ITALIAN CRUISE DAY: LOTTA TRA PORTI E COMPAGNIE! – Prime Impressioni -
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ITALIAN CRUISE DAY: LOTTA TRA PORTI E COMPAGNIE! – Prime Impressioni -
ITALIAN CRUISE DAY: LOTTA TRA PORTI E COMPAGNIE! – Prime Impressioni -
Scritto il 31 ottobre 2011 da Redazione
Nelle giornate di Venerdì e Sabato si é svolto il primo Forum sulla crocieristica Italiana. Al Terminal di Venezia si è riunito il Gotha del Business crocieristico e ovviamente anche Meetingpoint Cruises ne faceva parte. Nel corso della settimana pubblicheremo del dettaglio le diverse analisi e i diversi comunicati degli attori presenti, ora invece andiamo a esprimere una prima descrizione a caldo.
◦Venezia Primo Home Port d´Italia.
Già durante i saluti di rito la giornata è entrata nel vivo; Sandro Trevisano, Presidente di Venezia Terminal Passeggeri, ha infatti annunciato, illustrandolo velocemente, il progetto di Cold Ironing del Porto lagunare che porterá alla riduzione del 95% di Co². Il progetto in collaborazione con Enel è per ora solo una proposta, anche se già operativa. Si stanno cercando i finanziamenti. Intenzione di Venezia è inoltre di arrivare a una riduzione delle vibrazioni e del moto ondoso oltre che di offrire sette attracchi per sette grandi navi. Nel 2011 il porto di Venezia diventerà il primo Home Port d´Italia e saranno più di 1 milione e 600 mila i passeggeri che transiteranno per la Città con una crescita del 11% rispetto allo scorso anno. È stato inoltre sottolineato come il Terminal Veneziano sia stato in grado di intravedere e prevedere i Trend crocieristici come quello delle Crociere Invernali, delle Minicrociere e delle Crociere Incentive. Nei prossimi tre anni vi sarà un investimento di 30 Milioni di Euro. (Dato esorbitante se si pensa che dal 1997 al 2010 l´investimento è stato di 32 Milioni).
◦Compagnia di Crociere – Porti: Una Pace armata
Dopo i saluti e la presentazione di “Italian Cruise Watch” (di cui parleremo in separata sede) sono iniziati i dibattiti tra i diversi attori del panorama crocieristico sui diversi temi proposti. La prima seduta plenaria avrebbe dovuto concentrarsi sul futuro delle Crociere ma, ben presto, il tema caldo sono diventate le infrastrutture dei porti e la lotta tra Terminal e Compagnie di Crociere. Polemica che si riallaccia alla dichiarazione di qualche giorni fa di Aponte: “Ci sono troppo porti in Italia”. Il primo a prendere la parola è stato Giovanni Onorato. Il Direttore Generale Costa Crociere ha evidenziato come nonostante la situazione con le autorità locali e con i porti sia oggi cambiata, prima, infatti, le Compagnie di Crociere non solo venivano ignorate ma erano persino di disturbo (ndr. Critica diretta a Genova), ancora oggi ci sono innumerevoli problemi strutturali (anche in Venezia, dato che non sono ancora pronti con il Cold Ironing). Onorato, spalleggiato anche da Pellegrino, Direttore Generale MSC Crociere, ha inoltre affermato come gli armatori siano costretti a investire nei Terminal anche se non vorrebbero. Non ritengono, infatti, che questi interventi siano proficui. Tale dichiarazione ha ovviamente sollevato le polemiche dei terminalisti e degli agenti marittimi che non solo hanno gridato alle lacrime di coccodrillo ma hanno anche accusato le compagnie di crociere di voler controllare tutto l´apparato e tutta la filiera. (Ad esempio l´acquisto da parte di Costa Crociere del 50% di Welcome Travel).
Onorato ha poi sottolineato le attuali difficoltà del Business crocieristico. Se prima si ordinavano 4/6 navi all´anno ora ne vengono ordinate “solo” 2/3. Il costo del carburante, inoltre, diventa sempre più ingente e, ora, incide sul bilancio più del costo del personale, dato che rende ancora più importante il Cold Ironing. Le parole di Aponte e Onorato non trovano però tutti i porti contrari. Edoardo Monzani, Amministratore Delegato di Stazioni Marittime si rivede infatti in tale posizione e rincara accusando il Governo di non fare nulla per le società portuali.
Il fuoco tra Porti e Compagnie di Crociere è stato poi di nuovo attizzato da Pellegrino, il quale con grande sinceritá ha annunciato la volontà di MSC di ridurre le toccate nei porti italiani, se questi non riduranno le tasse portuali. Intenzione della compagnia di Aponte è inoltre quella di trasformare la nave in vera e propria destinazione. (Approfondisci: MSC navi come Oasis). Anche Pellegrino si è lanciato in una critica contro la politica, la quale é assente, o presente solo per propri interessi. Perrocchio di Venezia Terminal ha definito l´attuale situazione tra Porti e Compagnie una “Pace Armata”.
