Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
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Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
10 marzo 2012
il dopo concordia
costa crociere,
prenotazioni giù del 50%
Genova - Il gruppo Carnival prevede nel 2012 per la controllata Costa Crociere una perdita di 100 milioni di dollari, o una «variazione di 500 milioni rispetto alla stima sugli utili fatta in precedenza». Lo ha detto il vicepresidente del colosso americano, Howard Frank, presentando agli analisti finanziari i risultati del primo trimestre del 2012. Frank ha anche aggiunto che Costa, all’indomani della tragedia della “Concordia”, ha perso l’80-90 per cento delle prenotazioni, «ma adesso sta viaggiando su un meno 40-50 per cento». Per quanto riguarda invece “Allegra”, l’unità naufragata alle Seychelles il 27 febbraio, Carnival ha ufficializzato il fatto che l’unità verrà demolita.
L’amministratore delegato Micky Arison ha aggiunto che dopo il disastro della “Concordia” (almeno 25 morti) è stata avviata una revisione interna per capire cosa è andato storto nelle procedure di sicurezza.
Sul futuro del marchio Costa, Arison per il momento assicura che la compagnia genovese rimarrà nella famiglia di Carnival perché «abbiamo fiducia nel fatto che riusciremo a riguadagnare la fiducia nel marchio e nella reputazione che la squadra manageriale ha costruito per la società, che ha profonde radici in Italia». Negli Stati Uniti il presidente di Carnival è molto conosciuto, soprattutto per essere patron della squadra di basket Miami Heat. Molto più che in Italia, Arison è stato criticato per la sua scarsa visibilità a seguito dell’incidente: «Non pensavo fosse necessario andare a mettermi di fronte a una telecamera» ha tagliato corto lui, aggiungendo però di essere vicino «alle famiglie delle vittime. Purtroppo, quando hai 100 navi in giro per il mondo, puoi aspettarti che capiti qualche sfortuna. Ma quello della “Concordia” è stato un terribile, terribile incidente, di cui mi scuso, e dobbiamo fare in modo che non capiti mai più».
Detto questo, Carnival ha chiuso il primo trimestre con una perdita netta di 139 milioni di dollari, a fronte dell’utile di 152 registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Il caso “Concordia” fino a questo momento è costato - stima della stessa compagnia - 29 milioni di dollari. Riviste al ribasso anche le stime per l’intero anno: l’utile non si discute, ma gli azionisti saranno premiati con 1,40-1,70 dollari rispetto ai 2,42 dollari del 2011 e soprattutto ai 2,55-2,85 che erano stati messi in conto per la fine del 2012. Rivisto al ribasso anche il net revenue yeld, cioè l’incasso generato da ogni cabina a cambi costanti, fissato a tra il -2 e il -4 per cento a fronte della previsione annuale di inizio anno, che si attestava su un incremento compreso tra l’1 e il 2 per cento. Nei primi tre mesi il fatturato è comunque cresciuto: 3,5 miliardi di dollari, +4,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010.
Circa la previsione delle vendite sull’interno anno, per il momento - come è emerso anche dalle stime degli operatori all’Itb di Berlino, la più grossa fiera internazionale del turismo, in corso questa settimana - nessuno può valutare integralmente l’effetto “Concordia” sul mercato, per il semplice fatto che mai prima del 13 gennaio si era verificata una tragedia simile. A livello di conti, Costa ha davanti a sé la variabile-processo, i risarcimenti già concordati (11 mila euro a persone) con i passeggeri naufragati, la class-action del Codacons a Miami (per 460 milioni di dollari) e l’incognita sempre aperta dei danni ambientali, dove per il momento la società è responsabile civile. Va detto che finora la situazione dell’agente inquinante più importante - e pericoloso sotto l’aspetto economico dei risarcimenti, cioè il bunker nei serbatoi - è tenuto sotto controllo grazie all’azione di pompaggio tutt’ora in corso. Rimangono gli altri agenti inquinanti a bordo della nave (soprattutto, i lubrificanti e detersivi) anche se finora secondo il ministero dell’Ambiente la presenza di questi elementi in mare è sotto la soglia di allarme.
