Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
5 partecipanti
Pagina 1 di 1
Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
Calano le vendite delle riviste e il ruolo degli inserzionisti pubblicitari nelle redazioni diventa più invasivo. Difficile difendersi dal rischio di un’informazione “sponsorizzata” quando a decidere gli argomenti e la grafica delle pagina è la pubblicità.
Calano le vendite delle riviste e il ruolo degli inserzionisti pubblicitari nelle redazioni diventa più invasivo. Difficile difendersi dal rischio di un’informazione “sponsorizzata” quando a decidere gli argomenti e la grafica delle pagina è la pubblicità.
Il lettore si è fatto furbo e per il naso non vuole essere preso. Gli inserzionisti pubblicitari lo sanno bene. Sui giornali, le loro strategie comunicative si sono fatte molto più sofisticate e invasive. Nelle riviste che si occupano di viaggi e turismo a volte è difficile distinguere tra pubblicità e articolo giornalistico. La notizia si fonde e si confonde spesso con l’attività promozionale e la scelta stessa degli argomenti risulta “sponsorizzata”.
È impresa ardua trovare nei settimanali, nei mensili e nei periodici del settore turistico spudorate commistioni. Abbondano servizi su alberghi, villaggi turistici, luoghi di villeggiatura e citazioni di compagnie aeree. Ma è difficile trovare nell’immediata vicinanza dell’articolo la pubblicità dell’albergo in questione, del tour operator o della linea di volo “Chi legge non è mica fesso”, dice Roberto Caramelli, caporedattore dei “Viaggi di Repubblica”: “Se legge un articolo sull’Umbria e vede accanto l’inserzione di un tour operator che fa delle offerte proprio sull’Umbria, capisce subito che c’è qualcosa che non va”.
L’operazione promozionale è più sottile. Prima compare l’articolo. Poi, nel numero successivo, la pubblicità del “prodotto” di cui il giornalista ha parlato. In alcuni casi la reclame non attende l’uscita del numero successivo della rivista e si posiziona qualche pagina prima o dopo il servizio cui lo sponsor è legato.
Se i lettori diminuiscono, il peso degli inserzionisti pubblicitari aumenta. Per Caramelli, il ruolo degli sponsor è diventato sempre più invasivo. “In alcuni casi, la decisione di realizzare un determinato servizio viene presa dopo che un inserzionista ha annunciato l’acquisto di uno spazio pubblicitario”. Insomma, se la regione Marche acquista una pagina su una rivista di turismo per pubblicizzare il Montefeltro, ci sono altissime probabilità che su quello stesso giornale compaia un reportage sul Montefeltro.
Mariella Grossi, vicedirettrice di “Dove”, mensile del Corriere della Sera, va orgogliosa della scelta editoriale fatta dal suo giornale: “Scegliamo i temi della rivista in base all’attualità. Più che una rivista di viaggi proviamo a fare una rivista di costume”. Questo, secondo Grossi, rende “Dove” poco appetibile agli inserzionisti tradizionali della pubblicistica di viaggi e dunque più libera la propria attività di documentazione giornalistica. E infatti sul mensile del Corsera ci sono pubblicità di borse, orologi, giacche e valige e soltanto tre o quattro spazi pubblicitari acquistati da tour operator ed enti del turismo.
Nel numero di questo mese, però, a pagina 64 e 65, sotto la dicitura “Dolce vita/prima puntata”, appare qualcosa che ha tutta l’aria di un servizio giornalistico. C’è un titolo, un catenaccio e un testo provvisto di capolettera corredato di foto con didascalia dei lussuosi interni e degli esterni di navi della Msc Crociere. Solo con più attenzione ci si accorge che il carattere è leggermente diverso da quello usato per il resto del giornale. In fondo a destra a pagina 65, compare una piccola scritta criptica messa di traverso a fianco a una foto della nave da crociera: “Publi Dove” recita la breve riga. Queste due parole sarebbero l’avvertimento al lettore che si tratta di informazione pubblicitaria e quindi di completamente distinto dal resto del giornale. Cosa, a primo impatto, quasi impossibile da riconoscere per chi legge.
Nessuna rivista italiana, d’altra parte, specifica , all’interno o alla fine degli articoli, come siano state sostenute le spese di viaggio e di soggiorno per i reportage sui luoghi più lontani e costosi del mondo.
