Cina: 2 milioni di crocieristi nel 2015

In Cina due milioni
di crocieristi nel 2015

Pechino - Le compagnie di navigazione occidentali stanno guardando con sempre maggiore attenzione il mercato crocieristico cinese, dal momento che molti abitanti del Paese asiatico sono sempre più curiosi nei confronti di questo tipo di vacanza.

Zhang Zhendong, direttore generale del porto crocieristico internazionale di Tianjin, che si trova nel Nord della Cina, ha reso noto che nel 2012 la sua struttura ha raggiunto un nuovo record, con 79 mila passeggeri. «Il numero di viaggi è cresciuto sensibilmente negli ultimi anni - speiga Zhendong -. Nel 2013 ci aspettiamo 43 toccate qui da noi, contro le 19 del 2012 e le cinque del 2011».

Secondo Zhang Jiqing, diretto generale della China Ocean Shiping Agency, il numero di crocieristi nella regione Asia-Pacifico crescerà nel 2015 a due milioni di passeggeri, contro gli 1,5 milioni del 2010: motivo per cui molte compagnie occidentali stanno spostando il loro business a Oriente.

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Ivana,

Mandiamo tutte le meganavi in Cina. Per ma va benissimo!

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Ma no Silvano,
quando vuoi scommettere che entro qualche anno torneranno tutte a casa?
Ciao

Ivana,

A dire il vero la penso come te, ma fare previsioni in questo mondo delle crociere è assai difficile.
E' un mondo in continua trasformazione. Ora si parla, ma non ci credo, di costruire navi più piccole
..............ma aumentando il numero dei passeggeri. Probabilmente saranno eliminati bar, ristoranti
e altri luoghi pubblici. Insomma tutti a bordo pigiati come sardine?

Si vedrà!

Non dimentichiamo Silvano che la Cina è diventata il primo esportatore al mondo e che i cinesi hanno già invaso i nostri
paesi con i loro prodotti, causando la chiusura di molte nostre attività.
Ora hanno messo in moto la loro prima nave da crociera e.......chi li fermerà più?
Io penso che avendo a disposizione navi da crociera del loro paese, sicuramente snobberanno le nostre!!!
Ciao

Ivana,

L'Europa è corsa in Cina ha insegnare loro come si costruiscono navi, autovetture e, ovviamente,
tecnologia, è pure vero che stanno esportando, specialmente le grandi fabbriche automobilistiche
"premium", parecchio. Ma tra pochi anni saremo invasi da veicoli cinesi, dapprima poco affidabili,
come lo furono le auto giapponesi, poi di qualità. La Cina è sempre più vicina. L'Europa, ma pure
gli USA, saranno sempre meno competitivi. Nel campo dei nuovi aggeggi elettronici, la coreana
Samsung sta superando l'ex mitica Apple. Negli Stati Uniti le marche automobilistiche asiatiche,
parlo di vetture di qualità, sono prossime a superare Audi, Bmw e Mercedes, stessa qualità ma
assai meno care. Ne vedremo delle belle, anzi delle brutte, amica mia!

Tirem innanz!