MSC Crociere, rileverà la nave di Gheddafi?

MSC CROCIERE RILEVERÀ LA NAVE DA CROCIERA DI GEDDAFI?

Posted on 02 maggio 2011 by Redazione
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La guerra libica che vede coinvolta l´Italia in prima linea occupa ovviamente e giustamente le prime pagine di tutti i giornali italiani ed internazionali. Un attacco aereo lampo che pian piano si sta trasformando in un massacro.

Concentrandoci sul nostro ramo, quello crocieristico, abbiamo visto come i disordini in Africa del Nord hanno portato le diverse compagnie di Crociere ad annullare o cambiare le proprie rotte per garantire la sicurezza di tutti i passeggeri. Vi é peró un´altra questione aperta.

Che fine fará la nave da Crociera di Geddafi attualmente in costruzione in Francia nei cantieri STX?

La nave é di proprietá della GNMTC una azienda di stato libica al cui capo risiede il figlio di Geffadi, Hannibal Geddafi. La societá non é attualmente tra quelle menzionate nelle liste dell´ONU con cui gli Stati e tutte le aziende si devono astenere dalla collaborazione e quindi la costruzione della nave di Geddafi sta procedendo regolarmente. Tuttavia in Francia si sono giá sollevate le prime protoste al riguardo. I cittadini francesi trovano immorale continuarne la costruzione e la stessa STX si pone il problema del pagamento per il proseguimento dei lavori. Il 15 Maggio é infatti prevista la seconda trance di pagamento (25 Milioni, la prima trance di 50 milioni é giá stata regolarmente pagata) se i soldi non arriveranno per i cantieri francesi e i 700 operari che sono occupati nella costruzione della nave da crociera si apriranno le pratiche della cassa integrazione e probabilmente della chiusura. I Cantieri francesi vivono ormai da anni una profonda crisi e attualmente, oltre alla nave del colonello, hanno in costruzione solo la nuova Europa di Hapag-Lloyd Krezfahrten e MSC Divina di MSC Crociere.

Una ancora di salvezza potrebbe arrivare proprio da quest´ultima compagnia. La nave della GNMTC é infatti una copia identica di MSC Fantasia (la nave era stata daprima ordinata dalla compagnia di Aponte e poi ceduta ai libici di GNMT) e proprio MSC Crociere potrebbe subentrare nei pagamenti in cambio ovviamente di un ingente sconto. Si creerebbe una situazione Win-Win sia per MSC Crociere ma soprattutto per i cantieri STX in Francia.

Rimane comunque una domanda base, quanto é morale tutto questo?
Meetingpoint cruises

Come ho già detto le banche sosterranno la STX anticipando il denaro per GNMTC, per poi girare la
commessa a MSC in caso di blocco della GNMTC.

Probabile.
Del resto nei periodi che non la utilizzavano i libici la nave doveva essere noleggiata
e con molta probabilità a MSC, anche se loro parlavano di più compagnie interessate.
Immaginate una nave fotocopia a quelle di MSC noleggiata da Costa.
Sai a Aponte e Vago come le giravano?!

Mi sto chiedendo, complice l'attuale momento assai incerto, se MSC ha
davvero bisogno di un nuovo "mostro". E' in arrivo DIVINA che non sarà
facile riempire con regolarità. Gli armatori, lo avevo già affermato
in tempi "non sospetti", debbono darsi una bella "calmata".
I cantieri, giustamente, si lamentano, ma negli ultimi quindici anni
hanno costruito un numero incredibile di "condomini galleggianti".
La flotta occidentale è stata quasi totalmente rinnovata.
Era utopico sperare di continuare così.....in eterno!

E' logico, concordo!
Ciao

una bella domanda, già come dice Silvano, è difficile gestire una nave di quella stazza, figuriamoci anche quella libica....

Ieri, su PANORAMA, ho letto il solito "articolo sponsorizzato" relativo a COSTA CROCIERE.
Pier Luigi Foschi, il "fenomeno dei fenomeni", ha ribadito per l'ennesima volta di puntare
sui cinesi. Dal momento che MSC, in pratica, è un clone di COSTA, forse anche la società
di Aponte sposterà qualche nave nei paese dei "mandarini"!

