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Nel 2012 il traffico crocieristico nei porti italiani diminuirà lievemente a 10,8 milioni di passeggeri

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Messaggio  ivanapi Lun 12 Mar 2012, 16:49

12 marzo 2012


Nel 2012 il traffico crocieristico nei porti italiani diminuirà lievemente a 10,8 milioni di passeggeri


Senesi (Cemar): «una prima analisi della stagione 2013 ci consente di ipotizzare un imminente ritorno alla crescita»


Per il 2012 nei porti italiani è atteso complessivamente un traffico crocieristico di 10.748.000 passeggeri, volume che rappresenta una flessione dello 0,8% rispetto allo scorso anno ma che conferma l'Italia quale più importante destinazione europea nel settore delle crociere. La previsione è dell'agenzia marittima e turistica Cemar Agency Network ed è stata illustrata stamani dal presidente della società genovese, Sergio Senesi, al Seatrade Cruise Shipping in svolgimento a Miami.


Quest'anno il traffico di quasi 10,8 milioni di passeggeri sarà realizzato con 4.891 approdi di navi da crociera negli scali portuali italiani, con una diminuzione del 5,6% rispetto al 2011; un calo irrilevante quello dei passeggeri - ha rilevato Senesi - visto il trend di crescita degli scorsi anni (+17% solo nel 2011), gli incidenti occorsi negli ultimi mesi e, soprattutto, il perdurare della grave situazione economica globale.


Civitavecchia si confermerà il principale porto crocieristico italiano anche nel 2012 con 2.420.000 passeggeri movimentati, seguita da Venezia (1.798.000 pax) e da Napoli (1.207.000 pax) che, insieme, gestiscono oltre il 50% del traffico crocieristico nazionale. Al quarto posto ancora il porto di Livorno, che per la prima volta supererà il milione di passeggeri. A seguire, i porti di Savona, Genova, Bari, Messina, Palermo, Catania, Salerno, Olbia e Cagliari.


La stagione crocieristica 2012 coinvolgerà 47 compagnie di navigazione, 148 navi e 66 porti italiani, che, in alta stagione, significheranno una movimentazione passeggeri pari a oltre 75.000 unità al giorno.


«Il mercato crocieristico - ha dichiarato Sergio Senesi - conferma la propria solidità e l'appeal di sempre, nonostante la contingenza economica sfavorevole ed i recenti accadimenti Abbiamo, inoltre, voluto espressamente effettuare delle verifiche ulteriori e una prima analisi della stagione 2013 ci consente di ipotizzare un imminente ritorno alla crescita, grazie soprattutto alle nuove unità che verranno consegnate, dopo questa stagione di sostanziale assestamento, sia in termini di movimentazione passeggeri che di approdi».


«Nonostante tutto, però - ha proseguito Senesi - è necessario fare attenzione alla concorrenza straniera puntando sempre più al miglioramento del rapporto qualità/prezzo dei servizi erogati nei nostri porti se non vogliamo che alcuni fenomeni rilevati diventino anticipazioni di un'imminente realtà. Assistiamo, infatti, ad un lento decremento degli scali italiani da parte di compagnie quali Star Clippers, Windstar, Seabourn, Sea Dream che con le loro navi da 100-300 passeggeri preferiscono altre destinazioni».


Secondo Cemar, pertanto, la sfida per i porti italiani è dunque determinante: dimostrare maturità tecnica ed operativa. «Proprio per questo - ha spiegato Senesi - chiediamo ai porti di iniziare una programmazione degli accosti in base alle reali possibilità, creare strumenti più trasparenti, utili al coordinamento e monitoraggio delle prenotazioni delle banchine, cosa relativamente semplice con le moderne tecnologie e internet. Potrebbe essere una soluzione per superare i limiti strutturali legati a banchine e qualità dei servizi di terra».


Tra gli elementi di inadeguatezza dei porti italiani - ha rilevato - figura anche la raccolta dei rifiuti: «è triste dover segnalare, per l'ennesima volta - ha evidenziato Senesi - come in quasi tutti i porti italiani non si sia ancora provveduto allo smaltimento differenziato dei rifiuti. Le navi sono costruite con le migliori tecnologie, il personale è addestrato alla raccolta differenziata, persino nelle cabine ci sono contenitori separati. Stiamo parlando di tonnellate di rifiuti prodotti ogni giorno da navi che, una volta arrivate nei porti italiani, sono sovente costrette a scaricare il tutto in un'unica bettolina o container, perché nel porto non esiste la raccolta differenziata. Ciò comporta, tra l'altro, gravi costi per il bordo che arriva, così, a pagare somme fino a 200 euro a tonnellata per lo smaltimento di vetro, legno, cartone e alluminio».


«Rileviamo, altresì - ha concluso il presidente di Cemar - il crescente, costante successo riscosso dai sistemi di prenotazione crociere online ai quali gli utenti si rivolgono con sempre maggior frequenza e familiarità».

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