Il Mediterraneo invaso dalle navi, ma i porti.....
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Il Mediterraneo invaso dalle navi, ma i porti.....
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"La stagione crocieristica 2012 coinvolgerà 47 compagnie di navigazione, 148 navi e 66 porti italiani, che, in alta stagione, significheranno una
movimentazione passeggeri pari a oltre 75 mila unità al giorno.“Nonostante tutto, però, - spiega Sergio Senesi, presidente di Cemar
Agency Network di Genova - è necessario fare attenzione alla concorrenza straniera puntando sempre più al miglioramento del
rapporto qualità/prezzo dei servizi erogati nei nostri porti se non vogliamo che alcuni fenomeni rilevati diventino anticipazioni
di un’imminente realtà”. E’ ormai evidente infatti un lento decremento degli scali italiani da parte di compagnie quali Star Clippers,
Windstar, Seabourn, Sea Dream che con le loro navi da 100/300 passeggeri preferiscono altre destinazioni. E’ necessario
che i porti puntino su una programmazione degli accosti in base alle reali possibilità e creino strumenti più trasparenti".
Una bella scoperta......lo vado dicendo da anni. Dopo la tragedia CONCORDIA, gli "addetti ai lavori", si stanno svegliando da loro
lungo sonno. Certo che se navi come quelle della WINDSTAR, SEABOURN e SEA DREAM, dovessero lasciare l'Italia, sarebbe
davvero grave. Non sono certo i "condomini galleggianti" a portare profitti!
SEA DREAM 1
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"La stagione crocieristica 2012 coinvolgerà 47 compagnie di navigazione, 148 navi e 66 porti italiani, che, in alta stagione, significheranno una
movimentazione passeggeri pari a oltre 75 mila unità al giorno.“Nonostante tutto, però, - spiega Sergio Senesi, presidente di Cemar
Agency Network di Genova - è necessario fare attenzione alla concorrenza straniera puntando sempre più al miglioramento del
rapporto qualità/prezzo dei servizi erogati nei nostri porti se non vogliamo che alcuni fenomeni rilevati diventino anticipazioni
di un’imminente realtà”. E’ ormai evidente infatti un lento decremento degli scali italiani da parte di compagnie quali Star Clippers,
Windstar, Seabourn, Sea Dream che con le loro navi da 100/300 passeggeri preferiscono altre destinazioni. E’ necessario
che i porti puntino su una programmazione degli accosti in base alle reali possibilità e creino strumenti più trasparenti".
Una bella scoperta......lo vado dicendo da anni. Dopo la tragedia CONCORDIA, gli "addetti ai lavori", si stanno svegliando da loro
lungo sonno. Certo che se navi come quelle della WINDSTAR, SEABOURN e SEA DREAM, dovessero lasciare l'Italia, sarebbe
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