CROCIERE EUROPA: CRESCITE FINO 2020! GERMANIA RUOLO CHIAVE!

CROCIERE EUROPA: CRESCITE FINO 2020! GERMANIA RUOLO CHIAVE!
Scritto il 21 maggio 2012 da Redazione



Secondo lo Studio “Cruise Market Wacht” nel 2011 sono stati 19,2 Milioni i passeggeri che hanno scelto di compiere una crociera (dati ancora in fase finale di elaborazione) rispetto ai 18,8 Milioni del 2010. Il settore delle crociere ha segnato dunque ancora una decisa crescita.

Il Nord America si conferma il mercato di riferimento del settore ma gli esperti puntano e credono molto sulla crescita repentina dei mercati Europei, soprattutto di quello tedesco, l´unico che non sta risentendo della crisi economica. Se, infatti, tra il 2004 e il 2011 il numero dei passeggeri nordamericani è aumentato del 25%, i passeggeri europei sono aumentati del 98% e quelli tedeschi addirittura del 109%. Se ci concentriamo sui dati del 2009 e del 2010 notiamo inoltre come il mercato americano sia cresciuto del 9% mentre quello europeo del 10%. A crescere in Europa sono stati sia i grandi mercati, l´Inghilterra con 1,62 Milioni di passeggeri ha segnato un +6% di crescita, la Germana con 1,22 Milioni un +19%, l´Italia con 889 mila passeggeri un +11%, sia i mercati minori con in testa la Svizzera (+20%) e l´Austria (+16%). Unico mercato in controtendenza la Scandinavia che registra una decrescita del 3%. I passeggeri provenienti da Inghilterra, Germania, Italia, Francia e Spagna rappresentano l´87% del totale dei crocieristi europei. Per il 2012, sia a causa del naufragio della Costa Concordia, ma soprattutto a causa della crisi economica è prevista una riduzione dei livelli di crescita.

Questi dati di crescita impressionanti nascondono però un elemento determinante. Il livello di penetrazione delle crociere è ancora molto basso (2,4% in Grand Bretagna il mercato più sviluppato, 1,48% in Italia) rispetto al mercato Nord Americano. Un elemento che da una parte, evidenzia una difficoltà nell´appassionare gli europei, ma che dall´altro testimonia un elevato potenziale di crescita per il mercato.

Come anticipato l´Inghilterra si è confermata il mercato europeo principale nel 2011 grazie ai suoi 1,71 Milioni di passeggeri ma, per il 2012, si preannuncia una riduzione della crescita. Già nel 2010 il settore del turismo inglese (escluse le crociere) ha segnato decrescite fino al 3% e la crisi della compagnia Thomas Cook così come l´insolvenza di Gills Cruise Center, uno dei maggiori organizzatori di crociere, incideranno negativamente sul numero delle prenotazioni. Il mercato inglese ha reagito alla tragedia della Costa Concordia con forti sconti sulle crociere e, tenendo conto che quasi l´80% delle prenotazioni avviene ancora direttamente in agenzia viaggi il saldo per il settore crocieristico sarà sicuramente risicato.

In Germania, invece, le agenzie di viaggio hanno un peso minore (79,4%) e si segnala una forte crescita sia delle prenotazioni dirette (il 6,4% del totale) che attraverso internet (il 5% del totale). Le previsioni del mercato crocieristico tedesco sono anche per il 2012 ottime.

Situazione ancora incerta invece in Italia, che tra tutti i mercati europei non solo è quello che ha risentito maggiormente delle vicende del Giglio ma anche quello più legato a livello di prenotazioni a Costa Crociere. In Italia il 90% delle prenotazioni sono generate da Costa e MSC Crociere e, l´acquisto da parte delle due compagnie di catene di agenzie viaggio non ha di certo aiutato la differenziazione dell´offerta (approfondisci: Costa Crociere – Bravo Net / MSC Crociere – Blu Holding ) . Caratteristica del mercato italiano è inoltre l´utilizzo delle offerte Last-Minute. Il 50% delle crociere sono prenotate tra 0 e 3 Mesi prima della partenza. Una tendenza che si accentuerà ancora maggiormente quest´anno.

In Spagna, dove le agenzie di viaggio ricoprono il 70% delle prenotazioni, si sta cercando di rispondere alla profonda crisi del paese con offerte speciali e forti sconti. Nonostante ciò i dati del 2012 per il settore crocieristico non sembrano essere rosei ed è prevedibile un forte rallentamento della crescita.