Testate come Bell’Italia, Viaggi e Sapori e Gente Viaggi, accompagnano i servizi con consigli su hotel, ristorante, linea aerea e, in alcuni casi, tour operator da scegliere. Per chi legge, rimane, però il dubbio sulla trasparenza delle informazioni date. Da nessuna parte sta scritto dove il giornalista abbia dormito, mangiato e come abbia viaggiato. E soprattutto le riviste non specificano se qualcuno degli enti citati dall’autore abbia sponsorizzato il viaggio.
il Ducato
Calano le vendite delle riviste e il ruolo degli inserzionisti pubblicitari nelle redazioni diventa più invasivo. Difficile difendersi dal rischio di un’informazione “sponsorizzata” quando a decidere gli argomenti e la grafica delle pagina è la pubblicità.
Il lettore si è fatto furbo e per il naso non vuole essere preso. Gli inserzionisti pubblicitari lo sanno bene. Sui giornali, le loro strategie comunicative si sono fatte molto più sofisticate e invasive. Nelle riviste che si occupano di viaggi e turismo a volte è difficile distinguere tra pubblicità e articolo giornalistico. La notizia si fonde e si confonde spesso con l’attività promozionale e la scelta stessa degli argomenti risulta “sponsorizzata”.
È impresa ardua trovare nei settimanali, nei mensili e nei periodici del settore turistico spudorate commistioni. Abbondano servizi su alberghi, villaggi turistici, luoghi di villeggiatura e citazioni di compagnie aeree. Ma è difficile trovare nell’immediata vicinanza dell’articolo la pubblicità dell’albergo in questione, del tour operator o della linea di volo “Chi legge non è mica fesso”, dice Roberto Caramelli, caporedattore dei “Viaggi di Repubblica”: “Se legge un articolo sull’Umbria e vede accanto l’inserzione di un tour operator che fa delle offerte proprio sull’Umbria, capisce subito che c’è qualcosa che non va”.
L’operazione promozionale è più sottile. Prima compare l’articolo. Poi, nel numero successivo, la pubblicità del “prodotto” di cui il giornalista ha parlato. In alcuni casi la reclame non attende l’uscita del numero successivo della rivista e si posiziona qualche pagina prima o dopo il servizio cui lo sponsor è legato.
Se i lettori diminuiscono, il peso degli inserzionisti pubblicitari aumenta. Per Caramelli, il ruolo degli sponsor è diventato sempre più invasivo. “In alcuni casi, la decisione di realizzare un determinato servizio viene presa dopo che un inserzionista ha annunciato l’acquisto di uno spazio pubblicitario”. Insomma, se la regione Marche acquista una pagina su una rivista di turismo per pubblicizzare il Montefeltro, ci sono altissime probabilità che su quello stesso giornale compaia un reportage sul Montefeltro.
Mariella Grossi, vicedirettrice di “Dove”, mensile del Corriere della Sera, va orgogliosa della scelta editoriale fatta dal suo giornale: “Scegliamo i temi della rivista in base all’attualità. Più che una rivista di viaggi proviamo a fare una rivista di costume”. Questo, secondo Grossi, rende “Dove” poco appetibile agli inserzionisti tradizionali della pubblicistica di viaggi e dunque più libera la propria attività di documentazione giornalistica. E infatti sul mensile del Corsera ci sono pubblicità di borse, orologi, giacche e valige e soltanto tre o quattro spazi pubblicitari acquistati da tour operator ed enti del turismo.
Nel numero di questo mese, però, a pagina 64 e 65, sotto la dicitura “Dolce vita/prima puntata”, appare qualcosa che ha tutta l’aria di un servizio giornalistico. C’è un titolo, un catenaccio e un testo provvisto di capolettera corredato di foto con didascalia dei lussuosi interni e degli esterni di navi della Msc Crociere. Solo con più attenzione ci si accorge che il carattere è leggermente diverso da quello usato per il resto del giornale. In fondo a destra a pagina 65, compare una piccola scritta criptica messa di traverso a fianco a una foto della nave da crociera: “Publi Dove” recita la breve riga. Queste due parole sarebbero l’avvertimento al lettore che si tratta di informazione pubblicitaria e quindi di completamente distinto dal resto del giornale. Cosa, a primo impatto, quasi impossibile da riconoscere per chi legge.
