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Escursione a: GUADALUPA (Antille)

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Messaggio  ivanapi Dom 13 Feb 2011, 18:15


Guadalupa

La Guadalupa (in francese Guadeloupe) è un'isola delle Antille che, con le sue piccole vicine, costituisce un Dipartimento francese d'Oltremare dal 1946 e una Regione francese d'Oltremare dal 1983.

A nord il Passaggio di Guadalupa divide il dipartimento da Montserrat, territorio del Regno Unito, a ovest si affaccia al Mar dei Caraibi, a sud si trova l'isola di Dominica e ad est si estende l'Oceano Atlantico.

Il dipartimento è costituito dall'isola di Guadalupa (1434 km2, 384.264 ab.), l'Isola di Marie-Galante (158 km2), le Iles de Saintes (13 km2), la Désirade (23 km2).

Fino al 15 luglio 2007, facevano parte della Guadalupa anche le isole Saint-Barthélemy (21 km2) e la parte settentrionale di Saint-Martin (54 km2), la cui parte meridionale fa parte invece delle Antille Olandesi. Una legge francese del 21 febbraio 2007 ha infatti accordato a questi due territori lo status di collettività d'oltremare ridenominandoli: Collettività di Saint-Barthélemy e Collettività di Saint-Martin.

Guadalupa è l'isola più grande delle Piccole Antille, formata da due isole separate da uno stretto canale. L'isola occidentale, Basse-Terre (850 km2), è la più montuosa e ha una particolare forma ovale leggermente allungata.

Si tratta dell'isola più selvaggia, piuttosto umida e nebbiosa, eccezion fatta per la costa sud-occidentale. Questo è il regno incontrastato della foresta tropicale, una volta impenetrabile, e delle vaste piantagioni di banani. Basse-Terre è un ammasso vulcanico dominato dal monte Soufrière (1476 m), la cui vetta corrisponde alla massima elevazione del dipartimento. Lungo le pendici del monte, nella foresta, compaiono una miriade di cascate.

L'isola orientale, Grande-Terre (585 km2), è pianeggiante, formata da plateau calcarei carsici. Quest'isola, a differenza di Basse-Terre, presenta assenza di rilievi (se si escludono i Grands-Fonds), mancanza quasi totale di corsi d'acqua (solo qualche palude nella zona occidentale) e ovunque coltivazioni di canna da zucchero dove una volta si trovava la savana. Lungo la costa meridionale si susseguono le spiagge di sabbia fino al promontorio roccioso di Pont des Châteaux.

Il La temperatura oscilla tra i 18 °C e i 33 °C, con una media annua di 25 °C. Comunque non fa mai troppo caldo perché i venti rinfrescano costantemente l'aria. La stagione secca, più soleggiata, va da dicembre a maggio. I cicloni di fine estate provocano spesso gravi danni a causa della loro violenza. I mesi più piovosi sono settembre, ottobre e novembre, ma i temporali tropicali sono abbastanza brevi: il cielo si riempie all'improvviso di nuvole nere, si alza il vento e la pioggia comincia a scrosciare, ma tutto dura pochi minuti. Le precipitazioni annue sono di circa 2000 mm nell'isola di Grande-Terre e di 3000 mm nell'isola di Basse-Terre.

La vegetazione antillana è molto varia e spettacolare: grazie al clima le piante rimangono verdi durante tutto il corso dell'anno e la fioritura è praticamente continua, soprattutto nella vulcanica Basse-Terre. Oltre all'albero del pane, alle acacie e ai cactus, sono presenti numerose altre specie che producono mango, papaya, guava, cacao, tamarindo, ecc. Tra i fiori più diffusi vi sono le orchidee, le buganvillee e gli ibischi, che potrebbero essere considerati il simbolo dell'isola. Sulle montagne di Basse-Terre si trovano bambù gigante, alberi di mogano, felci arboree, orchidee epifite selvagge ed un incredibile groviglio di liane. Su Grande-Terre vi sono diverse paludi e la costa è orlata di mangrovie.

Ricchissima è la fauna marina, con pesci e crostacei dai colori straordinari, oltre ovviamente ai coralli. La fauna terrestre è rappresentata da moltissimi tipi di lucertole, da procioni, manguste, aguti e diverse specie di uccelli.

Condivide il fuso orario di New York e Montreal, ovvero GMT-5 in inverno e GMT-6 in estate.

