CROCIERE:CRESCITA PER IL NORD AMERICA
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CROCIERE:CRESCITA PER IL NORD AMERICA
Il Nord America avrà una capacità di passeggeri destinata a crescere del 18 per cento sino al 2020, ad un tasso medio annuo di circa il 2,6 per cento dall'inizio del 2013 sino al 2020, secondo il 2013 Cruise Industry News Annual Report.
Dopo un aumento di modesta capacità di solo lo 0,6 per cento in questo anno,il 2014 vedrà un aumento del 2,7 per cento, nel 2015 al 4,9, seguita da 3,9 per cento nel 2016, 3,8 per cento nel 2017, 1,4 per cento nel 2018 e 1,0 per cento nel 2019.
Nel corso del precedente periodo di otto anni, dal 2005 al 2012, la capacità è aumentata del 22 per cento, e il ritmo di crescita per il futuro è in probabile incremento, sulla base delle dichiarazioni di Carnival Corporation per la costruzione di due o tre navi all'anno, aggiungendo così un aumento di capacità . A questo punto, però Carnival non ha navi in ordine oltre il 2016.
Royal Caribbean ha una nave di classe Oasis in ordine e consegna per il 2016 e un'opzione per il 2018. Altre navi di classe Sunshine sono in aggiunta ai due ordini attuali.
Il saldo della crescita è guidata da Norwegian Cruise Line, con le nuove navi in consegna quest'anno, oltre alle previste per il 2014 e 2015, e un'opzione per il 2017.
Carnival, Royal e Ncl hanno quasi il 90 per cento del settore crociere in Nord America.
In America del Nord i marchi Carnival sono destinati a crescere la loro capacità di passeggeri per un totale di 8,5 per cento entro il 2020, Royal Caribbean, il 19,8 per cento, e Ncl il 58 per cento.
Pensionamenti di vecchie navi sono improbabili per attenuare il ritmo di crescita ,essendo che le compagnie di crociera hanno investito in modo significativo a rivitalizzare le navi più vecchie. Trasferimenti alle marche sorelle europee sono altrettanto improbabili dati i propri programmi di costruzione di queste società e della crisi economica in quasi tutta Europa.
Il fattore di oscillazione potrebbe essere l'Asia, se la domanda prende. Australia e Sud America hanno raggiunto punti di maturazione.
Quest'anno, nel Nord America le navi da crociera saranno in grado di trasportare 12,3 milioni di passeggeri (in camera doppia) a fronte di una previsione CLIA di 11,8 milioni di americani attesi in crociera quest'anno, rispetto a 11,7 milioni dello scorso anno.
Entro il 2020, le crociere in North American sarano in grado di trasportare 14,4 milioni di passeggeri, secondo le stime Cruise Industry ', sulla base di ordini di navi attuali.
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Dopo un aumento di modesta capacità di solo lo 0,6 per cento in questo anno,il 2014 vedrà un aumento del 2,7 per cento, nel 2015 al 4,9, seguita da 3,9 per cento nel 2016, 3,8 per cento nel 2017, 1,4 per cento nel 2018 e 1,0 per cento nel 2019.
Nel corso del precedente periodo di otto anni, dal 2005 al 2012, la capacità è aumentata del 22 per cento, e il ritmo di crescita per il futuro è in probabile incremento, sulla base delle dichiarazioni di Carnival Corporation per la costruzione di due o tre navi all'anno, aggiungendo così un aumento di capacità . A questo punto, però Carnival non ha navi in ordine oltre il 2016.
Royal Caribbean ha una nave di classe Oasis in ordine e consegna per il 2016 e un'opzione per il 2018. Altre navi di classe Sunshine sono in aggiunta ai due ordini attuali.
Il saldo della crescita è guidata da Norwegian Cruise Line, con le nuove navi in consegna quest'anno, oltre alle previste per il 2014 e 2015, e un'opzione per il 2017.
Carnival, Royal e Ncl hanno quasi il 90 per cento del settore crociere in Nord America.
In America del Nord i marchi Carnival sono destinati a crescere la loro capacità di passeggeri per un totale di 8,5 per cento entro il 2020, Royal Caribbean, il 19,8 per cento, e Ncl il 58 per cento.
Pensionamenti di vecchie navi sono improbabili per attenuare il ritmo di crescita ,essendo che le compagnie di crociera hanno investito in modo significativo a rivitalizzare le navi più vecchie. Trasferimenti alle marche sorelle europee sono altrettanto improbabili dati i propri programmi di costruzione di queste società e della crisi economica in quasi tutta Europa.
Il fattore di oscillazione potrebbe essere l'Asia, se la domanda prende. Australia e Sud America hanno raggiunto punti di maturazione.
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