Caratteristico il caso francese dove si registra una crescente domanda di crociere anche grazie all´aumento delle toccate delle navi in terra d´oltralpe. I francesi si rivolgono inoltre per ben il 25% al mondo di Internet e le agenzie viaggio rappresentano “solo” il 53% del prenotato.

Un elemento molto importante da rilevare è il calo, in tutti i paesi europei, dell´età dei passeggeri grazie soprattutto alla crescita del segmento Famiglia. In Germania, per esempio, l´età dei passeggeri è passata da una media di 49,4 anni (2009) ai 47,9 anni attuali. In Inghilterra, dove le crociere Best Ager rappresentano una grossa fetta del mercato, l´età è scesa dai 55,6 del 2009 ai 54,1 anni di oggi.

Gli esperti prevedono una crescita del mercato europeo fino a minimo il 2020 con una penetrazione che, escluso la Francia, si assesterà tra il 3 e il 4%. Tutti concordano, inoltre, che sul medio e lungo corso la tragedia della Costa Concordia non avrà alcun effetto sul settore.

Le compagnie di Crociere dovranno dunque differenziare sempre più le loro attività nei diversi paesi europei ma generalmente vivono a livello finanziario ancora uno splendido periodo.

F.P. su dati SchiffReisen Intern

Meetingpoint cruises

Ivana!

L'età media dei croceristi continuerà a diminuire. Questo conferma le mie previsioni
affermate in tempi non sospetti. Gli "over 50" si stanno allontanando sempre più dalle
meganvi "Family Cruise". Un target importante, in grado di spendere qualche euro in più.
Senza la diversificazione, il futuro, non sarà troppo allegro, specialmente per COSTA e MSC.
Se poi la Francia, come letto recentemente, varerà nuovi navi di qualità, verranno a mancare,
oltre agli spagnoli anche i clienti francofoni. Con il solo mercato italiano non si va lontano.

Effettivamente hai ragione Silvano.
A me la crociera piace, ma solo in compagnia.
Ricordo senza alcun piacere, la crociera fatta con la Victoria nel 2009,
dove partimmo soli io e mio marito.
Mai, mi sono sentita tanto sola tra la folla.
Con le moderne meganavi, è difficile instaurare rapporti di amicizia con altre persone
ed è per questo che io prediligo partire in gruppo.
Ciao

Ivana!

Lo sto affermando da tempo e continuerò a ripetermi.
COSTA e MSC debbono mutare strategia, caso contrario,
specialmente in momenti di crisi come quelli che stiamo
vivendo, la vedo nerissima. Le navi straniere la faranno
da padrone nei prossimi anni.

Se ti va leggi il post appena pubblicato sul mio blog!

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Serena notte!

Caro silvano vedremo quello che saprà fare il nuovo AD tedesco ...

Ragazzi la crisi c'è e come. Neanche le compagnie straniere sembrano immuni, chiaramente parlo di compagnie di massa non quelle di lusso, ho visto il prezzo di una cabina Royal interna categoria garantita partenza il 28/05 a € 500 tutto compreso e sul sito ufficiale non agenzia last minute. Secondo voi cosa vuol dire?
Sono disperato, vorrei tanto approffitarne ma il lavoro non lo consente.
Ciao

E' crisi, crisi grave, ma COSTA e MSC hanno voluto tirare in modo esagerato
il "canapo", puntando solo sulla massa. Hanno buttato in mare i clienti medio-alti,
gli unici anche che in caso di guai economici a potersi permettere, specialmente nel
futuro assai grigio, qualche giorno in mare. Lo avevo scritto in momenti non sospetti.
E' in arrivo un mostro COSTA da 5'000 passeggeri.......mai sarà al completo.
Senza la tanto auspicata "vera" diversificazione, anche con "tedesco", sarà notte!

PS. I cittadini di Francia, Germania, Grecia, Spagna stanno ritirando i propri capitali
dalle loro banche. Segnale grave. In Svizzera è scattato l'allarme rosso. Siete
troppo intelligenti per non capire che se tali euro dovessero essere depositati nelle
banche elvetiche, il franco svizzero salirà alle stelle e il costo della vita pure.
Unico vantaggio, per noi svizzerotti, sarebbero le vacanze all'estero e magari una
crociera di una settimana a bordo di un nave di Lusso.....ma l'anno non dura sette giorni!

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