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CROCIERE +397% DI CRESCUTA NEGLI ULTIMI 10 ANNI!

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Messaggio  ivanapi Mar 01 Nov 2011, 15:21

CROCIERE +397% DI CRESCUTA NEGLI ULTIMI 10 ANNI!
Scritto il 01 novembre 2011 da Redazione



Continuiamo la nostra settimana speciale dedicata all´Italia Cruise Day! Ieri abbiamo anticipato le nostre prime impressioni, oggi vi riportiamo i primi comunicati ufficiali.

Crociere con il vento in poppa nel Belpaese. Sono 9,6 milioni i passeggeri imbarcati, sbarcati o transitati nei porti crocieristici italiani nel 2010 – l’8% in più del 2009 – e saranno quasi 11 milioni alla fine del 2011, per una variazione annua superiore al +16%. È invece del +397% la crescita nel decennio 2000-2010. Le prime indicazioni per il 2012 fornite dai principali porti italiani vedono il traffico stabile o in leggero aumento rispetto al probabile consuntivo 2011. Oltre 30 i porti italiani che hanno accolto traffico crocieristico, distribuiti in oltre la metà delle regioni italiane.

Tre i porti che hanno superato quota 1 milione di movimento passeggeri nel 2010 (Civitavecchia, Venezia e Napoli,) mentre altri quattro (Genova, Livorno, Savona e Bari) sono andati sopra la soglia dei 500.000. I primi tre porti concentrano quasi il 50% del traffico nazionale, l’80% se ad essi si aggiungono i successivi quattro. Civitavecchia e Venezia sono i porti compresi nella top ten mondiale 2010 dei porti crocieristici.

Questi alcuni tra i numeri dell’Italian Cruise Watch 2011, il report di ricerca sul settore crocieristico realizzato da Risposte Turismo e presentato, venerdì 28 ottobre 2011, a Venezia nell’ambito di Italian Cruise Day, il primo forum sulla produzione e turismo crocieristico in Italia. Un evento ideato da Risposte Turismo ed organizzato da VTP Events che ha visto al Terminal Passeggeri della Stazione Marittima di Venezia, gli operatori del settore ed il mondo istituzionale confrontarsi sullo stato dell’arte e le tendenze del comparto.

Tra i protagonisti del “fenomeno” crociere il Porto Passeggeri di Venezia, primo home port del Mediterraneo (porto di imbarco e sbarco). Soddisfazione espressa da Sandro Trevisanato, Presidente di Venezia Terminal Passeggeri, società che dal 1997 promuove e sviluppa l´attività passeggeri nel porto di Venezia : “I numeri registrati dal nostro terminal parlano chiaro: 1.795.000 crocieristi previsti entro fine anno a Venezia, su un totale di 2.261.500 passeggeri, con una crescita del +11,00% rispetto al 2010. I passeggeri sono quintuplicati negli ultimi dieci anni. Cifre che sanciscono la bontà delle nostre scelte e del nostro programma di investimenti ed interventi, con il pieno supporto della Autorità Portuali succedutesi nell’ultimo decennio, che ha visto la riqualificazione dell’area di Marittima, adeguandola alle esigenze degli operatori internazionali. Venezia è ormai diventato un hub crocieristico di primaria grandezza. La sorgente degli itinerari che interessano una delle aree più affascinanti del Mediterraneo, snodandosi tra Italia, Croazia, Grecia e Turchia”.

Un fenomeno, quello della crocieristica, secondo Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo “capace di generare enormi ricadute per i territori interessati, non finendo a beneficio, pertanto, delle sole compagnie di crociera. Secondo le stime CLIA infatti è pari a 38 miliardi di dollari l’impatto dell’industria crocieristica sugli Stati Uniti, 14,4 miliardi di euro quello sull’Europa (di cui 4,5 sull’Italia), secondo i calcoli dell’European Cruise Council, e di questi ultimi il 29% legato alla cantieristica, produzione che vede l’Italia particolarmente coinvolta. Ed assieme ai cantieri a beneficiare della crocieristica sono le altre aziende che operano all’interno dei porti, i vettori di trasporto urbani ed extra urbani, gli hotel e ristoranti, società che organizzano escursioni, pubblici esercizi, musei”.