Alberto Quarati
Shippingonline
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prenotazioni giù del 50%
Genova - Il gruppo Carnival prevede nel 2012 per la controllata Costa Crociere una perdita di 100 milioni di dollari, o una «variazione di 500 milioni rispetto alla stima sugli utili fatta in precedenza». Lo ha detto il vicepresidente del colosso americano, Howard Frank, presentando agli analisti finanziari i risultati del primo trimestre del 2012. Frank ha anche aggiunto che Costa, all’indomani della tragedia della “Concordia”, ha perso l’80-90 per cento delle prenotazioni, «ma adesso sta viaggiando su un meno 40-50 per cento». Per quanto riguarda invece “Allegra”, l’unità naufragata alle Seychelles il 27 febbraio, Carnival ha ufficializzato il fatto che l’unità verrà demolita.
L’amministratore delegato Micky Arison ha aggiunto che dopo il disastro della “Concordia” (almeno 25 morti) è stata avviata una revisione interna per capire cosa è andato storto nelle procedure di sicurezza.
Sul futuro del marchio Costa, Arison per il momento assicura che la compagnia genovese rimarrà nella famiglia di Carnival perché «abbiamo fiducia nel fatto che riusciremo a riguadagnare la fiducia nel marchio e nella reputazione che la squadra manageriale ha costruito per la società, che ha profonde radici in Italia». Negli Stati Uniti il presidente di Carnival è molto conosciuto, soprattutto per essere patron della squadra di basket Miami Heat. Molto più che in Italia, Arison è stato criticato per la sua scarsa visibilità a seguito dell’incidente: «Non pensavo fosse necessario andare a mettermi di fronte a una telecamera» ha tagliato corto lui, aggiungendo però di essere vicino «alle famiglie delle vittime. Purtroppo, quando hai 100 navi in giro per il mondo, puoi aspettarti che capiti qualche sfortuna. Ma quello della “Concordia” è stato un terribile, terribile incidente, di cui mi scuso, e dobbiamo fare in modo che non capiti mai più».
Detto questo, Carnival ha chiuso il primo trimestre con una perdita netta di 139 milioni di dollari, a fronte dell’utile di 152 registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Il caso “Concordia” fino a questo momento è costato - stima della stessa compagnia - 29 milioni di dollari. Riviste al ribasso anche le stime per l’intero anno: l’utile non si discute, ma gli azionisti saranno premiati con 1,40-1,70 dollari rispetto ai 2,42 dollari del 2011 e soprattutto ai 2,55-2,85 che erano stati messi in conto per la fine del 2012. Rivisto al ribasso anche il net revenue yeld, cioè l’incasso generato da ogni cabina a cambi costanti, fissato a tra il -2 e il -4 per cento a fronte della previsione annuale di inizio anno, che si attestava su un incremento compreso tra l’1 e il 2 per cento. Nei primi tre mesi il fatturato è comunque cresciuto: 3,5 miliardi di dollari, +4,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010.
Circa la previsione delle vendite sull’interno anno, per il momento - come è emerso anche dalle stime degli operatori all’Itb di Berlino, la più grossa fiera internazionale del turismo, in corso questa settimana - nessuno può valutare integralmente l’effetto “Concordia” sul mercato, per il semplice fatto che mai prima del 13 gennaio si era verificata una tragedia simile. A livello di conti, Costa ha davanti a sé la variabile-processo, i risarcimenti già concordati (11 mila euro a persone) con i passeggeri naufragati, la class-action del Codacons a Miami (per 460 milioni di dollari) e l’incognita sempre aperta dei danni ambientali, dove per il momento la società è responsabile civile. Va detto che finora la situazione dell’agente inquinante più importante - e pericoloso sotto l’aspetto economico dei risarcimenti, cioè il bunker nei serbatoi - è tenuto sotto controllo grazie all’azione di pompaggio tutt’ora in corso. Rimangono gli altri agenti inquinanti a bordo della nave (soprattutto, i lubrificanti e detersivi) anche se finora secondo il ministero dell’Ambiente la presenza di questi elementi in mare è sotto la soglia di allarme.
Alberto Quarati
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Re: Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
Ivana!
Prenotazioni giù del 50%. Ma si parlava del 25%. A chi bisogna crede?
Prenotazioni giù del 50%. Ma si parlava del 25%. A chi bisogna crede?
Re: Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
A quest'ultimo articolo Silvano,
ne ho avuta conferma anche dalla mia agenzia di viaggi.
Ciao
ne ho avuta conferma anche dalla mia agenzia di viaggi.
Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Re: Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
Ivana!