Inchiesta: Libia, una “svista” Onu fa un regalo a Sarkozy

È curiosa l'assenza nei documenti Onu e Ue di sanzioni e restrizioni a carico della compagnia marittima libica Gnmtc, la società che avrebbe intermediato l'acquisto di petrolio da parte dei libici attraverso la Saras dei Moratti. La Gnmtc è la stessa che ha fatto un ordine da oltre 500 milioni di euro per una nave da crociera da 139.400 tonnellate a un cantiere francese da tempo in crisi e per il quale si è speso lo stesso presidente Sarkozy. Se la società fosse stata inserita nelle liste, il corposo pagamento sarebbe impossibile. E la “svista” di Onu e Ue assume tutta un'altra luce.

Nell’incertezza che regna sull’esito della rivolta in Libia e delle conseguenti operazioni militari, uno degli interrogativi maggiori riguarda la capacità del regime di approvvigionare truppe e mezzi, dal momento che, pur essendo il paese un esportatore netto di greggio, la sua capacità di raffinazione è inferiore al proprio fabbisogno e per di più ridotta a seguito della guerra in atto.

Tuttavia l’analisi comparata delle blacklist compilate da Onu, Unione Europea e Stati Uniti a latere delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (numeri 1970 del 26/2/2011 e 1973 del 17/3/2011) aiuta a rispondere a questa domanda, come ha ad esempio sottolineato in una sua inchiesta la Reuters, evidenziando la curiosa assenza nei documenti Onu e Ue, fra gli enti pubblici ed economici soggetti a sanzioni e restrizioni, della compagnia marittima libica Gnmtc.

Gnmtc (General National Maritime Transport Company) è infatti una compagnia armatoriale storica, attiva nel settore cisterniero (gestisce 24 moderne petroliere di vario tonnellaggio e portata, costruite quasi tutte in Giappone e Corea), nazionalizzata e legata alle attività della National Oil Company (Noc), a sua volta già finita in lista nera. O, più precisamente, in tutte le liste nere.
È infatti significativo ripercorrere l’iter compositivo di tali liste. Il primo atto al riguardo rimanda al paragrafo 24 della risoluzione 1970, che stabilisce la creazione all’interno del Consiglio di Sicurezza, di un Comitato deputato all’applicazione, fra l’altro, delle norme previste dal paragrafo 17 in materia di restrizioni economiche e all’individuazione di soggetti ed enti, ulteriori a quelli indicati in appendice (sei membri della famiglia Gheddafi), da sottoporre a sanzioni economiche.

Lo stesso paragrafo fissava una data di 30 giorni per il primo report del Comitato, mentre quello successivo stabiliva 120 giorni (scadranno il 26 giugno) per gli stati membri dell’Onu per riportare al Comitato le iniziative intraprese in applicazione delle misure d’embargo. Il 25 marzo, in ossequio alla risoluzione 1970 e alle integrazioni della 1973 nel frattempo intervenute, il Comitato allungava la lista di funzionari del regime e famigliari del Rais sottoposti a restrizioni economiche e di circolazione, aggiungendovi anche cinque enti soggetti al cosiddetto assets freeze: Central Bank of Libya, Libyan Investment Authority, Libyan Foreign Bank, Libyan Africa Investment Portfolio, Libyan National Oil Corporation.

Anche l’Ue, attraverso il Consiglio dell’Unione, ha adottato nel frattempo provvedimenti analoghi (le decisioni 137 e 178 e le annesse regole 204 e 288), l’ultimo dei quali, risalente al 24 marzo scorso, elenca 15 soggetti economici (compresi quelli indicati dall’Onu) soggetti a sanzioni, fra cui molte banche e compagnie petrolifere controllate direttamente o indirettamente dalla famiglia Gheddafi.

Una lista ricalcata in parte sui provvedimenti presi intanto dagli Stati Uniti a partire dalle decisioni prese direttamente dalla Casa Bianca il 25 febbraio e via via integrate dal Dipartimento del Tesoro, con la non irrilevante eccezione di quanto stabilito proprio dal Dipartimento del Tesoro l’11 marzo, quando designava ufficialmente Hannibal Gheddafi come «head of the General Maritime Transport Company of Libya», sancendo ipso facto a danno di Gnmtc l’ostracismo da parte di cittadini, aziende e enti statunitensi.

