza le necessarie autorizzazioni. Un imprevisto che ha causato qualche piccolo disagio ai crocieristi. Sbarcati ieri mattina a Bari dopo un ampio e soddisfacente giro per le isole greche, hanno dovuto attendere qualche decina di minuti sotto il sole prima di potere recuperare l’auto, caricarla con i bagagli e i souvenir, e tornare a casa, pensando ancora, chissà, alla vacanza appena terminata.

Il 25 luglio scorso i militari del Gruppo Bari hanno posto i sigilli al parcheggio riservato ai crocieristi per la presunta violazione delle norme edilizie che disciplinano la recinzione dei parcheggi che insistono su aree demaniali. Contestate anche violazioni al codice della navigazione. Durante la settimana, con le auto dei crocieristi partiti sette giorni fa chiuse all’interno ma nessuna necessità di farle uscire, nessuno si è praticamente accorto del sequestro. Ieri mattina, invece, la sorpresa, anche se i disagi sono stati contenuti, ripetiamo, in un quarto d’ora di attesa del responsabile, che era autorizzato ad aprire i cancelli per far uscire i mezzi, assolutamente estranei al sequestro.

Lasciare l’auto costa 10 euro al giorno. Per i camper si sale a 15. Tariffe salate, ma tutto sommato accettabili se si può parcheggiare a pochi passi dalle navi. Nelle scorse settimane la gestione dell’area alla quale sono stati posti i sigilli («L’unico parcheggio nelle aree del porto di Bari!», recita il sito web), che occupa cinquemila metri quadrati, è passata di mano: dalla cooperativa Multiservizi Portuali, a una piccola srl il cui titolare pare si occupi anche di produzioni cinematografiche. In una giornata da bollino rosso per l’esodo estivo, nel porto si è registrato anche qualche ritardo. Le banchine sono state affollate da turisti in partenza per la Grecia e la Croazia. Piccoli disagi aggravati da una giornata torrida nella quale la colonnina del termometro è salita nelle ore più calde sino a 40 gradi.


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