costa crociere, arison salva foschi

costa crociere, arison salva foschi

Genova - Fino a questo momento, da Miami - dove si trova il quartier generale di Carnival, il gruppo che controlla Costa Crociere - le parole sul disastro della “Concordia” sono state pesate con il bilancino. In particolare, dal 13 gennaio i media anglosassoni hanno messo sotto tiro Micky Arison, l’amministratore delegato di Carnival, accusato si essersi nascosto e di aver lasciato sulle spalle dell’ad di Costa Crociere, Pier Luigi Foschi, e in generale sulla società genovese, tutto il peso della tragedia che ha portato alla morte di almeno 25 persone.

Un silenzio che dopo il disastro del Giglio ha aperto almeno due interrogativi pressanti. Il primo: quale dovrebbe essere il destino di Foschi e del suo management; il secondo: che fine farà il marchio Costa.

Parlando ieri al quotidiano Miami Herald, Arison ha sciolto il primo dubbio: «Sono assolutamente fiducioso in Pier (Foschi, ndr) e nel suo team. Continueranno a lavorare bene come hanno fatto fino adesso». Foschi recentemente ha dichiarato che il 2012 doveva essere comunque l’anno del suo progressivo distacco dalla società, per sua scelta personale, avendo raggiunto i 65 anni d’età. Al manager viene però riconfermata fiducia, almeno in questo periodo di gestione dell’emergenza. Arison confessa di aver saputo dell’incidente mentre era su Twitter. «Mi trovavo sull’isola caraibica di Saint Bart. Ho immediatamente mandato una mail a Foschi», quando ancora nessuno dei due era corrente dell’entità del disastro. Giovedì Arison ha reso noto, illustrando i dati del primo trimestre 2012, che Costa dovrebbe chiudere l’anno con 100 milioni di perdite. Il marchio «è stato mediaticamente azzerato» ha detto più volte Foschi nei giorni passati e il vicepresidente di Carnival Howard Frank - lui il vero perno dei rapporti tra Miami e Genova in questi due mesi - ha reso noto che le prenotazioni per Costa sono attualmente il 40-50% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma nonostante questo, ieri Arison ha spiegato che Costa non mostrerà il fianco: niente mega-sconti sulle crociere, ecco come Carnival punta a ribadire la bontà della sua compagnia italiana, la terza per movimento passeggeri sulle dieci che compongono il gruppo. «Continuiamo a offrire vacanze di qualità, un prodotto ottimo, un prodotto sicuro a un prezzo fantastico. La gente deve giovarsene». Pagando, pare di capire, quello che per Arison è il giusto prezzo, e non meno. Insomma, meglio far viaggiare le navi meno cariche e perdere un po’ di soldi, piuttosto che passare come quelli che devono rincorrere i clienti a ogni costo. Con 99 unità in flotta e 10 marchi, Carnival si può permettere anche questo tipo di politica.

Rimane aperta la seconda domanda: il marchio? Giovedì sia Arison, sia Frank hanno ribadito la loro fiducia nel marchio Costa. Nessuna “Carnival Italia”, per il momento, anche se forse qualche indicazione in più sulle strategie future di Costa potrebbe arrivare nel corso del SeaTrade di Miami, la maggiore fiera mondiale del settore crociere che apre i battenti questa mattina.

Patron dal 1988 dei Miami Heat, una delle grandi squadre di pallacanestro della Nba, Arison è stato messo sulla graticola quando due settimane dopo l’incidente è comparso in pubblico per seguire la sua squadra. «Dopo il disastro, non mi pareva necessario mettermi davanti a una telecamera» ha detto Arison. Quanto agli Heat, «faccio due lavori. Non ne posso trascurare uno. E poi, per qualunque scelta, sarei stato criticato comunque».

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il discorso non fa una piega; a 300 euro a crociera imbarchi di tutto, forse è meglio che un po' di questa gente stia a casa. E' brutto dirlo ma nella maggior parte dei casi il prezzo serve a fare un po' di selezione. E comunque con il giusto prezzo si da anche un servizio mediamente migliore ...