I gruppi etnici principali sono mulatti e neri (72%), asiatici (soprattutto indiani) (14%) e bianchi (7%). La popolazione, che vive per il 90% sull'isola principale, è un'eredità diretta per periodo coloniale. I bianchi sono i discendenti dei coloni europei e sono chiamati blancs-matignon e vivono in gran parte nella zona collinare di Grands-Fonds. Métros sono chiamati i francesi metropolitani, che occupano in maggioranza i posti di funzionario. Oltre al francese, lingua ufficiale, si parla il patois, un dialetto creolo-francese. La maggioranza degli abitanti è di religione cattolica. Città principali sono il capoluogo Basse-Terre e Pointe-à-Pitre.

La principale fonte di guadagno per Guadalupa è il turismo, con visitatori provenienti dagli Stati Uniti, Canada e Francia, ma in misura crescente anche da altri paesi dell'Europa occidentale. Il settore più tradizionale è quello agricolo e la coltura principe è quella della canna da zucchero, nonostante il continuo calo produttivo: agli inizi degli anni settanta questa coltura occupava il 46% della superficie coltivata, mentre a metà degli anni ottanta la percentuale era calata al 35% con una produzione di 42 mila tonnellate annue. Questa recessione ha colpito soprattutto gli stabilimenti più piccoli, molto meno le grandi e potenti società francesi, che possiedono le infrastrutture necessarie alla trasformazione della canna da zucchero e all'esportazione della maggior parte dei prodotti. Notevole importanza riveste pure la piantagione delle banane, che occupano circa 12 mila salariati, divenute il simbolo della nuova agricoltura del dipartimento e che si trovano principalmente a Basse-Terre. Anche queste sono coltivate in maggioranza, circa per i 2/3, dalle grandi compagnie. Canne da zucchero e banane costituiscono circa l'80% delle esportazioni. Le importazioni riguardano generi alimentari, macchinari e tessuti. La pesca è un'altra importante risorsa economica.

La cima del monte Soufrière (1467 metri), Guadalupa

L'isola fu scoperta all'inizio di novembre del 1493 da Cristoforo Colombo, dopo una lunga traversata dell'Oceano Atlantico al termine della quale scoprì La Désirade, Marie-Galante e infine Kerikera, cui diede il nome di Guadalupa, dal nome di Santa Maria de Guadalupe, nella regione spagnola dell'Estremadura.

Sull'isola abitavano i Caribi, appartenenti al gruppo amerindo dell'America Meridionale, i quali avevano cacciato la popolazione originaria degli Arawak. Gli spagnoli non si interessarono però dell'arcipelago. Agli inizi del XVII secolo Belain de Esnambuc convinse Armand-Jean du Plessis de Richelieu dell'importanza di creare, sulla falsariga della Compagnia delle Indie Occidentali olandese, una società che sfruttasse le ricchezze di queste isole. Mentre egli si installava nella Martinica, nel 1635 il suo luogotenente de l'Olive e Duplessis d'Ossonville annessero Guadalupa e le isole vicine per ordine della privata "Compagnie des Iles d'Amerique": il 28 giugno del 1635 Guadalupa venne quindi occupata dai francesi e divenne una colonia.

I primi coloni ebbero gravissime difficoltà per la fame e la guerra contro i Caribi, finché la Compagnia decise di porre in vendita l'arcipelago, di cui divenne proprietario Charles Houël (1650). Fu solamente nel 1674 che Guadalupa divenne una colonia della Corona francese, dipendendo amministrativamente dalla Martinica, un fatto che frenò in parte lo sviluppo e fu alla base della rivalità tra le due isole. Le numerose invasioni inglesi, soprattutto durante la guerra dei sette anni (1756-1763), e la presenza di pirati, che infestavano quei mari, non impedirono la crescita economica, favorita dall'indiscriminato sfruttamento degli schiavi neri rapiti in Africa, richiesti per le molte piantagioni di canna da zucchero e per le nuove piantagioni di cacao.
Dopo un periodo di occupazione inglese ed una promessa cessione alla Svezia (Fondo della Guadalupa), le isole tornarono definitivamente in mano francese solo nel 1816. In quella data la tratta e il lavoro degli schiavi (che era stato autorizzato da Napoleone) furono proibiti dal parlamento francese su iniziativa di Victor Schoelcher e gli ex schiavi divennero cittadini francesi. Nel 1871 Guadalupa venne rappresentata per la prima volta nel parlamento francese con un proprio deputato. Tra la fine del secolo e gli inizi del Novecento anche l'isola ebbe le sue prime organizzazioni di lavoratori ed ebbe i due primi deputati socialisti: L. e A. Boisneuf. L'arcipelago non rimase estraneo alle due guerre mondiali, che fecero numerose vittime. Guadalupa divenne un dipartimento francese.
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