Allora è davvero più grave del previsto. Con prenotazioni in calo del 50% la vedo
davvero buia per COSTA. In parte è colpa della compagnia che offre crociere
troppo banali. Perdere clienti fedeli come lo sei tu è un segnale molto negativo.
Vero, con i prezzi proposti non è possibile pretendere di più. Ma come spesso
affermo, non è possibile avere "la moglie ubriaca e la botte piena".
Senza i vecchi clienti non si......naviga lontano!
Allora è davvero più grave del previsto. Con prenotazioni in calo del 50% la vedo
davvero buia per COSTA. In parte è colpa della compagnia che offre crociere
troppo banali. Perdere clienti fedeli come lo sei tu è un segnale molto negativo.
Vero, con i prezzi proposti non è possibile pretendere di più. Ma come spesso
affermo, non è possibile avere "la moglie ubriaca e la botte piena".
Senza i vecchi clienti non si......naviga lontano!
Re: Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
Silvano,
il fatto è che i prezzi di Costa crociere, sono più altri rispetto alle altre compagnie.
Non offrono alcun itinerario accattivante e c'è anche la possibilità di vedersi cancellare la crociera prenotata,
visto il comportamento che hanno avuto in questi ultimi tempi.
Io capisco che non si può avere qualità con prezzi bassi, ma questa qualità non c'è neanche su Costa che in questo momento
i prezzi li ha più alti sia di MSC che di Royal C.
La gente non è stupida e in questi momenti di crisi pensa solo al risparmio ed ecco allora che le altre compagnie buttano giù
offerte, last minute, crociere smart ecc.ecc...
Costa rimane immobile a guardare, nessuna pubblicità, nessuna offerta.....ma che pretende? Forse che la gente vada in crociera con loro
a suo discapito? E, allora Costa di marketing non capisce proprio niente.
Oltretutto, sappiamo tutti che specialmente negli ultimi tempi, non è che Costa abbia spiccato per la sua qualità, tutti abbiamo letto e sentito le
lamentele dei crocieristi in questi ultimi anni.
Mi viene solo da pensare che sappiano già il loro destino e che stanno lasciando andare tutto a rotoli.
Non ho altre spiegazioni.
Ciao
il fatto è che i prezzi di Costa crociere, sono più altri rispetto alle altre compagnie.
Non offrono alcun itinerario accattivante e c'è anche la possibilità di vedersi cancellare la crociera prenotata,
visto il comportamento che hanno avuto in questi ultimi tempi.
Io capisco che non si può avere qualità con prezzi bassi, ma questa qualità non c'è neanche su Costa che in questo momento
i prezzi li ha più alti sia di MSC che di Royal C.
La gente non è stupida e in questi momenti di crisi pensa solo al risparmio ed ecco allora che le altre compagnie buttano giù
offerte, last minute, crociere smart ecc.ecc...
Costa rimane immobile a guardare, nessuna pubblicità, nessuna offerta.....ma che pretende? Forse che la gente vada in crociera con loro
a suo discapito? E, allora Costa di marketing non capisce proprio niente.
Oltretutto, sappiamo tutti che specialmente negli ultimi tempi, non è che Costa abbia spiccato per la sua qualità, tutti abbiamo letto e sentito le
lamentele dei crocieristi in questi ultimi anni.
Mi viene solo da pensare che sappiano già il loro destino e che stanno lasciando andare tutto a rotoli.
Non ho altre spiegazioni.
Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Re: Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
Ivana, ragione perfetto. COMPLIMENTI!
Sai che ho lavorato per una grande banca svizzera proprio nel settore "Marketing"!
Trovo veramente strana la strategia di CARNIVAL/COSTA. Prima del naufragio CONCORDIA
i "media", quasi giornalmente, pubblicavano articoli "sponsorizzati" relativi alla "C", ora che sarebbe
il momento giusto per un rilancio, solo articoli negativi. Ma che sta succedendo?
Ho seri dubbi relativi al futuro di questa gloriosa compagnia. Mi sarei aspettato, sempre sui "media",
una "lettera aperta" da parte di Pier Luigi Foschi. Ciò che avrei fatto se fossi stato al suo posto.
Sai che ho lavorato per una grande banca svizzera proprio nel settore "Marketing"!
Trovo veramente strana la strategia di CARNIVAL/COSTA. Prima del naufragio CONCORDIA
i "media", quasi giornalmente, pubblicavano articoli "sponsorizzati" relativi alla "C", ora che sarebbe
il momento giusto per un rilancio, solo articoli negativi. Ma che sta succedendo?