Ventata di Aria nuova da parte di Rotondo di Royal Caribbean Cruise Line che smentisce Pellegrini e Onorato per ciò che concerne il periodo di crisi dell´industria crocieristica. Rotondo molto pragmaticamente, evidenzia come le navi saranno spostate nei mercati che non risentono della crisi come, ad esempio, Voyager of The Seas che lascierà Venezia per la Cina. La prima sessione si é poi chiusa con un dibattito tra i rappresentanti del Porto di Venezia e Genova, il primo favorevole a più porti (nuove mete rendono la crociera nuova) il secondo contrario (più porti più dispersione di denaro pubblico). Va anche rilevato come il Porto di Venezia ha partecipazioni anche in altri Porti come ad esempio il porto di Ravenna. Chiude Pellegrino che consiglia ai porti di eseguire tariffe stagionali.
Una prima seduta molto dibattuta, forse un po` fuori tema, ma sicuramente molto interessante. Nel Prossimo articolo analizzeremo il pomeriggio
Meetingpoint cruises
Scritto il 31 ottobre 2011 da Redazione
Nelle giornate di Venerdì e Sabato si é svolto il primo Forum sulla crocieristica Italiana. Al Terminal di Venezia si è riunito il Gotha del Business crocieristico e ovviamente anche Meetingpoint Cruises ne faceva parte. Nel corso della settimana pubblicheremo del dettaglio le diverse analisi e i diversi comunicati degli attori presenti, ora invece andiamo a esprimere una prima descrizione a caldo.
◦Venezia Primo Home Port d´Italia.
Già durante i saluti di rito la giornata è entrata nel vivo; Sandro Trevisano, Presidente di Venezia Terminal Passeggeri, ha infatti annunciato, illustrandolo velocemente, il progetto di Cold Ironing del Porto lagunare che porterá alla riduzione del 95% di Co². Il progetto in collaborazione con Enel è per ora solo una proposta, anche se già operativa. Si stanno cercando i finanziamenti. Intenzione di Venezia è inoltre di arrivare a una riduzione delle vibrazioni e del moto ondoso oltre che di offrire sette attracchi per sette grandi navi. Nel 2011 il porto di Venezia diventerà il primo Home Port d´Italia e saranno più di 1 milione e 600 mila i passeggeri che transiteranno per la Città con una crescita del 11% rispetto allo scorso anno. È stato inoltre sottolineato come il Terminal Veneziano sia stato in grado di intravedere e prevedere i Trend crocieristici come quello delle Crociere Invernali, delle Minicrociere e delle Crociere Incentive. Nei prossimi tre anni vi sarà un investimento di 30 Milioni di Euro. (Dato esorbitante se si pensa che dal 1997 al 2010 l´investimento è stato di 32 Milioni).
◦Compagnia di Crociere – Porti: Una Pace armata
Dopo i saluti e la presentazione di “Italian Cruise Watch” (di cui parleremo in separata sede) sono iniziati i dibattiti tra i diversi attori del panorama crocieristico sui diversi temi proposti. La prima seduta plenaria avrebbe dovuto concentrarsi sul futuro delle Crociere ma, ben presto, il tema caldo sono diventate le infrastrutture dei porti e la lotta tra Terminal e Compagnie di Crociere. Polemica che si riallaccia alla dichiarazione di qualche giorni fa di Aponte: “Ci sono troppo porti in Italia”. Il primo a prendere la parola è stato Giovanni Onorato. Il Direttore Generale Costa Crociere ha evidenziato come nonostante la situazione con le autorità locali e con i porti sia oggi cambiata, prima, infatti, le Compagnie di Crociere non solo venivano ignorate ma erano persino di disturbo (ndr. Critica diretta a Genova), ancora oggi ci sono innumerevoli problemi strutturali (anche in Venezia, dato che non sono ancora pronti con il Cold Ironing). Onorato, spalleggiato anche da Pellegrino, Direttore Generale MSC Crociere, ha inoltre affermato come gli armatori siano costretti a investire nei Terminal anche se non vorrebbero. Non ritengono, infatti, che questi interventi siano proficui. Tale dichiarazione ha ovviamente sollevato le polemiche dei terminalisti e degli agenti marittimi che non solo hanno gridato alle lacrime di coccodrillo ma hanno anche accusato le compagnie di crociere di voler controllare tutto l´apparato e tutta la filiera. (Ad esempio l´acquisto da parte di Costa Crociere del 50% di Welcome Travel).
Onorato ha poi sottolineato le attuali difficoltà del Business crocieristico. Se prima si ordinavano 4/6 navi all´anno ora ne vengono ordinate “solo” 2/3. Il costo del carburante, inoltre, diventa sempre più ingente e, ora, incide sul bilancio più del costo del personale, dato che rende ancora più importante il Cold Ironing. Le parole di Aponte e Onorato non trovano però tutti i porti contrari. Edoardo Monzani, Amministratore Delegato di Stazioni Marittime si rivede infatti in tale posizione e rincara accusando il Governo di non fare nulla per le società portuali.