Sarà!!!!!!
Forse non ricordi il diario della mia crociera con la Favolosa....e ti posso assicurare che non ho speso 300 euro....
Il fatto è che Costa ha fatto lamentare tutti i suoi crocieristi e soprattutto li ha fatti stufare.
Il prezzo basso, potrà servire ad imbarcare qualche cafone, ma è il servizio Costa che è diventato scadente.
Ora, se dopo gli ultimi avvenimenti hanno deciso di migliorare, questo io non lo so.
Fatto sta che anche io per quest'anno ho deciso di cambiare compagnia.
Ciao

Sarò il solito "cattivone" ma sulla salvezza di COSTA non scommetto nemmeno un centesimo di euro.
Lo ribadisco, non mi fido di Micky Arson e della sua banda. Spero di toppare, ovvio!

Staremo a vedere amici ...

Mi dispiace dissentire alquanto da quanto affermato in alcune risposte precedenti.
Andrea, a parte che la ineducazione non conosce redditi, come ho avuto modo di constatare sulla Fantasia dove si parla di più di 1000 euro a cabina interna a persona e il tizio a cui mi riferisco si vantava di essere un imprenditore; per fare la selezione di cui parli in realtà non bisogna inventarsi niente di nuovo. Le compagnie di lusso già ci sono basta rivolgersi a loro e di conseguenza si sarebbe al sicuro. Se ti riferisci ai prezzi normali di catalogo, senza nessun parti subito o last minute, non sono sufficienti a garantire ciò che la tua ipotesi vorrebbe.
La qualità ed il servizio non sono direttamente connessi al prezzo: guardiamo i costi finali di una crociera Costa con quelli di Royal, parlo di una cabina per 2 adulti, considerando anche le quote di servizio che si pagano a bordo e che Costa calcola a parte e per cui risulta che sulla Royal i costi sono inferiori però la qualità è nettamente superiore e non si trovano facilmente ineducati a bordo.
Ciao

Ma certo che la maleducazione delle persone non dipende da quanto costa una crociera!
Sarebbe come dire che chi non ha soldi è maleducato, no, a questo non ci sto.
Di gente cafona e ricca ne ho conosciuta a bizzeffe e proprio perchè soldi ne hanno, possono permettersi migliaia di crociere,
essendo quindi anche facile incontrarli.
Ciao

Ma certo amici!

I maleducati non si misurano con gli euro a loro disposizione. Per quanto riguarda il costo finale di una crociera, concordo con Lello.

Questo discorso lo abbiamo già affrontato e abbiamo già esposto le nostre differenti opinioni. Purtroppo esperienza diretta drammaticamente mi fa pensare diverso da voi.
Non necessariamente pochi soldi significa maleducazione, questo è ovvio; purtroppo mi riferisco ad un drastico decadimento dell'ambiente che si ha a bordo delle navi. In questo gioca il livello culturale delle persone che pur di partire con una vacanza alla moda si comportano come buzzurri.
Su navi RCI, complice una minore presenza di italiani, e forse una maggiore professionalità dell'equipaggio l'ambiente è migliore.
Ribadisco comunque che le scene patetiche che ci sono su Costa o MSC "da morti di fame" diffcilmente si hanno su altre navi, e comunque la gente che fa questo ha un basso livello culturale, e sono certi che nessuno gli dirà nulla.
Ribadisco che occorrerebbe un maggior rispetto del codice di comportamento di bordo.
E' assolutamente necessario soprattutto per navi grandi come quelle odierne.
Mi auguro che RCI non perda le sue prerogative e la propria professionalità.
Immaginatevi che cosa sarebbe successo a quei signori che volevano fare colazione alle 11.30 se fosse intervenuto un responsabile di Costa a richiamarli pesantemente ... e magari comminargli una sanzione pecuniairia, forse avrebbero scelto la prossima volta una vacanza differente ...

Andrea vero quello che affermi. Quanto ho visto lo scorso anno a bordo di
COSTA DELIZIOSA, mai mi è capitato di vedere in 33 altre crociere.
Mi fanno davvero paura i giovani (non tutti ovviamente) che non hanno più rispetto
per le "cose", di noi vecchi e si sentono padroni del mondo. Forse la colpa è
proprio dei vecchi come il sottoscritto che non sono stati in grado di educare
tale gioventù in modo consono!
Ma non sono solo i giovani italiani a far casino. Lo scorso anno su parecchie navi
inglesi "mass market", molti hooligans sono stati sbarcati e portati in galera!
Ecco perché continuo ad affermare che le crociere vanno differenziate!