Nessuna rivista italiana, d’altra parte, specifica , all’interno o alla fine degli articoli, come siano state sostenute le spese di viaggio e di soggiorno per i reportage sui luoghi più lontani e costosi del mondo.
Testate come Bell’Italia, Viaggi e Sapori e Gente Viaggi, accompagnano i servizi con consigli su hotel, ristorante, linea aerea e, in alcuni casi, tour operator da scegliere. Per chi legge, rimane, però il dubbio sulla trasparenza delle informazioni date. Da nessuna parte sta scritto dove il giornalista abbia dormito, mangiato e come abbia viaggiato. E soprattutto le riviste non specificano se qualcuno degli enti citati dall’autore abbia sponsorizzato il viaggio.
il Ducato
simtec- Terzo Commissario
- Messaggi : 198
Data d'iscrizione : 26.10.08
Località : Livorno
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
Ho lavorato nel settore "marketing" di una grande banca. Ho letto il tuo post con attenzione. Mai vedrai un commento negativo su una vettura nuova, anche se è un "catorcio". Mai dirannosimtec ha scritto:Calano le vendite delle riviste e il ruolo degli inserzionisti pubblicitari nelle redazioni diventa più invasivo. Difficile difendersi dal rischio di un’informazione “sponsorizzata” quando a decidere gli argomenti e la grafica delle pagina è la pubblicità.
Calano le vendite delle riviste e il ruolo degli inserzionisti pubblicitari nelle redazioni diventa più invasivo. Difficile difendersi dal rischio di un’informazione “sponsorizzata” quando a decidere gli argomenti e la grafica delle pagina è la pubblicità.
Il lettore si è fatto furbo e per il naso non vuole essere preso. Gli inserzionisti pubblicitari lo sanno bene. Sui giornali, le loro strategie comunicative si sono fatte molto più sofisticate e invasive. Nelle riviste che si occupano di viaggi e turismo a volte è difficile distinguere tra pubblicità e articolo giornalistico. La notizia si fonde e si confonde spesso con l’attività promozionale e la scelta stessa degli argomenti risulta “sponsorizzata”.
È impresa ardua trovare nei settimanali, nei mensili e nei periodici del settore turistico spudorate commistioni. Abbondano servizi su alberghi, villaggi turistici, luoghi di villeggiatura e citazioni di compagnie aeree. Ma è difficile trovare nell’immediata vicinanza dell’articolo la pubblicità dell’albergo in questione, del tour operator o della linea di volo “Chi legge non è mica fesso”, dice Roberto Caramelli, caporedattore dei “Viaggi di Repubblica”: “Se legge un articolo sull’Umbria e vede accanto l’inserzione di un tour operator che fa delle offerte proprio sull’Umbria, capisce subito che c’è qualcosa che non va”.
L’operazione promozionale è più sottile. Prima compare l’articolo. Poi, nel numero successivo, la pubblicità del “prodotto” di cui il giornalista ha parlato. In alcuni casi la reclame non attende l’uscita del numero successivo della rivista e si posiziona qualche pagina prima o dopo il servizio cui lo sponsor è legato.
Se i lettori diminuiscono, il peso degli inserzionisti pubblicitari aumenta. Per Caramelli, il ruolo degli sponsor è diventato sempre più invasivo. “In alcuni casi, la decisione di realizzare un determinato servizio viene presa dopo che un inserzionista ha annunciato l’acquisto di uno spazio pubblicitario”. Insomma, se la regione Marche acquista una pagina su una rivista di turismo per pubblicizzare il Montefeltro, ci sono altissime probabilità che su quello stesso giornale compaia un reportage sul Montefeltro.
Mariella Grossi, vicedirettrice di “Dove”, mensile del Corriere della Sera, va orgogliosa della scelta editoriale fatta dal suo giornale: “Scegliamo i temi della rivista in base all’attualità. Più che una rivista di viaggi proviamo a fare una rivista di costume”. Questo, secondo Grossi, rende “Dove” poco appetibile agli inserzionisti tradizionali della pubblicistica di viaggi e dunque più libera la propria attività di documentazione giornalistica. E infatti sul mensile del Corsera ci sono pubblicità di borse, orologi, giacche e valige e soltanto tre o quattro spazi pubblicitari acquistati da tour operator ed enti del turismo.
