PORTO DI MARSIGLIA RINASCE GRAZIE ALLE CROCIERE

Rinascita dello scalo
con i passeggeri

Dopo almeno cinque anni difficili - gli scioperi contro la riforma portuale voluta da Nicholas Sarkozy, le difficoltà finanziarie del colosso Cma Cgm, la disputa europea sugli aiuti di Stato alla “Tirrenia francese”, la compagnia Sncm, non ancora conclusa - Marsiglia sta tornando a macinare traffici e pianificare il suo futuro, per riconquistare il titolo di porto più importante del Mediterraneo. Nel settore delle merci, ma soprattutto in quello dei passeggeri.

Nel 2012, il primo anno in cui è stata applicata per tutto l’arco dei 12 mesi la riforma portuale (con il trasferimento dei dipendenti pubblici del porto alle società private di gestione dei terminal) e sono entrati a regime i due nuovi terminal nell’area di Fos 2XL, il traffico dei container è cresciuto del 16% superando la soglia del milione di teu (l’ultima volta era successo nel 2007) mentre i passeggeri di traghetti e crociere sono stati del 2,4 milioni.

«Noi - spiega Georges Oberlé, business development manager dell’Autorità portuale di Marsiglia - abbiamo la necessità di estendere il nostro raggio di azione verso Nord, per togliere traffici agli scali del North Range». Per fare questo esiste ad esempio la rete Medlink, un sistema di canali che supera Lione e che si spinge fino in Borgogna.

Sicuramente i progetti più ambiziosi lo scalo li conserva sul fronte dei passeggeri. In particolare, il Marseille Provence Cruise Terminal - società gestita da Msc e Costa Crociere, cioè i due maggiori attori nel settore crociere a Genova e Liguria - sorge esattamente davanti alla zona delle riparazioni navali. Proprio questa è la carta che Marsiglia intende giocarsi per il futuro, la più qualificante: il Chantier Navale de Marseille (controllato dai cantieri Mariotti e San Giorgio del Porto, in pratica le due aziende su cui si basa l’attività delle riparazioni a Genova) si prepara in cordata con Stx France a gestire il nuovo bacino lungo 465 metri: il più grosso del Mediterraneo. La struttura era nata negli anni Settanta per ospitare le riparazioni sulle mega-petroliere da mezzo milione di tonnellate di portata lorda, finite rapidamente in disarmo con la riapertura del Canale di Suez. La struttura divenne obsoleta, tropo grande per le navi in circolazione, ma recentemente è tornata ad attirare gli interessi degli investitori grazie al ritorno delle mega-navi. Sia da crociera, sia portacontainer. In particolare, Marsiglia punta a intercettare le riparazioni delle navi Royal Caribbean di classe Oasis, due (“Oasis” appunto e “Allure”) già esistenti, una in costruzione presso i cantieri Stx France, in società con Mariotti e San Giorgio per la futura gestione del maxi-bacino, operativo dal 2016. Considerato che l’itinerario della “Oasis of the Seas” dal 2014 toccherà sicuramente Barcellona e Napoli, è ipotizzabile che Marsiglia punti a intercettare il traffico della compagnia americana, che in questi anni sta riducendo le toccate nel Mediterraneo.

Oltre a questo, la città da quest’anno ha un porto dedicato alle crociere di lusso, vicino al Porto Vecchio.

«La previsione per il 2013 - dice Sacha Rougier, anche lei business developement manager dell’Authority - è di 1,1 milioni di passeggeri, di cui 351 utilizzeranno lo scalo come punto di partenza, mentre 794 mila saranno transiti Per quanto riguarda i traghetti, va ricordato che Marsiglia è la porta del Nord Africa: la crisi del Maghreb si sente «sì e no» dice Oberlé, ma intanto si stanno studiando nuove linee. Anche in questo caso, tra le compagnie con cui si stanno portando avanti dei ragionamenti, c’è un’altra genovese: la Gnv.

ALBERTO QUARATI


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Vi posso dire che Marsiglia davvero stanno facendo le cose in grande!

Non solo Marsiglia. Entro breve anche Nizza inizierà
la costruzione di un moderno porto per navi da crociera.