CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
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ivanapi
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CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
Genova - Sbarca il “camouflage”, anche in porto. Se Costa Concordia arriverà a Genova sarà indispensabile coprire il relitto durante le operazioni di smantellamento. Questa è la carta che il consorzio San Giorgio-Saipem si giocherà per portare nel “super bacino” del porto il relitto della nave naufragata al Giglio. Il dettaglio in più non è trascurabile, il camuffamento dello scafo era una delle condizioni perché la società assicuratrice (e Costa Crociere) prendessero in considerazione l’opzione ligure. A fianco del super bacino passano tutte le navi che entrano e escono dal porto: per i passeggeri in transito, il relitto della Concordia resta un’immagine dolorosa. Le due società che hanno presentato il progetto hanno spiegato che il relitto verrà coperto con una tensotruttura, «molto simile a quelle che vengono impiegate per la ristrutturazione di antichi palazzi in vie di particolare importanza storica e paesaggistica».La copertura verrà calata solo quando nel super bacino non resterà più nulla della nave naufragata al Giglio il 13 gennaio 2012.
LA DISPUTA
Intanto il pomo della Concordia sta ancora sott’acqua. Per sapere in quale porto sarà smantellata la nave da crociera a bordo della quale due anni fa persero la vita 32 passeggeri serve ancora guardare in basso. Qualunque sia la sua destinazione su un punto non si può sorvolare: serve un fondale di almeno 18,5 metri. Se non si arriva a quella misura serve un dragaggio. Anche su questo punto Genova gioca le sue carte: non esiste quella profondità, ma è più facile da raggiungere rispetto ad altre località italiane. Bastare dragare il fondale di un metro, contro i 4,5 che servono a Piombino, al momento il porto italiano favorito. Insieme a San Giorgio-Saipem, in corsa ci sono altri 12 soggetti. Mercoledì notte scadeva la data per presentare la domanda alla London Offshore Consultants (Loc) di Londra, che per opera conto di Costa. Tra fine di febbraio e inizio di marzo sarà individuato il porto che dove sarà demolito il relitto.
LE CARTE GENOVESI
Genova conta su una relativa vicinanza con l’isola del Giglio: circa 208 miglia. Complessivamente la Concordia potrebbe arrivare al super bacino in una settimana: serviranno da 3 a 5 rimorchiatori, che dovranno navigare a 3 nodi per quattro giorni. Altri tre giorni serviranno per le operazioni in partenza e arrivo. Operazioni delicate, che devono svolgersi tutte con un fondale di almeno 18 metri e mezzo. Il super bacino ha già una profondità di circa 17,5 metri. «La volontà è arrivare a una profondità di 19 metri, per garantire la massima sicurezza - spiega Luigi Merlo, presidente dell’Autorità portuale di Genova –. In quel punto siamo in presenza di materiali di riporto, un fatto che semplificherebbe il dragaggio». L’iter per ottenere le autorizzazioni necessarie è già allo studio della Regione Liguria, per un progetto seguito con attenzione dal governatore Claudio Burlando. A differenza di Piombino, Genova non ha bisogno di banchine nuove, e il lavoro di dragaggio sarebbe ridotto. San Giorgio, società genovese che già si occupa delle riparazioni della Costa, potrebbe contare sulle competenze di Titan-Micoperi, consorzio che è riuscito nell’impresa di rimettere il colosso Concordia in linea di galleggiamento. Saipem si dovrebbe occupare delle 6.000 tonnellate di rifiuti speciali. Che secondo le prime indiscrezioni (non ancora ufficialmente confermate) dovrebbero essere tutti smaltiti in siti appositi, fuori dalla Liguria. Il progetto genovese prevede che la Concordia venga “completamente smantellata” all’interno del super bacino. Fornirà circa 40 mila tonnellate di acciaio, quel che resta di una gigante che aveva un prezzo originario di 450 milioni di euro. «Questa commessa - dice il presidente del porto di Genova, Luigi Merlo - permetterebbe di aprirci a un mercato nuovo: le demolizioni. Puntando su operazioni particolarmente delicate, come appunto il caso della Concordia. Qui tutto è già pronto. In meno di un mese, con tutte le autorizzazioni, si draga il corridoio necessario per far transitare il relitto». La Concordia potrà lasciare il Giglio non prima del 25 giugno. Più probabile che possa prendere il largo nella prima finestra di bel tempo successiva al 4 luglio. Verso quale destinazione si saprà ormai tra poco.