Nel numero di questo mese, però, a pagina 64 e 65, sotto la dicitura “Dolce vita/prima puntata”, appare qualcosa che ha tutta l’aria di un servizio giornalistico. C’è un titolo, un catenaccio e un testo provvisto di capolettera corredato di foto con didascalia dei lussuosi interni e degli esterni di navi della Msc Crociere. Solo con più attenzione ci si accorge che il carattere è leggermente diverso da quello usato per il resto del giornale. In fondo a destra a pagina 65, compare una piccola scritta criptica messa di traverso a fianco a una foto della nave da crociera: “Publi Dove” recita la breve riga. Queste due parole sarebbero l’avvertimento al lettore che si tratta di informazione pubblicitaria e quindi di completamente distinto dal resto del giornale. Cosa, a primo impatto, quasi impossibile da riconoscere per chi legge.
Nessuna rivista italiana, d’altra parte, specifica , all’interno o alla fine degli articoli, come siano state sostenute le spese di viaggio e di soggiorno per i reportage sui luoghi più lontani e costosi del mondo.
Testate come Bell’Italia, Viaggi e Sapori e Gente Viaggi, accompagnano i servizi con consigli su hotel, ristorante, linea aerea e, in alcuni casi, tour operator da scegliere. Per chi legge, rimane, però il dubbio sulla trasparenza delle informazioni date. Da nessuna parte sta scritto dove il giornalista abbia dormito, mangiato e come abbia viaggiato. E soprattutto le riviste non specificano se qualcuno degli enti citati dall’autore abbia sponsorizzato il viaggio.
il Ducato
di COSTA e MSC CROCIERE, che sui loro moderni "colossi del mare", la vita a bordo è stressante, il mare non si vede, le soste sono "mangi e fuggi", che la cucina è da mensa aziendale,
(se vuoi cenare seriamente devi recarti in un ristorante a pagamento!) che devi stare in coda per tutta una settimana, che devi scordarti il relax, che i prezzi a bordo sono esagerati,
che sei costretto a divertirti a tutti i costi, che il personale non parla italiano, che il servizio è modesto, che sei solo un numero da spennare e sbarcare il più presto!
Sono stato cattivo, lo so. Ma le attuali crociere di massa, sono così!
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
silvanes ha scritto:Ho lavorato nel settore "marketing" di una grande banca. Ho letto il tuo post con attenzione. Mai vedrai un commento negativo su una vettura nuova, anche se è un "catorcio". Mai dirannosimtec ha scritto:Calano le vendite delle riviste e il ruolo degli inserzionisti pubblicitari nelle redazioni diventa più invasivo. Difficile difendersi dal rischio di un’informazione “sponsorizzata” quando a decidere gli argomenti e la grafica delle pagina è la pubblicità.
Testate come Bell’Italia, Viaggi e Sapori e Gente Viaggi, accompagnano i servizi con consigli su hotel, ristorante, linea aerea e, in alcuni casi, tour operator da scegliere. Per chi legge, rimane, però il dubbio sulla trasparenza delle informazioni date. Da nessuna parte sta scritto dove il giornalista abbia dormito, mangiato e come abbia viaggiato. E soprattutto le riviste non specificano se qualcuno degli enti citati dall’autore abbia sponsorizzato il viaggio.
il Ducato
di COSTA e MSC CROCIERE, che sui loro moderni "colossi del mare", la vita a bordo è stressante, il mare non si vede, le soste sono "mangi e fuggi", che la cucina è da mensa aziendale,
(se vuoi cenare seriamente devi recarti in un ristorante a pagamento!) che devi stare in coda per tutta una settimana, che devi scordarti il relax, che i prezzi a bordo sono esagerati,
che sei costretto a divertirti a tutti i costi, che il personale non parla italiano, che il servizio è modesto, che sei solo un numero da spennare e sbarcare il più presto!
Sono stato cattivo, lo so. Ma le attuali crociere di massa, sono così!
Ok Silvano, capisco benissimo il tuo sfogo ma io non metterei tutto insieme: mi spiego: come ho più volte detto in questo forum, il trattamento a bordo di MSC Rhapsody, Melody, Opera, Lirica e Sinfonia mi ha sempre entusiasmato moltissimo... E' chiaro che quando il numero dei crocieristi aumenta a livelli esponenziali (MSC Musica e via via fino a MSC Fantasia) il trattamento, ahimè, è senz'altro meno "attento" rispetto a navi più "contenute". Se pensi poi che sulla Fantasia hanno inventato pure le "classi sociali"... Addio belle crociere! A presto!
