aponte compra la nave di gheddafi

aponte compra la nave di gheddafi

Genova - Dopo la caduta del regime di Gheddafi, la flotta della compagnia di Stato libica naviga in un limbo di incertezza. Le 24 petroliere della Gnmtc erano nel mirino di trader cinesi e singaporegni quando sul regime stava ormai scendendo il crepuscolo, mentre al contrario ieri il governo transitorio ha confermato l’interesse a rimettere in piedi l’attività della flotta. Questo perché il governo Usa ha scongelato le transazioni finanziarie della compagnia, bloccate fino a questo momento in quanto la Gnmtc era proprietà di Hannibal, figlio quartogenito di Gheddafi che innescò un caso diplomatico tra Libia e Svizzera quando nel 2008 fu arrestato per aver picchiato con la moglie due domestici in un albergo di Ginevra.

Di sicuro, insieme alle mille velleità del raìs, è tramontato definitivamente il progetto di realizzare la prima nave da crociera pensata per clientela islamica. La nave (lunga 333 metri, 1.742 cabine) era stata commissionata ai cantieri Stx France, sulla base delle unità classe Fantasia della Msc Crociere di Gian Luigi Aponte. Prima di sgretolarsi, il regime libico aveva fatto in tempo a pagare la prima tranche (il 25%) della nave, che aveva un valore complessivo di 560 milioni di euro. Il mancato pagamento della seconda tranche - che doveva essere a giugno - ha riconsegnato la nave al cantiere, che a quel punto era di fronte a due strade: smantellare o continuare a costruire. Siccome lavoro nei cantieri c’è n’è poco ovunque, non solo in Italia, Stx France ha deciso di andare avanti per la sua strada, con l’obiettivo di rivendere l’unità a un possibile acquirente a circa 10-15% in meno del prezzo corrisposto ai libici.

Già nei mesi passati Msc Crociere aveva espresso un certo interesse a comprare la nuova unità, - che si sarebbe dovuta chiamare “Phoenicia” e che per progettazione risulta del tutto simile alla “Divina”, l’ultima ammiraglia che proprio a Saint-Nazaire sarà varata il prossimo anno. Fonti di settore affermano che il contratto è praticamente concluso, e non sarebbe la prima volta che Aponte beneficia del fallimento di un progetto: oggi Msc è un big europeo, ma le prime navi l’armatore sorrentino le comprò negli anni Ottanta dalla defunta Flotta Lauro e il salto di qualità avvenne nel 2004, quando l’armatore comprò due grosse unità della Festival Crociere, avviata verso il fallimento.

Il progetto di nave “Phoenicia” era ammantato di mistero, come tutto quello che ha riguardato il dittatore libico Muammar Gheddafi. Al suo interno la nave era progettata per un pubblico islamico, tanto che doveva avere alcune aree separate per gli uomini e le donne.

Intanto, le 24 navi della flotta merci continuano a interessare. Gian Enzo Duci, managing director dell’agenzia marittima genovese Norbulk Entriprise, ritiene che il mercato sia ancora fermo, ma è possibile che a breve inglesi o americani avanzino qualche richiesta su queste navi. Un broker genovese dice di fare attenzione: «Si va giù, ma ogni due mesi cambia l’interlocutore». Il governo temporaneo conta di rimettere in attività la flotta Gmntc con il ripristino delle raffinerie. Alcune unità già oggi sono noleggiate, ma gran parte è bloccata nei porti di mezzo mondo.

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Per l'Ialia sicuramente non è una bella notizia ... altre commesse che vanno all'estero ...

Già........anche se per quanto riguarda la MSC non cambia niente, perchè comunque Aponte le sue navi le ha fatte sempre costruire in Francia.
Qualche tempo fa però si ventilava che la Fincantieri stava facendo il filo alla MSC per la costruzione di nuove navi, poi improvvisamente come sempre, non se ne è parlato più.
Ciao

Mi pare, leggendo tra le righe, che Aponte acquisti questa nave senza grande interesse
e solo perché scontatissima. Probabilmente non sa dove piazzarla, a parte la Cina e dintorni.
Magari sto sbaliando!

In Arabia probabilmente Silvano, è costruita in modo tale da soddisfare la clientela di fede musulmana, pertanto quella mi sembra la destinazione più opportuna ...

Andrea!

Forse navigherà davvero per croceristi arabi, non certo per quelli ricchi
che le crociere se le fanno con le loro piccole "barche"!

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Gli arabi sono attratti anche dalla moda ... bisogna vedere che cosa sapranno offrirgli ...

Andrea¨

In ogni modo l'arabo medio, oggigiorno, non credo sia attratto dalle
crociere "mass market". Stesso discorso vale per i cinesi. Non si tratta
solo di possibilità economiche ma di cultura. Bisognerà attendere,
secondo il mio modesto parere, qualche anno!

Secondo me Silvano i cinesi sono più indietro degli arabi, comunque in generale gli arabi asiatici sono inclini a spendere, a differenza dei nord africani; i cinesi popolo risparmioso per eccellenza, sono sicuro che in tempi brevi impareranno anche loro ad amare il lusso e le vacanze ...

Andrea!

Certo che sarà così. La mitica FERRARI vende di più negli emirati arabi che non negli USA.
BMW si sta salvando con il mercato dei ricchi cinesi. Oggi, sono solo i cinesi ricchi ad andare
in crociera. Immagina, tra dieci anni circa, quando il cinese medio sarà in grado di offrirsi
crociera di qualità.......il Mediterraneo si svuoterà, oppure saranno loro a venire da noi
e prendere il posto di "croceristi italiani vecchi, noiosi e senza ambizioni" che amano il Mare Nostrum"!

Ciao.