ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
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ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
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26 maggio 2011
IL RETROSCENA
GOVERNO A CACCIA DI NAVI
LETTA CHIAMA APONTE
Roma - Mentre in Italia il mondo dei cantieri navali sta esplodendo, ieri Gianluigi Aponte passeggiava per il Porto Antico di Genova, dopo una sosta da “Eataly” e prima di tornare a Ginevra, da dove guida le seconda flotta mercantile più grande del mondo. È lui l’uomo-chiave di questi giorni: Aponte è il proprietario della Msc Crociere, diretta concorrente del gruppo Costa e principale cliente del porto di Genova. La visita di ieri era mirata a vedere i lavori alla Stazione Marittima, di cui a breve sarà il nuovo azionista di maggioranza. In Italia si sta pensando (anche) a lui, agli ordini che farà, per risollevare le sorti della cantieristica italiana.
In effetti, dopo uno stop agli investimenti di circa tre anni, ora l’armatore torna a ingrandire la propria flotta. Inoltre, come anticipato dal Secolo XIX nei giorni scorsi, sta allargando il suo raggio d’influenza e i suoi investimenti sulla città e sul suo porto. Fino ad oggi, tutte le sue navi sono state costruite in Francia, negli storici Chantiers de l’Atlantique, controllati dal gruppo Stx France, un terzo dello Stato e due terzi dai coreani della Stx Shipbuilding.
A Parigi, per strappargli l’ultima commessa, è sceso in campo personalmente il presidente francese Nicholas Sarkozy. Non deve stupire: la crisi c’è dappertutto e i Paesi concorrenti dell’Italia (essenzialmente Francia e Germania), stanno facendo carte false per aggiudicarsi ogni commessa possibile. E fanno giocare alla politica un ruolo di primo piano. Ora, complice la crisi di Fincantieri, anche in Italia il governo si sta muovendo, per la prima volta: nei giorni scorsi infatti Aponte ha incontrato il sottosegretario di Stato, Gianni Letta, pare molto apprezzato dall’armatore e scelto come suo interlocutore di eccellenza all’interno del governo. Al centro degli appuntamenti c’era principalmente la gara su Tirrenia: Aponte è infatti proprietario di Gnv-Snav, una delle tre società della cordata che comprerà la flotta di Stato. Ma con il potente sottosegretario le discussioni pare non si siano fermate a questo. Parlando con l’armatore italo-svizzero, Letta avrebbe messo sul tavolo quelle condizioni di favore per il credito all’esportazione che fino ad oggi sono mancate in Italia per incentivare gli armatori a costruire nel nostro Paese.
L’armatore ordina la nave, ma non avendo ovviamente i soldi per pagarla sull’unghia, si fa garantire dalla Cassa depositi e prestiti, che gli presta denaro a un certo tasso d’interesse e dopo che la Sace ha garantito la copertura assicurativa. Ecco: il tasso offerto dai corrispondenti tedeschi e francesi della Cdp è migliore rispetto a quello italiano. Tasso migliore, cantieri stranieri più competitivi.
Proprio di questo Aponte si era lamentato - insieme al numero uno di Costa Crociere, Pier Luigi Foschi - con il governatore ligure Claudio Burlando, circa un mese fa. Ma, probabilmente, non solo con lui. E proprio ieri Cdp ha garantito un finanziamento da 830 milioni per la costruzione «di due navi Carnival presso Fincantieri» - presumibilmente quelle che saranno ordinate per il marchio Costa -, migliorando le condizioni che erano state offerte ad aprile, come riferito dal Secolo XIX nei giorni scorsi. Significa che qualcosa si sta muovendo, e molto velocemente, su questo fronte.
Del resto, parlando con Burlando e il presidente del porto di Genova, Luigi Merlo, ieri Aponte ha ribadito che «Fincantieri lavora benissimo». E ha aggiunto di voler costruire navi da 1.750-2.000 cabine, più larghe ma più corte, quindi più facilmente adattabili a un maggior numero di porti, ma in grado di portare più passeggeri rispetto a quelle in circolazione oggi. «Più corte - ragionava ieri all’assemblea pubblica con i sindacati e le istituzioni lo stesso Burlando - questo significa che se fossero costruite in Italia, non sarebbe obbligatorio costruirle nei cantieri del Nord-Est», Marghera e Monfalcone. Tornerebbe in campo Sestri Ponente, se Fincantieri decidesse di appoggiare l’investmento dell’armatore svizzero-sorrentino.