Oltre a ciò, se non bastassero a dimostrare i rapporti fra la compagnia marittima e i Gheddafi neppure i rumor del settore marittimo e le notizie relative reperibili negli archivi delle maggiori testate internazionali specializzate, esiste anche l’ormai immancabile cablogramma Wikileaks al riguardo, proveniente dall’ambasciata statunitense di Tripoli e pubblicato, fra gli altri, dal Telegraph a fine gennaio. Piuttosto eloquente il titolo: Hannibal Goes To Sea.
Come è possibile quindi che Onu e Ue non abbiano (finora) inserito nelle rispettive black list la principale compagnia armatoriale statale libica, specializzata nella compravendita e nel trasporto di prodotti petroliferi grezzi e raffinati e direttamente legata ai Gheddafi, non potendo peraltro non sapere che il blocco navale predisposto sarebbe stato aggirabile via terra, come evidenziato da Reuters?

A pensar male si fa peccato, ma occorre forse ricordare ai non addetti ai lavori che Gnmtc è la stessa compagnia che, sorprendendo il mondo dello shipping per l’inusuale incursione in un nuovo settore, la scorsa estate piazzò ai cantieri Stx France di Saint-Nazaire, vicino Nantes, un ordine da oltre 500 milioni di euro per una nave da crociera da 139.400 tonnellate di stazza e 3.500 passeggeri. Alla firma peraltro presenziò, guarda caso, Hannibal Gheddafi (come dimostra la foto qui pubblicata che lo ritrae con Jacques Hardelay, direttore generale di Stx France), definito allora da Ali M. Belhag, presidente di Gnmtc, come «primo consulente del board della compagnia».

Giova aggiungere poi che Stx France, oltre ad essere lo storico fornitore di Msc Crociere, è l’orgoglio della navalmeccanica transalpina: per mantenere un piede nell’ex Chantiers de l’Atlantique (circa il 33%), oggi di fatto controllato dai coreani di Stx, lo Stato francese investì tre anni fa circa 110 milioni di euro. E nei mesi scorsi, a crisi ormai galoppante anche nella cantieristica navale europea, in deficit di commesse, si spese addirittura Nicolas Sarkozy in persona per tentare di convincere (con scarso successo) Gianluigi Aponte (Msc) ad ordinare l’ennesima nave e dare così un po’ di ossigeno all’azienda.

Tornando all’ordine libico ai cantieri francesi, probabilmente determinante per la sorte degli stessi, Gnmtc, che pagò, secondo prassi, il 10% del valore della commessa all’atto dell’ordine, dovrebbe entro il 15 maggio versare la seconda tranche (25%) del prezzo della nave, i cui lavori, intanto, sono cominciati e ben avviati.

E mentre Msc (e forse altre compagnie occidentali) rimangono alla finestra, pronte ad approfittare dell’eventuale default dei libici e della conseguente svendita cui Stx sarebbe costretta, Hardelay, alle comprensibili preoccupazioni della stampa francese, ha risposto che il contratto resta valido e il cliente interessato. E, per quanto in una posizione traballante, ha ragione, perché, se la compagnia libica fosse stata inserita nelle black list internazionali oltre che in quella Usa, la ricezione del corposo pagamento passerebbe da difficile (è infatti possibile che parte delle risorse finanziarie di Gnmtc siano gestite da banche sottoposte a restrizioni, ma è presumibile che i vertici della compagnia siano interessati a cercare di pagare in vista del dopo-guerra, quale che sia) a impossibile (perché anche gli eventuali depositi esteri della compagnia sarebbero stati bloccati). Una differenza sufficiente forse a giustificare la ‘piccola’ svista di Ue e Consiglio di Sicurezza Onu.

Fonte: Linkiesta

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Aspetteremo il 15 maggio,mancano ormai pochissimi giorni!!!!
Ciao

Giovanni!

Ho letto con attenzione l'articolo. Classico pasticcio in nome del "Dio Money".
In questo caso l'unico beneficiario sarà Aponte e la sua MSC.

Spero che Aponte ci pensi bene, magari chiedendo un rallentamento della costruzione per far slittare
la consegna della nave. Immetere due navi così grandi nel mercato a distanza di poco tempo è un
rischio troppo grosso.

Marco Polo!