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LA DISPUTA
Intanto il pomo della Concordia sta ancora sott’acqua. Per sapere in quale porto sarà smantellata la nave da crociera a bordo della quale due anni fa persero la vita 32 passeggeri serve ancora guardare in basso. Qualunque sia la sua destinazione su un punto non si può sorvolare: serve un fondale di almeno 18,5 metri. Se non si arriva a quella misura serve un dragaggio. Anche su questo punto Genova gioca le sue carte: non esiste quella profondità, ma è più facile da raggiungere rispetto ad altre località italiane. Bastare dragare il fondale di un metro, contro i 4,5 che servono a Piombino, al momento il porto italiano favorito. Insieme a San Giorgio-Saipem, in corsa ci sono altri 12 soggetti. Mercoledì notte scadeva la data per presentare la domanda alla London Offshore Consultants (Loc) di Londra, che per opera conto di Costa. Tra fine di febbraio e inizio di marzo sarà individuato il porto che dove sarà demolito il relitto.
LE CARTE GENOVESI
Genova conta su una relativa vicinanza con l’isola del Giglio: circa 208 miglia. Complessivamente la Concordia potrebbe arrivare al super bacino in una settimana: serviranno da 3 a 5 rimorchiatori, che dovranno navigare a 3 nodi per quattro giorni. Altri tre giorni serviranno per le operazioni in partenza e arrivo. Operazioni delicate, che devono svolgersi tutte con un fondale di almeno 18 metri e mezzo. Il super bacino ha già una profondità di circa 17,5 metri. «La volontà è arrivare a una profondità di 19 metri, per garantire la massima sicurezza - spiega Luigi Merlo, presidente dell’Autorità portuale di Genova –. In quel punto siamo in presenza di materiali di riporto, un fatto che semplificherebbe il dragaggio». L’iter per ottenere le autorizzazioni necessarie è già allo studio della Regione Liguria, per un progetto seguito con attenzione dal governatore Claudio Burlando. A differenza di Piombino, Genova non ha bisogno di banchine nuove, e il lavoro di dragaggio sarebbe ridotto. San Giorgio, società genovese che già si occupa delle riparazioni della Costa, potrebbe contare sulle competenze di Titan-Micoperi, consorzio che è riuscito nell’impresa di rimettere il colosso Concordia in linea di galleggiamento. Saipem si dovrebbe occupare delle 6.000 tonnellate di rifiuti speciali. Che secondo le prime indiscrezioni (non ancora ufficialmente confermate) dovrebbero essere tutti smaltiti in siti appositi, fuori dalla Liguria. Il progetto genovese prevede che la Concordia venga “completamente smantellata” all’interno del super bacino. Fornirà circa 40 mila tonnellate di acciaio, quel che resta di una gigante che aveva un prezzo originario di 450 milioni di euro. «Questa commessa - dice il presidente del porto di Genova, Luigi Merlo - permetterebbe di aprirci a un mercato nuovo: le demolizioni. Puntando su operazioni particolarmente delicate, come appunto il caso della Concordia. Qui tutto è già pronto. In meno di un mese, con tutte le autorizzazioni, si draga il corridoio necessario per far transitare il relitto». La Concordia potrà lasciare il Giglio non prima del 25 giugno. Più probabile che possa prendere il largo nella prima finestra di bel tempo successiva al 4 luglio. Verso quale destinazione si saprà ormai tra poco.
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ivanapi- Press Reporter
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Località : civitanova marche
Re: CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
Non voglio risottolinearlo, ma, in questo momento, mi sembra la struttura più idonea ...
masca1973- Moderatore
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Re: CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
Anche io logicamente tifo Genova e spero fortemente che la Liguria non si lasci scappare tale
opportunità.
Ciao
opportunità.
Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Data d'iscrizione : 30.10.08
Località : civitanova marche
Re: CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
Meglio costruire navi nuove, in ogni modo sempre meglio di nulla!