Ospite- Ospite
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
L'ultima trovata, che non mi convince, sono le classi sociali. Una furbata per tentare di recuperare coloro, come me, che amavano le crociere rilassanti,MSC-forever ha scritto:silvanes ha scritto:Ho lavorato nel settore "marketing" di una grande banca. Ho letto il tuo post con attenzione. Mai vedrai un commento negativo su una vettura nuova, anche se è un "catorcio". Mai dirannosimtec ha scritto:Calano le vendite delle riviste e il ruolo degli inserzionisti pubblicitari nelle redazioni diventa più invasivo. Difficile difendersi dal rischio di un’informazione “sponsorizzata” quando a decidere gli argomenti e la grafica delle pagina è la pubblicità.
Testate come Bell’Italia, Viaggi e Sapori e Gente Viaggi, accompagnano i servizi con consigli su hotel, ristorante, linea aerea e, in alcuni casi, tour operator da scegliere. Per chi legge, rimane, però il dubbio sulla trasparenza delle informazioni date. Da nessuna parte sta scritto dove il giornalista abbia dormito, mangiato e come abbia viaggiato. E soprattutto le riviste non specificano se qualcuno degli enti citati dall’autore abbia sponsorizzato il viaggio.
il Ducato
di COSTA e MSC CROCIERE, che sui loro moderni "colossi del mare", la vita a bordo è stressante, il mare non si vede, le soste sono "mangi e fuggi", che la cucina è da mensa aziendale,
(se vuoi cenare seriamente devi recarti in un ristorante a pagamento!) che devi stare in coda per tutta una settimana, che devi scordarti il relax, che i prezzi a bordo sono esagerati,
che sei costretto a divertirti a tutti i costi, che il personale non parla italiano, che il servizio è modesto, che sei solo un numero da spennare e sbarcare il più presto!
Sono stato cattivo, lo so. Ma le attuali crociere di massa, sono così!
Ok Silvano, capisco benissimo il tuo sfogo ma io non metterei tutto insieme: mi spiego: come ho più volte detto in questo forum, il trattamento a bordo di MSC Rhapsody, Melody, Opera, Lirica e Sinfonia mi ha sempre entusiasmato moltissimo... E' chiaro che quando il numero dei crocieristi aumenta a livelli esponenziali (MSC Musica e via via fino a MSC Fantasia) il trattamento, ahimè, è senz'altro meno "attento" rispetto a navi più "contenute". Se pensi poi che sulla Fantasia hanno inventato pure le "classi sociali"... Addio belle crociere! A presto!
prive di inutili rumori e senza code, ma non necessariamente crociere di lusso!
Forse sono stanco delle crociere, che davvero non mi attirano più sulle "meganavi" attuali, pur continuando ad affermare che erano davvero vacanza "speciali".
Lo ripeto per la centesima o millesima volta, potrei optare per una nave straniera (a dire il vero, nel 2'000, ci ho provato, ma non mi sono sentito a mio agio!) ma perchè?
Scelgo una delle tante località marine, di qualità, che offrono Italia o Francia. Se poi andrò in settembre, eviterò anche le code autostradali. Le piccole navi
come LIRICA e OPERA navigano al nord e tornano in autunno. Le altre offrono i soliti itinerari con località viste e riviste. Probabilmente ho fatto troppe crociere
e ora le ho finite. Ne facevo anche due in un anno, ai tempi della "C" ITALIANISSIMA. Dovevo tenerle una decina di riserva. Nella vita tutto termina.
Ciao.