Ho seri dubbi relativi al futuro di questa gloriosa compagnia. Mi sarei aspettato, sempre sui "media",
una "lettera aperta" da parte di Pier Luigi Foschi. Ciò che avrei fatto se fossi stato al suo posto.
Re: Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
Silvano,
tu mi insegni che P.L.Foschi, è ormai vicino alla pensione.
La tragedia della Concordia e il martellamento dei media, non hanno certo contribuito a
fargli dormire sonni tranquilli, senza contare la sua dipendenza alla Carnival, nella persona
di Micky Arison.
In questo momento mi fa pena e sono sicura che ha anche le mani legate e non può permettersi
nessuna mossa senza l'autorizzazione del presidente della società.
Il destino della nostra "C", dipenderà dagli americani e Foschi non può far altro che rimanere impassibile
e in attesa di condanna o assoluzione.
Ciao
tu mi insegni che P.L.Foschi, è ormai vicino alla pensione.
La tragedia della Concordia e il martellamento dei media, non hanno certo contribuito a
fargli dormire sonni tranquilli, senza contare la sua dipendenza alla Carnival, nella persona
di Micky Arison.
In questo momento mi fa pena e sono sicura che ha anche le mani legate e non può permettersi
nessuna mossa senza l'autorizzazione del presidente della società.
Il destino della nostra "C", dipenderà dagli americani e Foschi non può far altro che rimanere impassibile
e in attesa di condanna o assoluzione.
Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Località : civitanova marche
Re: Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
Amici come abbiamo già detto in altri post questa passività non promette nulla di buono!!!
masca1973- Moderatore
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Re: Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
Concordo. Sono brutti momenti per Pier Luigi Foschi che certo non è sostenuto dai
suoi ex amici italiani, pronti a saltare solo su un carro vincente. Per quanto riguarda
Mike Arison preferisco stendere un velo pietoso. Già in tempi non sospetti mai ho
avuto simpatia per questo personaggio, me lo dovete concedere!
Nella tragedia CONCORDIA, mai ha messo la sua faccia. Troppo facile abusare
dell'ingenuità delle autorità genovesi e farsi eleggere cittadino onorario di Zena nei
momenti del "boom" delle crociere CARNIVAL/COSTA!
suoi ex amici italiani, pronti a saltare solo su un carro vincente. Per quanto riguarda
Mike Arison preferisco stendere un velo pietoso. Già in tempi non sospetti mai ho
avuto simpatia per questo personaggio, me lo dovete concedere!
Nella tragedia CONCORDIA, mai ha messo la sua faccia. Troppo facile abusare
dell'ingenuità delle autorità genovesi e farsi eleggere cittadino onorario di Zena nei
momenti del "boom" delle crociere CARNIVAL/COSTA!
Re: Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
Mentre la MSC e altre compagnie, si stanno dando tanto da fare per presentare le crociere per il prossimo 2013, Costa crociere, sia nel sito che nel nuovo
catalogo (aggiornato a gennaio 2012), presenta crociere solo fino a novembre 2012.
A dicembre di quest'anno si vedono solo alcune crociere della Costa Deliziosa e niente altro.
Boh....
Ciao
catalogo (aggiornato a gennaio 2012), presenta crociere solo fino a novembre 2012.
A dicembre di quest'anno si vedono solo alcune crociere della Costa Deliziosa e niente altro.
Boh....
Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Data d'iscrizione : 30.10.08
Località : civitanova marche
Re: Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
Io credo, ma spero di sbagliare, che già nel 2011 gli utili di CARNIVAL/COSTA non sono stati quelli previsti.
Il naufragio CONCORDIA e la perdita di ALLEGRA (ad Alang le navi non vengono distrutte gratuitamente anche
se i poveri operai impiegati in queste rischiose operazioni guadagnano circa 10 US$ al giorno!) hanno solo acuito la crisi.
Il naufragio CONCORDIA e la perdita di ALLEGRA (ad Alang le navi non vengono distrutte gratuitamente anche
se i poveri operai impiegati in queste rischiose operazioni guadagnano circa 10 US$ al giorno!) hanno solo acuito la crisi.
Re: Il dopo Concordia, Costa crociere, prenotazioni giù del 50%
Vedremo cosa verrà fuori da Miami ...
masca1973- Moderatore
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