CROCIERE:LIVORNO RICORRE CONTRO LA SPEZIA

Livorno - Lo scalo labronico si muove contro il terminal crociere della Spezia. La società Porto 2000, che gestisce il terminal passeggeri dello scalo labronico, ha preparato un ricorso da depositare al Tar Liguria contro l’ordinanza con cui il presidente dell’Autorità portuale spezzina, Lorenzo Forcieri, aveva assegnato metà del terminal Speter, destinato alle merci, all’attività croceristica. Il ricorso è stato inviato per posta all’Autorità portuale della Spezia e appena questa riceverà la notifica sarà depositato presso il tribunale amministrativo a Genova.

È l’ultimo atto di una querelle cominciata lo scorso settembre e che ha visto scendere in campo le due società che gestiscono le crociere a Livorno e a Genova. Allora sia Porto 2000 sia Stazioni Marittime chiesero di poter accedere agli atti dell’Autorità portuale spezzina. Dall’analisi dei documenti è scaturito questo ricorso da parte della società livornese. I genovesi di Stazioni Marittime, invece, per il momento non si sono mossi sul piano giudiziario. Gli avvocati della Porto 2000 si sono concentrati sull’incompetenza del presidente Forcieri a deliberare su un tema di pertinenza del Comitato portuale, sull’illegittimità di una concessione promiscua per merci e passeggeri e sull’obbligo di indire una gara pubblica per l’assegnazione dei servizi ai passeggeri. Inoltre i legali devono ancora finire di vedere tutti gli atti, per cui si riservano in futuro di impugnarne altri.

«Il primo aspetto – spiega Paolo Bassano, che ha firmato il ricorso – è l’incompetenza del presidente dell’Autorità portuale sulla questione. Al limite doveva essere il Comitato portuale a decidere». L’ordinanza di Forcieri ha consentito di attrezzare una banchina al molo Garibaldi che era in concessione alla società Speter per attività di movimentazione di merci varie. Secondo l’Autorità portuale, il fondale di soli 10 metri non consentirebbe al terminalista di svolgere con le sole merci un’attività sufficientemente redditizia. E qui entra in campo il secondo rilievo. «La legge – avverte Bassano - non consente a chi ha una concessione per movimentare merci di accogliere anche passeggeri. La prima versione della legge 84 del 1994 dava al concessionario questa possibilità, che però una modifica successiva ha soppresso». Il punto principale su cui fa leva il ricorso è l’assegnazione calata dall’alto di un servizio che se messo sul mercato avrebbe potuto interessare anche altri. «I servizi generali ai passeggeri – spiega il legale - non possono essere assegnati dal presidente. C’è l’obbligo di indire una gara pubblica».

Nel mirino c’è anche la società Discover La Spezia, autorizzata a operare nel nuovo terminal crociere. Ma l’autorizzazione, secondo Porto 2000, non avrebbe potuto essere data nella forma in cui è stata data.

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Siamo alle solite, ovvero un paese che si fa guerra da solo e rallenta la sua crescita.

Sonia in poche parole hai centrato il punto.

Guerra tra poveri.

Amici,

Credevo di essere il solito "mugugnone".
Magra, magrissima consolazione se penso di non essere solo.
Che tristezza!

Sonia penso anch'io che tu abbia centrato il problema: le regole, sia chiaro debbono esserci, ma fatte in questa maniera sono contraddittorie e spesso creano conflittualità fra i poteri. Ma ci rendiamo conto che in un porto ci sono almeno 4 autorità diverse a comandare? È questo che rallenta la crescita, altro che i costi della politica!

Bisognerebbe mettere il popolo onesto a comandare!
Altro che LAUREATI!!!!
Ci stanno distruggendo la nostra ITALIA.
Ciao

Troppe autorità nello stesso porto, troppo porti a poca distanza che fanno la stessa cosa.
Bisogna semplificare e diversificare.

Il governo vuole metterci le mani. Naturalmente in peggio.

Ti correggo: il governo dovrebbe metterci le mani, ma non lo fa ... Tutti hanno paura di perdere voti!