Sono convinto che quanto affermi avvenga anche su altre navi e con persone di altra nazionalità. Personalmente lo spreco e il menefreghismo io l'ho riscontrato anche in persone di mezza - avanzata età. Il dileggio per ciò che impunemente prendevano rasentava l'incredibile e nessuno gli diceva nulla. E poi ma perchè diavolo uno deve occupare una sdraio alle 8.00 del mattino se poi ci va alle 13.00?
Io penso che ognuno dovrebbe comportarsi in modo educato e soprattutto SIGNORILE; io che sono un attento osservatore ti posso assicurare che chi mancava erano persone che vent'anni fa mai si sarebbero sognate di fare una crociera, avrebbero pensato di trovarsi in un ambiente sofisticato che non si adattava al loro.
Incominciamo a non far cenare chi non si presenta in giacca e cravatta alle serate di gala ...

Beh cominciamo allora a fare intervenire di persona il capitano alle foto di rito e alla serata di gala!!!!!!!!!
Personalmente noi che abbiamo sempre scelto il secopndo turno su qualsiasi nave non abbiamo mai visto al tavolo un qualsivoglia ufficiale. Con questo non voglio giustificare assolutamente chi si comporta in maniera inappropriata, ma come in tutto l'esempio deve venire dall'alto e poi ci deve essere chi sappia far rispettare le regole, es. non fumare dove è vietato.
Quindi concordo con Andrea sul fatto che se dall'alto non c'è rispetto per chicchessia, croceristi costretti al copia ed incolla,
non puoi pretendere che le persone si comportino in maniera decente nè tantomeno far rispettare le basilari regole del vivere civile e questo sempre a prescindere dal costo della crociera, poichè a questo punto gli ineducati si sentono autorizzati a comportarsi come meglio credono.
Bisogna che tutto sia adeguato.
Ciao

Stiamo dicendo una marea di cavolate!
1° Se quei signori che volevano fare colazione alle 11,30 fossero stati ripresi da una persona autorevole, anzichè dai camerieri,
forse avrebbero cambiato atteggiamento. Questo non è stato fatto e allora la colpa è della compagnia.
2° Ancora una volta ribadisco che non è la giacca e cravatta alle cene di gala, che fa diventare SIGNORI.
Signori ci si nasce e non ci si diventa con l'abbigliamento.
3° La crociera che ha fatto Silvano con la Deliziosa, non era una crociera a basso prezzo ed a quanto pare anche lui ha trovato cafoni
sulla nave.
4° Purtroppo la maleducazione è una prerogativa moderna e oggi si riscontra sempre di più sulle navi da crociera proprio perchè vi salgono più persone
di una volta. Mentre una volta era permesso solo a poche centinaia di persone, oggi invece le persone sono diventate milioni e tra questi grandi numeri, è
facile imbattersi in gente che non conosce il significato della parola "educazione".
E secondo me, le cose non cambieranno in meglio nel prossimo futuro, anzi, piano piano, questa gente salirà anche a bordo della Royal C.
Ciao

Io penso di non avere detto alcuna cavolata; sono perfettamente daccordo con Lello che l'esempio debba venire dall'alto e sono contento di non essermi mai imbattuto nel copia-incolla.
E' brutto dirlo ma se la famiglia non è in grado di dare educazione, purtroppo lo si deve apprendere a scuola, al lavoro e anche in pubblico in comunità (come in crociera).
Sepriamo che in futuro si abbia di nuovo quell'atmosfera speciale delle crociere anni '60 ...

Concordo con Ivana!

I "cafoni" erano presenti anche sulle crociere dei "miei tempi" ma i giovani, contrariamente
a quanto afferma Foschi, erano numerosi e molto, ma molto più educati. Non mi ricordo
di "casini" da loro creati, a differenza delle mie ultime crociere!