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Messaggio  ivanapi Gio 13 Gen 2011, 15:10

Anche Msc Crociere punta su Trieste
Msc Crociere chiede di entrare a far parte di Trieste terminal passeggeri, la società che gestirà il futuro delle “navi bianche” alla Stazione marittima. Unicredit e Costa, intanto, dopo l’aggiudicazione della gara per l’acquisizione del 60% di Ttp, rimandano inspiegabilmente la firma del contratto e il versamento dei 4,2 milioni di euro
di Riccardo Coretti
TRIESTE. Msc Crociere chiede di entrare a far parte di Trieste terminal passeggeri, la società che gestirà il futuro delle “navi bianche” alla Stazione marittima. Unicredit e Costa, intanto, dopo l’aggiudicazione della gara per l’acquisizione del 60% di Ttp, rimandano inspiegabilmente la firma del contratto e il versamento dei 4,2 milioni di euro.

La notizia era nell’aria per due sostanziali motivi: il primo relativo ai contatti che Authority triestina e vertici di Ttp hanno continuato e tenere stretti con tutti gli armatori, il secondo per la legge di mercato che vuole i due colossi delle crociere - Costa e Msc - rincorrersi per rotte e porti di toccata. L’interesse di Msc è un segnale, già intravisto nei mesi scorsi, di una potenziale concorrenza che potrebbe rilanciare in maniera decisa le presenze delle grandi navi a Trieste, con tutto ciò che ne deriverebbe per il mercato turistico cittadino.

È stato lo stesso Pierfrancesco Vago, ceo di Msc Crociere con sede a Ginevra, a manifestare l’interesse per il Porto di Trieste e in particolare la volontà di entrare a far parte di Ttp. Sul come e sul quando, allo stato attuale, non si possono fare previsioni, essendo di fatto bloccata l’attività dell’Authority in attesa della nomina del nuovo presidente. Difficile saperne di più anche dalla stessa Msc, che preferisce tenere il classico “basso profilo” sull’o perazione. Nessun commento neanche da parte di Costa Crociere che, nonostante la “delega” alla comunicazione data a Unicredit per ciò che riguarda i movimenti di Ttp, risulterebbe coinvolta nel suo core business dall’entrata del concorrente Msc. Intanto la nuova compagine societaria con Costa Crociere, Assicurazioni Generali, la triestina Giuliana bunkeraggi e la Reguardia costruzioni, della quale è capofila Unicredit corporate banking, non ha ancora firmato il contratto dopo aver vinto la gara per il 60% di Ttp.


«I velocissimi privati fanno trascorrere il tempo - ironizza il presidente dell’Autorità portuale, Claudio Boniciolli - e nel frattempo queste lentezze ci impediscono di rispondere ad altre richieste come quella di Msc». Nessuno lo ammette apertamente, ma dietro questi difficilmente comprensibili rinvii potrebbe esserci un calcolo ben preciso: l’attesa per le nomine dei nuovi vertici dell’Autorità portuale. I ritardi per la richiesta di firma del contratto e la conseguente nomina di presidente e nuovo consiglio di amministrazione di Trieste terminal passeggeri consentirebbero di rendere graditi i nomi a tutti nuovi arrivati.

Ttp, anche socio di maggioranza di Trieste yacht service, una srl per lo sviluppo di traffico, assistenza e logistica per megayacht, gestirà il Terminal sul Molo Bersaglieri compreso il Magazzino 42, oggi in fase di ristrutturazione, il Terminal passeggeri sul Molo IV, il Terminal traghetti dell’ormeggio 57 alla radice del Molo VII (dove sono state realizzate altre due Stazioni marittime) e l’o rmeggio 22 in Porto Vecchio. La società ha inoltre in concessione parte delle Rive e la gestione dei parcheggi. Alla gara tenutasi ai primi di novembre, la base d’asta per il 60% delle azioni della società nata nell’aprile del 2007 con un capitale sociale di 750mila euro, era stata fissata in 3milioni e 900mila euro. L’o fferta della cordata guidata da Unicredit era arrivata a 4,2 milioni di euro.

La concessione per Ttp da parte dell’Authority triestina è di 25 anni ma, essendo iniziata già dal primo gennaio 2008, scadrà il 31 dicembre 2032. A regime il canone demaniale annuale da versare all’A uthority sarà di un milione e 200 mila euro sui valori del 2008. Il 40% delle quote rimane comunque in mano all’Authority che dovrebbe esprimere una delle tre cariche tra presidente, amministratore delegato e direttore.
Da Il Piccolo
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