ALBERTO QUARATI
Shippingonline
26 maggio 2011
IL RETROSCENA
GOVERNO A CACCIA DI NAVI
LETTA CHIAMA APONTE
Roma - Mentre in Italia il mondo dei cantieri navali sta esplodendo, ieri Gianluigi Aponte passeggiava per il Porto Antico di Genova, dopo una sosta da “Eataly” e prima di tornare a Ginevra, da dove guida le seconda flotta mercantile più grande del mondo. È lui l’uomo-chiave di questi giorni: Aponte è il proprietario della Msc Crociere, diretta concorrente del gruppo Costa e principale cliente del porto di Genova. La visita di ieri era mirata a vedere i lavori alla Stazione Marittima, di cui a breve sarà il nuovo azionista di maggioranza. In Italia si sta pensando (anche) a lui, agli ordini che farà, per risollevare le sorti della cantieristica italiana.
In effetti, dopo uno stop agli investimenti di circa tre anni, ora l’armatore torna a ingrandire la propria flotta. Inoltre, come anticipato dal Secolo XIX nei giorni scorsi, sta allargando il suo raggio d’influenza e i suoi investimenti sulla città e sul suo porto. Fino ad oggi, tutte le sue navi sono state costruite in Francia, negli storici Chantiers de l’Atlantique, controllati dal gruppo Stx France, un terzo dello Stato e due terzi dai coreani della Stx Shipbuilding.
A Parigi, per strappargli l’ultima commessa, è sceso in campo personalmente il presidente francese Nicholas Sarkozy. Non deve stupire: la crisi c’è dappertutto e i Paesi concorrenti dell’Italia (essenzialmente Francia e Germania), stanno facendo carte false per aggiudicarsi ogni commessa possibile. E fanno giocare alla politica un ruolo di primo piano. Ora, complice la crisi di Fincantieri, anche in Italia il governo si sta muovendo, per la prima volta: nei giorni scorsi infatti Aponte ha incontrato il sottosegretario di Stato, Gianni Letta, pare molto apprezzato dall’armatore e scelto come suo interlocutore di eccellenza all’interno del governo. Al centro degli appuntamenti c’era principalmente la gara su Tirrenia: Aponte è infatti proprietario di Gnv-Snav, una delle tre società della cordata che comprerà la flotta di Stato. Ma con il potente sottosegretario le discussioni pare non si siano fermate a questo. Parlando con l’armatore italo-svizzero, Letta avrebbe messo sul tavolo quelle condizioni di favore per il credito all’esportazione che fino ad oggi sono mancate in Italia per incentivare gli armatori a costruire nel nostro Paese.
L’armatore ordina la nave, ma non avendo ovviamente i soldi per pagarla sull’unghia, si fa garantire dalla Cassa depositi e prestiti, che gli presta denaro a un certo tasso d’interesse e dopo che la Sace ha garantito la copertura assicurativa. Ecco: il tasso offerto dai corrispondenti tedeschi e francesi della Cdp è migliore rispetto a quello italiano. Tasso migliore, cantieri stranieri più competitivi.
Proprio di questo Aponte si era lamentato - insieme al numero uno di Costa Crociere, Pier Luigi Foschi - con il governatore ligure Claudio Burlando, circa un mese fa. Ma, probabilmente, non solo con lui. E proprio ieri Cdp ha garantito un finanziamento da 830 milioni per la costruzione «di due navi Carnival presso Fincantieri» - presumibilmente quelle che saranno ordinate per il marchio Costa -, migliorando le condizioni che erano state offerte ad aprile, come riferito dal Secolo XIX nei giorni scorsi. Significa che qualcosa si sta muovendo, e molto velocemente, su questo fronte.