FORZA ZENA!
FORZA ZENA!
Re: CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
In realtà solo Civitavecchia ha i fondali necessari per ospitare la Concordia e dovrebbe essere anche abbastanza in grado di fare la demolizione. Ma sarebbe come mettere una statua a piazza S. Pietro o al Colosseo con milioni di turisti che per almeno due anni vedrebbero pian piano sparire. Quanto la puoi coprire?
A Genova ci sono alcuni lavori da fare ma non troppo costosi. Ma bisognerebbe porla lontano dall'entrata al porto passeggeri dove la concorreza MSC approda più volte la settimana. Anche in questo caso quanto la puoi coprire. Secondo me sarebbe un autogol di Costa.
Piombino non ha il fondale e non avrà la banchina pronta in tempo.
La Spezia, che in passato era il centro navale demolizioni, non ha i fondali a meno che non voglia usare l'approdo crociere, ma non penso che voglia ridare a Livorno questo business.
Livorno non ha gli spazi come neanche Messina.
Per concludere. Se si fa una scelta raggionata, Civitavecchia. Se si fa una scelta regionale, Genova. Se si fa una scelta di distanza Piombino. Se si fa una scelta economica, Ailan in Turchia.
A Genova ci sono alcuni lavori da fare ma non troppo costosi. Ma bisognerebbe porla lontano dall'entrata al porto passeggeri dove la concorreza MSC approda più volte la settimana. Anche in questo caso quanto la puoi coprire. Secondo me sarebbe un autogol di Costa.
Piombino non ha il fondale e non avrà la banchina pronta in tempo.
La Spezia, che in passato era il centro navale demolizioni, non ha i fondali a meno che non voglia usare l'approdo crociere, ma non penso che voglia ridare a Livorno questo business.
Livorno non ha gli spazi come neanche Messina.
Per concludere. Se si fa una scelta raggionata, Civitavecchia. Se si fa una scelta regionale, Genova. Se si fa una scelta di distanza Piombino. Se si fa una scelta economica, Ailan in Turchia.
Sonia75- Terzo Ufficiale
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Data d'iscrizione : 04.10.13
Re: CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
Non so se vincerà la soluzione politica, economica o migliore, ma temo il risultato di una demolizione fatta in Italia dove si sotterra e si brucia di tutto a discapito della salute dei cittadini.
Alex83- Terzo Ufficiale
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Re: CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
Personalmente penso che andrà in Turchia.
Sandro60- Sotto Ufficiale
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Data d'iscrizione : 22.10.13
Re: CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
A questo punto credo che vedremo il relitto di
COSTA CONCORDIA, fare bella mostra di se,
al Giglio per altri mesi. Non credo che verrà
spostata a giugno. Mi pare ovvio.
COSTA CONCORDIA, fare bella mostra di se,
al Giglio per altri mesi. Non credo che verrà
spostata a giugno. Mi pare ovvio.
Re: CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
Dove hanno deciso di collocare la Concordia a Genova è un angolo del porto che si scorge appena quando passi con i traghetti o le navi da crociera ... Mi sembra la soluzione più opportuna ...
masca1973- Moderatore
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Re: CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
L'importante che sia fatta come si deve con smaltimento accurato e non all'italiana.
Sonia75- Terzo Ufficiale
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Data d'iscrizione : 04.10.13
Re: CONCORDIA:SE SMANTELLATA A GENOVA VERRA' COPERTA
Benissimo. Spero che non si cambi idea all'ultimo momento!
Intato COSTA e sempre meno italiana, è rimasta solo la bandiera.
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"Carnival Corporation & plc (NYSE/LSE: CCL; NYSE: CUK) ha annunciato oggi di aver nominato
Howard Frank Presidente di Costa Crociere S.p.A, il più grande gruppo turistico italiano e principale
compagnia croceristica in Europa, Asia e Sud America".
Sono stato davvero fortunato di aver potuto navigare con la "C" italianissima!
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Intato COSTA e sempre meno italiana, è rimasta solo la bandiera.
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Howard Frank Presidente di Costa Crociere S.p.A, il più grande gruppo turistico italiano e principale
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