Genova: Rccl, punta al 24% del terminal passeggeri.

ivanapi Sab 23 Lug 2011, 13:20

23 luglio 2011
GENOVA
RCCL, PUNTA AL 24%
DEL TERMINAL PASSEGGERI
Genova - Non solo Msc: dopo l’addio di Costa Crociere, nel 2004, Genova si è affidato soprattutto alla compagnia di Gianluigi Aponte (ma anche a Louis Cruise) per riprendere quota, sino agli oltre 800mila passeggeri del 2010 e del 2011.

Ora però c’è anche un altro grande big intenzionato a prendere spazio: arriva oggi a Stazioni Marittime, ed è la prima volta che il capoluogo è scelto come porto di imbarco per una nave di Royal Caribbean, Mariner of the Seas, gigante da 311 metri di lunghezza, 138.000 tonnellate di stazza lorda. È il primo di sette scali che, nel prossimo anno, diventeranno 14, per 60.000 passeggeri movimentati.

Ma le grandi manovre di Royal Caribbean non finiscono qui e la prua della compagnia americana è puntata sulle Stazioni Marittime di cui oggi Aponte, con Msc e Gnv, è primo azionista: «In Italia siamo uno dei tre azionisti, con Costa ed Msc, di Civitavecchia e Napoli - ha spiegato ieri Lina Mazzucco, direttore generale di Royal Caribbean in Italia, presentando la nave nel capoluogo ligure - e potremo diventare azionisti anche a Genova, un porto importante sul quale stiamo investendo».

Così la manager conferma - come scritto dal Secolo XIX - la partecipazione di Royal Caribbean, in joint con la Medov di Giulio Schenone, alla gara per la cessione del 24% delle quote in mano all’Autorità portuale attraverso Finporto. Base d’asta: sei milioni e 440mila euro. Ma c’è un inghippo: gli attuali soci hanno diritto di prelazione e sarà per questo che, ieri, la Mazzucco ha lanciato segnali di fumo nei confronti del competitor: «I rapporti con la Msc sono storicamente buoni» ha premesso, per poi aggiungere che «la concorrenza non si fa sulle infrastrutture: bisogna lavorare tutti assieme per fornire ai nostri clienti il servizio migliore». Parole sagge, anche se è evidente che chi comanda sul terminal assume un vantaggio competitivo non indifferente.

A Civitavecchia e Venezia le società di gestione del terminal passeggeri sono nate in questa forma mista per evitare guerre tra le compagnie, mentre a Genova si parte da una situazione differente, con il soggetto forte (Msc) che dovrebbe cedere spazio agli altri. Oggi, infatti, Aponte ha, sommando le quote di Gnv e Msc, il 43% del terminal e, esercitando la prelazione, potrebbe salire al 53%, maggioranza assoluta.

L’interesse delle istituzioni è, ovviamente, quello di radicare sempre più anche questa compagnia nel capoluogo: «Costa ha qui la sua sede con 800 persone, Msc la sta costruendo e impiegherà un numero di persone analogo - si è azzardato a chiedere il presidente della Regione Claudio Burlando - sarebbe bello se anche Rccl facesse lo stesso». In realtà già oggi la sede italiana di Rccl è Genova, ma i dipendenti sono una trentina. Al presidente della compagnia americana il governatore aveva illustrato l’anno scorso anche la possibilità di costruire navi con Fincantieri ma questo, al momento, sembra un dossier più indefinito.

Resta il fatto, ha ricordato il presidente del porto Luigi Merlo, «che 80 anni fa qui a Sestri veniva varato il Rex e costruito Ponte dei Mille per ospitarlo. Oggi ci apprestiamo a firmare l’intesa per il riassetto del cantiere e Ponte dei Mille ha una nuova banchina per poter accogliere le grandi navi». Una dichiarazione d’intenti per dire che a navalmeccanica e traffico passeggeri Genova non vuole rinunciare.

L’annuncio del primo approdo nel capoluogo ligure di Mariner of the Seas è stata anche l’occasione per annunciare la partnership di Rccl con Fondazione Telethon, che prevede una serie di iniziative a sostegno della ricerca della fondazione sulle malattie genetiche. Testimonial dell’iniziativa, presenti ieri a Genova, gli ori olimpici Valentina Vezzali, Jury Chechi e Antonio Rossi.

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