Del resto, parlando con Burlando e il presidente del porto di Genova, Luigi Merlo, ieri Aponte ha ribadito che «Fincantieri lavora benissimo». E ha aggiunto di voler costruire navi da 1.750-2.000 cabine, più larghe ma più corte, quindi più facilmente adattabili a un maggior numero di porti, ma in grado di portare più passeggeri rispetto a quelle in circolazione oggi. «Più corte - ragionava ieri all’assemblea pubblica con i sindacati e le istituzioni lo stesso Burlando - questo significa che se fossero costruite in Italia, non sarebbe obbligatorio costruirle nei cantieri del Nord-Est», Marghera e Monfalcone. Tornerebbe in campo Sestri Ponente, se Fincantieri decidesse di appoggiare l’investmento dell’armatore svizzero-sorrentino.
ALBERTO QUARATI
Shippingonline
ivanapi- Press Reporter
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Re: ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
Ho sempre sostenuto che il governo doveva muoversi e fare qualcosa, come hanno fatto sia la Francia che la Germania.
Ora sembra che io sia stata accontentata. Speriamo che non sia troppo tardi!
Ciao
Ora sembra che io sia stata accontentata. Speriamo che non sia troppo tardi!
Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Re: ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
Ivana!
Bene per FINCANTIERI e per Genova, male per i croceristi, almeno quelli "lamentosi" come il sottoscritto.
"Navi da 1.750-2.000 cabine, più larghe ma più corte, quindi più facilmente adattabili a un maggior numero di porti,
ma in grado di portare più passeggeri rispetto a quelle in circolazione oggi"
Saranno alverari umani!
Serena notte!
Bene per FINCANTIERI e per Genova, male per i croceristi, almeno quelli "lamentosi" come il sottoscritto.
"Navi da 1.750-2.000 cabine, più larghe ma più corte, quindi più facilmente adattabili a un maggior numero di porti,
ma in grado di portare più passeggeri rispetto a quelle in circolazione oggi"
Saranno alverari umani!
Serena notte!
Re: ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
Però Silvano abbiamo bisogno di commesse come il pane...io spero di cuore che accanto a questo ci sia una drastica recisone del mercato del lavoro...
masca1973- Moderatore
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Re: ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
Amico mio, è vero!
Ribadisco quanto esternato alcuni giorni or sono.
Non si possono costruire "meganavi" da crociera solo per non lasciare
senza lavoro gli operai. L'offerta attuale è nettamente superiore alla
domanda. La coperta è corta. Gli armatori non sono a capo di istituti di beneficenza
e non sono certo disposti a far navigare i propri "mostri" semivuoti. Una soluzione a
breve-medio termine potrebbe essere il rinnovo della "obsoleta" flotta dei traghetti
TIRRENIA, anche se attualmente sulla privatizzazione di questa compagnia, vi sono
ancora molto ombre. Non va nemmeno scordato che gli operai in Cassa di compensazione
dovranno essere pagati da voi cittadini italiani. Insomma, un grave quesito e nessuno, al
momento, pare avere la "bacchetta magica". Lo sviluppo del mondo delle crociere è stato
troppo veloce e concentrato nel giro di pochi anni. Troppi si sono illusi che tale tendenza
sarebbe continuata. La situazione politica internazionale, la crisi dell'UE e la concorrenza
asiatica stanno mettendo in difficoltà gli armatori, FINCANTIERI e altri cantieri.
Vedi mio post: "CROCIERE IN CRISI"
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Un triste saluto.
Ribadisco quanto esternato alcuni giorni or sono.
Non si possono costruire "meganavi" da crociera solo per non lasciare
senza lavoro gli operai. L'offerta attuale è nettamente superiore alla
domanda. La coperta è corta. Gli armatori non sono a capo di istituti di beneficenza
e non sono certo disposti a far navigare i propri "mostri" semivuoti. Una soluzione a
breve-medio termine potrebbe essere il rinnovo della "obsoleta" flotta dei traghetti
TIRRENIA, anche se attualmente sulla privatizzazione di questa compagnia, vi sono
ancora molto ombre. Non va nemmeno scordato che gli operai in Cassa di compensazione
dovranno essere pagati da voi cittadini italiani. Insomma, un grave quesito e nessuno, al
momento, pare avere la "bacchetta magica". Lo sviluppo del mondo delle crociere è stato
troppo veloce e concentrato nel giro di pochi anni. Troppi si sono illusi che tale tendenza
sarebbe continuata. La situazione politica internazionale, la crisi dell'UE e la concorrenza
asiatica stanno mettendo in difficoltà gli armatori, FINCANTIERI e altri cantieri.
