Partenze estive: numeri ancora negativi ma in miglioramento

Gfk ha presentato in anteprima a NoFrills l'analisi 2013: -9% tra maggio e ottobre. E aumenta il sottodata

Dati ancora negativi, ma in miglioramento. E’ questa la fotografia fatta dal Gfk Travel Insights e presentati in anteprima a NoFrills. L’analisi è stata condotta sulle vendite di pacchetti in agenzia tradizionale ed è aggiornata alle prenotazioni di agosto. E mostrano un miglioramento rispetto all’estate 2012. L’anno scorso aveva visto un calo del 14% sia in termini di passeggeri che di fatturato. “I dati aggiornati ad agosto 2013, invece, pur essendo ancora negativi, mostrano un calo del 9% con un prezzo medio rimasto stabile – ha spiegato Daniela Mastropasqua, account manager Gfk Italy -. Il trend negativo delle partenze estive è stato influenzato dalle cancellazioni per i viaggi con destinazione Egitto”. Nella top 5 dei prodotti maggiormente venduti infatti vince la settimana di vacanza in Italia, seguita dalle crociere in Mediterraneo e dalla Spagna, sempre di durata di una settimana, dagli short break in Italia e solo al quinto posto dall’Egitto, che invece l’anno scorso occupava il terzo.
La scelta è stata influenzata anche dagli andamenti dei prezzi: sono calati quelli dell’Italia, -2%, e Spagna, -1% (Egitto stabile, 0,3%). “Sono aumentati invece quelli di Grecia, 4%, Usa, 3%, Uk, 16%, Croazia, 7%”. Ed aumenta anche il sottodata, il 69% ha prenotato nei quattro mesi precedenti alla partenza, contro il 65% dell’anno scorso.
Segno che il cliente cerca lo sconto, ma non necessariamente. La manager di Gfk ha infatti voluto tracciare un parallelo del turismo con le vendite di beni di consumo di altro tipo, anche perchè “dobbiamo imparare ad allargare le vedute e considerare competitor non solo gli altri brand ma anche i beni di altro tipo, perchè in tempi di crisi il cliente magari sceglie se rinunciare alla televisione nuova o alla vacanza”. E l’analisi di Gfk mostra un cliente (in generale) erudito e attento alle scelte di consumo ma al tempo stesso gioca ancora un ruolo fondamentale la parte emotiva, “e quindi il brand. Solo che la percezione del marchio è debole nel turismo”. m.t.

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