Salpa l'ultima nave da crociera

Salpa l'ultima nave da crociera
Il cantiere di Saint-Nazaire non ha altre commesse simili

di Massimo Galli


Per gli storici cantieri navali francesi di Saint-Nazaire è l'ultima grande commessa, poi l'avvenire sarà sempre più buio. È stata completata Msc Preziosa, la nuova creatura voluta da Msc, che oggi prenderà il mare per la prima volta in vista di tre giorni di prova.

Nel marzo prossimo è prevista la crociera inaugurale che partirà da Genova.

Un vero gigante: la nave è lunga 333 metri e larga 38, con un'altezza di 67 metri. Le cabine sono 1.750 e a bordo potranno essere ospitati 4.345 passeggeri. Msc Preziosa sarà in grado di raggiungere una velocità di 23 nodi. A bordo quattro piscine, 12 jacuzzi, una discoteca, una sala per spettacoli descritta come degna di un piccolo ma vero teatro. La compagnia di crociere ha investito circa 550 milioni di euro per quello che viene considerato un gioiello della navigazione.

Fin qui una storia a lieto fine, considerato che il progetto rischiò di naufragare. La nave era stata ordinata da uno dei figli di Gheddafi, ma tutto si arenò con la caduta del regime libico e la primavera araba. Il gigante dei mari era al 40% della realizzazione e a salvarlo fu proprio Msc.

Ad avere perso il sorriso, invece, sono i cantieri di Saint-Nazaire, che vedono ormai il portafoglio ordini prosciugarsi. Le grandi compagnie di crociere, che hanno acquistato navi sempre più grandi negli ultimi anni, adesso sono costrette a fermare gli investimenti. Nei cantieri, che si trovano sulla costa della Loira atlantica, lavorano 4 mila persone, di cui metà in subappalto. Già ora il 50% del personale francese di Stx, la società coreana che possiede i cantieri, lavora a tempo ridotto. Le uniche opere da completare sono l'Europa 2, una nave più piccola della Msc Preziosa, e due portaelicotteri russe. Poi il vuoto.

Quest'anno il bilancio di Saint-Nazaire dovrebbe chiudersi in una situazione di equilibrio, ma nel 2013 non sarà probabilmente così. La preoccupazione tra le maestranze è palpabile. C'è chi propone la nazionalizzazione per salvare i cantieri. Lo stato francese detiene già il 33% del capitale attraverso il Fondo strategico di investimento. L'attuale azionista di maggioranza, Stx, aveva rilevato la struttura soltanto quattro anni fa e ora sembra poco attivo in un ipotetico tentativo di rilancio.

Per uscire dalle secche i vertici stanno pianificando una diversificazione dell'attività: oltre alle navi da crociera, anche petroliere, imbarcazioni speciali per l'installazione di pale eoliche e altro ancora. Qui, però, bisogna partire praticamente da zero e la concorrenza non è più soltanto europea ma anche asiatica, in un'area dove i costi sono notevolmente inferiori.

Un'altra difficoltà segnalata dalle organizzazioni sindacali riguarda l'accesso ai finanziamenti. Un ostacolo che permette a volte ai rivali di aggiudicarsi contratti per importi simili. Occorre migliorare i progetti finanziari e soprattutto le garanzie accordate. Intanto i dirigenti di Saint-Nazaire non si arrendono e continuano a girare il mondo (dalla Norvegia agli Stati Uniti) in cerca di armatori pronti a investire.

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Ivana,

Quanto scritto da DANILO TAINO sul Corriere della Sera, di cui ho riportato
alcune righe in BLOG AMARCORD. Il giornalista afferma che gli operai della
STX FRANCE, coloro che stavano costruendo MSC PREZIOSA, hanno rallentato
il lavoro per non essere licenziati con largo anticipo. Ho letto che FINCANTIERI
intende investire parecchi miliardi per divenire il cantiere più importante d'Europa,
ma il momento non mi pare propizio. Spero di topaie! Naturalmente
parlo di navi da crociera. Inutile nascondersi dietro un dito, il "boom" è giunto
al termine. Non s poteva certo continuare in questo modo "frenetico".
Lo so, sono il solito mugugnoso, ma la verità è una sola, indipendentemente
da quanto scrivono i "media" lautamente sponsorizzati!

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Ciao.

Era difficile pensare che avrebbero continuato a costruire navi ad un ritmo "frenetico" ...

Ovvio, ma speravo in modo romantico e sempre più utopico, nel varo di navi più piccole.
Evidentemente non sarà così, navi di lusso a parte. Peccato!