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Un triste saluto.
Re: ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
Penso che la situazione sia difficile, e come dici tu la coperta è assai corta. Non si può certo svaccare o fare riforme con alti costi perchè soldi non ce ne sono. Si può solo pensare di fare riforme a basso costo, e questo per non fare la fine di Grecia, Spagna e Portogallo...il debito va tenuto sotto stretto controllo. Non va dimenticata neppure la struttura del mondo del lavoro, che così come è strutturata fa acqua da tutte le parti...e i paesi asiatici ci fanno le scarpe...
masca1973- Moderatore
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Re: ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
Purtroppo, come avevo previsto, anzi come aveva previsto IL SOLE 24ORE di
un paio di anni or sono, le navi stanno davvero rallentando. A pagare, come
sempre, saranno i lavoratori. La soluzione non è semplice, specialmente per
COSTA che si è venduta a CARNIVAL. A decidere saranno sempre gli
americani che certo non hanno molta "pietà" degli operai senza lavoro.
Si è voluto costruire navi sempre più grandi e ora mancano i croceristi.
Se si fosse mantenuta una strategia "europea" con navi da 2'000 passeggeri,
navi per tutti i "target", probabilmente vi erano ancora spazi di manovra.
Ora è troppo tardi, purtroppo!
Lo ripeto, bisognava seguire l'esempio della Germania (AIDA a parte!) che
non ha venduto tutto e pur non navigando a tutta forza, si sta salvando, anzi
è pronta al rilancio di navi a "misura di crocerista". Magari "topperà", ma
almeno sta cercando di costruire navi "umane".
Tirem innanz!
un paio di anni or sono, le navi stanno davvero rallentando. A pagare, come
sempre, saranno i lavoratori. La soluzione non è semplice, specialmente per
COSTA che si è venduta a CARNIVAL. A decidere saranno sempre gli
americani che certo non hanno molta "pietà" degli operai senza lavoro.
Si è voluto costruire navi sempre più grandi e ora mancano i croceristi.
Se si fosse mantenuta una strategia "europea" con navi da 2'000 passeggeri,
navi per tutti i "target", probabilmente vi erano ancora spazi di manovra.
Ora è troppo tardi, purtroppo!
Lo ripeto, bisognava seguire l'esempio della Germania (AIDA a parte!) che
non ha venduto tutto e pur non navigando a tutta forza, si sta salvando, anzi
è pronta al rilancio di navi a "misura di crocerista". Magari "topperà", ma
almeno sta cercando di costruire navi "umane".
Tirem innanz!
Re: ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
Si ma ti rendi conto Silvano che in Germania al pari della Svizzera governo e opposizione governano insieme per il bene del paese...e poi niente manovre liberalistiche che favoriscono i loro amici e inoltre dirigenza e lavoratori lavorano per il bene dell'impresa...qui in Italia mi viene da sorridere...
masca1973- Moderatore
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Re: ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
Qui in Italia è l'esatto contrario!!!!!masca1973 ha scritto:Si ma ti rendi conto Silvano che in Germania al pari della Svizzera governo e opposizione governano insieme per il bene del paese...e poi niente manovre liberalistiche che favoriscono i loro amici e inoltre dirigenza e lavoratori lavorano per il bene dell'impresa...qui in Italia mi viene da sorridere...
Ciao
ivanapi- Press Reporter
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Re: ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
Amici!
Purtroppo è vero. I vostri politici sono in "Lotta Continua" per la poltrona.
Ieri, il nostro governo, ha deciso di abbandonare il nucleare, senza
polemiche e tutti d'accordo!
Purtroppo è vero. I vostri politici sono in "Lotta Continua" per la poltrona.
Ieri, il nostro governo, ha deciso di abbandonare il nucleare, senza
polemiche e tutti d'accordo!
Re: ERA ORA!!!!!! Governo, Letta chiama Aponte.
Anche da noi si è deciso di soprassedere ... ma da una parte pur di rompere le scatole e voler andare a votare per un referendum inutile si è fatto discorsi e perso del tempo anche per questo ...
masca1973- Moderatore
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