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
Beato tu che ne hai fatte così tante, forse è proprio per questo che ti stanno nauseando. Per me, al 31 maggio prossimo sarà la terza crociera con Costa e onestamente, nonostante tutte le situazioni spiacevoli intervenute nelle prime 2, non vedo l'ora di partire. Per me e forse per tanta gente come me, che non abbiamo conosciuto le crociere di cui tu parli, andare in crociera oggi con queste navi grandi, rappresenta un modo di fare vacanza e di vedere posti nuovi, seppur mordi e fuggi. Significa evadere dalla vita di tutti i giorni. D'altra parte, vivo in una città di mare, abbastanza caotica sia d'estate che d'inverno, con un traffico pazzesco, che andare in crociera su quei cassoni da 3.000 persone, quasi quasi mi rilassa. Ciao.silvanes ha scritto:L'ultima trovata, che non mi convince, sono le classi sociali. Una furbata per tentare di recuperare coloro, come me, che amavano le crociere rilassanti,MSC-forever ha scritto:silvanes ha scritto:Ho lavorato nel settore "marketing" di una grande banca. Ho letto il tuo post con attenzione. Mai vedrai un commento negativo su una vettura nuova, anche se è un "catorcio". Mai dirannosimtec ha scritto:Calano le vendite delle riviste e il ruolo degli inserzionisti pubblicitari nelle redazioni diventa più invasivo. Difficile difendersi dal rischio di un’informazione “sponsorizzata” quando a decidere gli argomenti e la grafica delle pagina è la pubblicità.
Testate come Bell’Italia, Viaggi e Sapori e Gente Viaggi, accompagnano i servizi con consigli su hotel, ristorante, linea aerea e, in alcuni casi, tour operator da scegliere. Per chi legge, rimane, però il dubbio sulla trasparenza delle informazioni date. Da nessuna parte sta scritto dove il giornalista abbia dormito, mangiato e come abbia viaggiato. E soprattutto le riviste non specificano se qualcuno degli enti citati dall’autore abbia sponsorizzato il viaggio.
il Ducato
di COSTA e MSC CROCIERE, che sui loro moderni "colossi del mare", la vita a bordo è stressante, il mare non si vede, le soste sono "mangi e fuggi", che la cucina è da mensa aziendale,
(se vuoi cenare seriamente devi recarti in un ristorante a pagamento!) che devi stare in coda per tutta una settimana, che devi scordarti il relax, che i prezzi a bordo sono esagerati,
che sei costretto a divertirti a tutti i costi, che il personale non parla italiano, che il servizio è modesto, che sei solo un numero da spennare e sbarcare il più presto!
Sono stato cattivo, lo so. Ma le attuali crociere di massa, sono così!
Ok Silvano, capisco benissimo il tuo sfogo ma io non metterei tutto insieme: mi spiego: come ho più volte detto in questo forum, il trattamento a bordo di MSC Rhapsody, Melody, Opera, Lirica e Sinfonia mi ha sempre entusiasmato moltissimo... E' chiaro che quando il numero dei crocieristi aumenta a livelli esponenziali (MSC Musica e via via fino a MSC Fantasia) il trattamento, ahimè, è senz'altro meno "attento" rispetto a navi più "contenute". Se pensi poi che sulla Fantasia hanno inventato pure le "classi sociali"... Addio belle crociere! A presto!
prive di inutili rumori e senza code, ma non necessariamente crociere di lusso!
Forse sono stanco delle crociere, che davvero non mi attirano più sulle "meganavi" attuali, pur continuando ad affermare che erano davvero vacanza "speciali".
Lo ripeto per la centesima o millesima volta, potrei optare per una nave straniera (a dire il vero, nel 2'000, ci ho provato, ma non mi sono sentito a mio agio!) ma perchè?
Scelgo una delle tante località marine, di qualità, che offrono Italia o Francia. Se poi andrò in settembre, eviterò anche le code autostradali. Le piccole navi
come LIRICA e OPERA navigano al nord e tornano in autunno. Le altre offrono i soliti itinerari con località viste e riviste. Probabilmente ho fatto troppe crociere
e ora le ho finite. Ne facevo anche due in un anno, ai tempi della "C" ITALIANISSIMA. Dovevo tenerle una decina di riserva. Nella vita tutto termina.
Ciao.