Sono in pieno accordo con la tua osservazione. Pochi minuti or sono, un caro amico e altro vero
"fans" delle crociere, che purtroppo collabora con un altro forum, mi ha confermato che le
navi COSTA e MSC sono assai vuote. Mi ha fatto notare che l'ultima crociera a bordo della Romantica
vi erano soli 800 passeggeri e turno unico al ristorante. Ti garantisco che l'amico è uno dei
miei "informatori" da parecchi anni e mai ha esternato "cavolate"!

Ciao.

E il prossimo anno, sarà peggio!!!!
Ciao

Assolutamente sono con voi, l'unica soluzione e far slittare la consegna.
Certo che 800 passeggeri sono pochini, ma pensa come sono stati bene.
Ma la cosa e molto triste come dice Ivana.

Wolfe sei davvero in gamba!

E' vero, sono stati 800 croceristi assai fortunati!

Caro Silvano dopo queste parole saremo odiati profondamente da Costa.
Che dici ci faranno imbarcare?
Temo che dovremo arrangiarci

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Chi non ci vuole, non ci merita!!!

Ci mancassero le navi per poterci imbarcare!!!!!!!

Ciao

Wolfe!

"Caro Silvano dopo queste parole saremo odiati profondamente da Costa.
Che dici ci faranno imbarcare? Temo che dovremo arrangiarci"

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Me ne assumo tutte le responsabilità, certo che non sono in grado di
regalarvi crociere su altre navi.....purtroppo!
Sono stato un poco "egoista" perché con COSTA, a meno di cambiamenti
improbabili, mai più navigherò. Se vi capita di optare per una nave "C"
non dite di essere utenti di questo forum......anzi ditelo FORTE e CHIARO!!

Boh...io non ho paura a dire la verità.
Dove vado, pago e se non sarò gradita, cambierò compagnia!!!
Non vedo l'ora di salire sulla "Favolosa" , proprio per dire che faccio parte di questo forum.
W Le signore dei mari!
Ciao

Amica mia!

Vedrai che sarà una crociera "Favolosa". Non devi prendermi troppo sul serio.
Le mie sono "cavolate" assai soggettive, ma sincere. Non amo i "condomini",
ma è una scelta personalissima. Inoltre, a dire il vero, le crociere attualmente
offerte da COSTA, non mi attirano perché sostano in luoghi visti e rivisti.
Lo ribadisco.....dovevo tenere qualche crociera di riserva!!!

Ma certo Silvano, capisco benissimo.
Io, di crociere ne ho fatte poche, ho conosciuto questo mondo in questo contesto e quando parto, lo faccio con animo leggero, voglia di spensieratezza e sete di vedere posti nuovi.
Pensa che dopo questa crociera, per arrivare alla tua esperienza, ne dovrò fare altre 27.
E chi ci arriva!!!!!!
Ciao

Dai Ivana, coraggio!

Sono, anzi ero talmente fanatico di "C", che risparmiando qualche franco,
più volte mi sono permesso due crociere nello stesso anno.
Ora da "C" non ricevo più nemmeno una e-mail. Pazienza!

Questo fu il logo che ho amato. La defunta C tra virgolette!

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Il fatto è che non si tratta solo di risparmiare qualche euro.
C'è di mezzo il lavoro e la famiglia, come ho già detto, non mi posso permettere di prendere e partire così su due piedi.
Inoltre, il periodo delle crociere si restringe di molto, considerando che ci andrei solo da giugno a settembre. Gli altri mesi li lascio volentieri agli altri.
Mi piacerebbe veramente poterne fare anche 2 all'anno.
Vedremo un pò.
Ciao

Ivana!

Per quanto riguarda "da giugno a settembre" è il periodo giusto per andare in crociera
nel Mediterraneo, ma come ben noti COSTA ma anche MSC, le migliori crociere le disegnano
da novembre in poi. Mi spiace doverlo ripetere, ma lo farò fino a quando sarò ancora in
grado di connettere. Foschi e Vago, ci (ANZI VI!) stanno prendendo per i fondelli.
Ho dato uno sguardo anche a quelle previste nel 2012. Grande delusione.
Peccato, peccato davvero!

Silvano,
io qualche itinerario nuovo da fare, ancora ce l'ho.
Quando saranno terminati, se Dio vorrà ancora, ci guarderemo intorno.
Proprio ieri guardavo il sito della Royal e ho pensato che prima o poi, vorrò provare anche questa compagnia.
Ciao