Il fuoco tra Porti e Compagnie di Crociere è stato poi di nuovo attizzato da Pellegrino, il quale con grande sinceritá ha annunciato la volontà di MSC di ridurre le toccate nei porti italiani, se questi non riduranno le tasse portuali. Intenzione della compagnia di Aponte è inoltre quella di trasformare la nave in vera e propria destinazione. (Approfondisci: MSC navi come Oasis). Anche Pellegrino si è lanciato in una critica contro la politica, la quale é assente, o presente solo per propri interessi. Perrocchio di Venezia Terminal ha definito l´attuale situazione tra Porti e Compagnie una “Pace Armata”.
Ventata di Aria nuova da parte di Rotondo di Royal Caribbean Cruise Line che smentisce Pellegrini e Onorato per ciò che concerne il periodo di crisi dell´industria crocieristica. Rotondo molto pragmaticamente, evidenzia come le navi saranno spostate nei mercati che non risentono della crisi come, ad esempio, Voyager of The Seas che lascierà Venezia per la Cina. La prima sessione si é poi chiusa con un dibattito tra i rappresentanti del Porto di Venezia e Genova, il primo favorevole a più porti (nuove mete rendono la crociera nuova) il secondo contrario (più porti più dispersione di denaro pubblico). Va anche rilevato come il Porto di Venezia ha partecipazioni anche in altri Porti come ad esempio il porto di Ravenna. Chiude Pellegrino che consiglia ai porti di eseguire tariffe stagionali.
Una prima seduta molto dibattuta, forse un po` fuori tema, ma sicuramente molto interessante. Nel Prossimo articolo analizzeremo il pomeriggio
Meetingpoint cruises
ivanapi- Press Reporter
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Località : civitanova marche
Re: ITALIAN CRUISE DAY: LOTTA TRA PORTI E COMPAGNIE! – Prime Impressioni -
L'unica cosa che si evidenzia è un gran guazzabuglio. C'è un incremento e quindi Venezia ha incrementato diventando il primo porto in Italia, poi ci sono troppi porti e le risorse vengono disperse. La crisi c'è ma la MSC vuole copiare Royal costruendo navi come la Oasis e la Allure, e come si riempiono se abbiamo la crisi? La stessa Royal che annuncia che la crisi non c'è, però sposta la Voyager of the Seas in Cina perchè lì veramente non c'è la crisi. Bravo chi sa realmente come stanno le cose. Ciao
sorriso275- Primo Commissario
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Re: ITALIAN CRUISE DAY: LOTTA TRA PORTI E COMPAGNIE! – Prime Impressioni -
Ci hai capito qualcosa?
Ciao
Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Località : civitanova marche
Re: ITALIAN CRUISE DAY: LOTTA TRA PORTI E COMPAGNIE! – Prime Impressioni -
Prometto di rispondervi domani ... io penso di avere una idea
masca1973- Moderatore
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Re: ITALIAN CRUISE DAY: LOTTA TRA PORTI E COMPAGNIE! – Prime Impressioni -
Lello, purtroppo è davvero così!
"L'unica cosa che si evidenzia è un gran guazzabuglio. C'è un incremento e quindi Venezia ha incrementato diventando il primo porto in Italia,
poi ci sono troppi porti e le risorse vengono disperse. La crisi c'è ma la MSC vuole copiare Royal costruendo navi come la Oasis e la Allure,
e come si riempiono se abbiamo la crisi? La stessa Royal che annuncia che la crisi non c'è, però sposta la Voyager of the Seas in Cina
perchè lì veramente non c'è la crisi. Bravo chi sa realmente come stanno le cose."
Sto pensando seriamente che gli armatori siano andati veramente "fuori di testa" e non sanno più che fare. La speranza che anche i croceristi
non si facciano influenzare troppo, specialmente da COSTA e MSC, e che vadino pure loro "fuori di cranio"
Ho aggiornato il mio post su AMARCORD. No, non posso scrivere ciò che non penso!
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Mai è mai possibile pubblicare qualche post positivo su COSTA e MSC. Sono forse troppo brontolone?
"L'unica cosa che si evidenzia è un gran guazzabuglio. C'è un incremento e quindi Venezia ha incrementato diventando il primo porto in Italia,
poi ci sono troppi porti e le risorse vengono disperse. La crisi c'è ma la MSC vuole copiare Royal costruendo navi come la Oasis e la Allure,
e come si riempiono se abbiamo la crisi? La stessa Royal che annuncia che la crisi non c'è, però sposta la Voyager of the Seas in Cina
perchè lì veramente non c'è la crisi. Bravo chi sa realmente come stanno le cose."
Sto pensando seriamente che gli armatori siano andati veramente "fuori di testa" e non sanno più che fare. La speranza che anche i croceristi
non si facciano influenzare troppo, specialmente da COSTA e MSC, e che vadino pure loro "fuori di cranio"
Ho aggiornato il mio post su AMARCORD. No, non posso scrivere ciò che non penso!
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Mai è mai possibile pubblicare qualche post positivo su COSTA e MSC. Sono forse troppo brontolone?
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