Un aspetto su cui si é soffermato Renato Chisso, Assessore alla Mobilitá e alle Infrastrutture della Regione del Veneto, sottolineandone l’importanza per la realtà economica regionale : “Questo é un mercato rilevante per l’economia turistica di Venezia e del Veneto, che veicola un turismo di qualità, ben diverso dal poco sostenibile turismo mordi e fuggi. In una fase congiunturale difficile, sia dal punto di vista industriale che occupazionale, se non si riescono a cogliere le straordinarie opportunità derivanti da un segmento produttivo come la crocieristica, si corre il rischio di far arenare e naufragare uno dei settori con più futuro per la città. Venezia é ritenuta universalmente una delle più belle città al mondo, un connubio straordinario di arte, cultura, turismo e divertimento, ma é molto altro ancora. E’ anche produzione industriale, business, formazione professionale”.

Dal report é emerso inoltre che tutti i porti italiani hanno registrato una crescita più che significativa tra il 2000 e il 2010, non solo quelli che partivano con valori di traffico più contenuti: Savona +550%, Venezia +379%, Civitavecchia +396%, Bari +737%, Ravenna +791%, Catania +488%, Cagliari e Olbia rispettivamente +305% e +326%.

Dopo la presentazione dello studio Italian Cruise Watch, si é tenuta una tavola rotonda sul tema del ” futuro prossimo della crocieristica in Italia” che ha visto la partecipazione dei più importanti player del comparto.

“Il mercato delle crociere raggiungerà quest’anno 17 milioni di passeggeri a livello mondiale, che diventeranno 25 entro il 2015. L’Italia è il principale Paese d’imbarco del Mediterraneo, ma se vuole restare protagonista deve avviare subito una politica seria di ammodernamento delle infrastrutture a livello nazionale, superando la mentalità provincialistica che ha portato oggi alla creazione di oltre 60 porti che vantano una vocazione crocieristica. Pochi però sono oggi davvero competitivi a livello internazionale, mentre al contrario spesso chiedono alle compagnie prezzi fuori mercato a fronte di servizi inadeguati.” E’ questo il tema che Domenico Pellegrino, Managing Director di MSC Crociere ha portato all’attenzione all’Italian Cruise Day.
“Non è pensabile per il nostro Paese riuscire a tenere il passo dei volumi di crescita del settore crocieristico senza istituire una cabina di regia a livello nazionale, in quanto i costi operativi di un numero così elevato di porti sono ormai insostenibili. Già adesso, ad esempio, molti porti italiani non sono neanche in grado di accogliere le grandi navi da crociera di ultima generazione e la ragione principale risiede nel fatto che le risorse economiche vengono inevitabilmente disperse per gestire questa eccessiva frammentazione. Il viaggio in crociera inizia e termina a terra, quindi è fondamentale che le infrastrutture garantiscano ai passeggeri imbarcanti, sbarcanti e in transito gli stessi comfort offerti a bordo delle navi. Altrimenti le compagnie saranno costrette a scegliere altre destinazioni più competitive” ha concluso Pellegrino.

Sul ruolo della crocieristica come volano dell’economia nazionale e sul contributo del player Costa Crociere, si é soffermato Gianni Onorato, Direttore Generale di Costa Crociere S.p.A..“Nonostante lo scenario economico non sia dei più favorevoli, l’industria delle crociere in Italia continua a crescere e ad offrire un contributo importante in termini di ricchezza prodotta e occupazione. Essendo la compagnia n.1 in Italia e in Europa (ndr. e in Cina), Costa Crociere ha un ruolo di traino per l’intero settore: nel 2011 abbiamo portato in Italia un movimento di circa 4 milioni di croceristi, di cui 600.000 nella sola Venezia; nel 2010 abbiamo generato un impatto economico diretto e indiretto sul territorio nazionale pari a 2,2 miliardi di euro e ci siamo confermati per il secondo anno consecutivo tra le 10 aziende italiane più profittevoli, tra le prime 50 per fatturato e la prima nel settore del turismo”

Queste le dichiarazioni di alcuni dei grandi Player presenti alla manifestazione. Cosa ne pensate? Sono davvero troppi i Porti in italia?

dall´Ufficio Stampa Venezia Terminal Passeggeri

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Messaggio  silvanes Mer 02 Nov 2011, 00:35

Ivana!

No, non sono troppi i porti italiani, sono troppi i "condomini galleggianti"!
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