ivanapi- Press Reporter
- Messaggi : 8729
Data d'iscrizione : 30.10.08
Località : civitanova marche
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
Concordo con il tuo intelligente scritto!ivanapi ha scritto:Beato tu che ne hai fatte così tante, forse è proprio per questo che ti stanno nauseando. Per me, al 31 maggio prossimo sarà la terza crociera con Costa e onestamente, nonostante tutte le situazioni spiacevoli intervenute nelle prime 2, non vedo l'ora di partire. Per me e forse per tanta gente come me, che non abbiamo conosciuto le crociere di cui tu parli, andare in crociera oggi con queste navi grandi, rappresenta un modo di fare vacanza e di vedere posti nuovi, seppur mordi e fuggi. Significa evadere dalla vita di tutti i giorni. D'altra parte, vivo in una città di mare, abbastanza caotica sia d'estate che d'inverno, con un traffico pazzesco, che andare in crociera su quei cassoni da 3.000 persone, quasi quasi mi rilassa. Ciao.silvanes ha scritto:L'ultima trovata, che non mi convince, sono le classi sociali. Una furbata per tentare di recuperare coloro, come me, che amavano le crociere rilassanti,MSC-forever ha scritto:silvanes ha scritto:Ho lavorato nel settore "marketing" di una grande banca. Ho letto il tuo post con attenzione. Mai vedrai un commento negativo su una vettura nuova, anche se è un "catorcio". Mai dirannosimtec ha scritto:Calano le vendite delle riviste e il ruolo degli inserzionisti pubblicitari nelle redazioni diventa più invasivo. Difficile difendersi dal rischio di un’informazione “sponsorizzata” quando a decidere gli argomenti e la grafica delle pagina è la pubblicità.
Testate come Bell’Italia, Viaggi e Sapori e Gente Viaggi, accompagnano i servizi con consigli su hotel, ristorante, linea aerea e, in alcuni casi, tour operator da scegliere. Per chi legge, rimane, però il dubbio sulla trasparenza delle informazioni date. Da nessuna parte sta scritto dove il giornalista abbia dormito, mangiato e come abbia viaggiato. E soprattutto le riviste non specificano se qualcuno degli enti citati dall’autore abbia sponsorizzato il viaggio.
il Ducato
di COSTA e MSC CROCIERE, che sui loro moderni "colossi del mare", la vita a bordo è stressante, il mare non si vede, le soste sono "mangi e fuggi", che la cucina è da mensa aziendale,
(se vuoi cenare seriamente devi recarti in un ristorante a pagamento!) che devi stare in coda per tutta una settimana, che devi scordarti il relax, che i prezzi a bordo sono esagerati,
che sei costretto a divertirti a tutti i costi, che il personale non parla italiano, che il servizio è modesto, che sei solo un numero da spennare e sbarcare il più presto!
Sono stato cattivo, lo so. Ma le attuali crociere di massa, sono così!
Ok Silvano, capisco benissimo il tuo sfogo ma io non metterei tutto insieme: mi spiego: come ho più volte detto in questo forum, il trattamento a bordo di MSC Rhapsody, Melody, Opera, Lirica e Sinfonia mi ha sempre entusiasmato moltissimo... E' chiaro che quando il numero dei crocieristi aumenta a livelli esponenziali (MSC Musica e via via fino a MSC Fantasia) il trattamento, ahimè, è senz'altro meno "attento" rispetto a navi più "contenute". Se pensi poi che sulla Fantasia hanno inventato pure le "classi sociali"... Addio belle crociere! A presto!
prive di inutili rumori e senza code, ma non necessariamente crociere di lusso!
Forse sono stanco delle crociere, che davvero non mi attirano più sulle "meganavi" attuali, pur continuando ad affermare che erano davvero vacanza "speciali".
Lo ripeto per la centesima o millesima volta, potrei optare per una nave straniera (a dire il vero, nel 2'000, ci ho provato, ma non mi sono sentito a mio agio!) ma perchè?
Scelgo una delle tante località marine, di qualità, che offrono Italia o Francia. Se poi andrò in settembre, eviterò anche le code autostradali. Le piccole navi
come LIRICA e OPERA navigano al nord e tornano in autunno. Le altre offrono i soliti itinerari con località viste e riviste. Probabilmente ho fatto troppe crociere
e ora le ho finite. Ne facevo anche due in un anno, ai tempi della "C" ITALIANISSIMA. Dovevo tenerle una decina di riserva. Nella vita tutto termina.
Ciao.
Ho fatto tante crociere......e sono un poco antico. Spiegare a un giovane crocerista l'ambiente delle crociere di un tempo mi è difficile. Ho avuto la fortuna di vivere il momento "magico"
delle crociere, momento che mai più si ripeterà. Itinerari da favola, i viaggi di 7 giorni nemmeno li consideravo, massimo 1'000 passeggeri, nessuna coda, cucina "esagerata",
buffet di mezzanotte da "mille e una notte", si passavano le serate (quando non vi era vento) sul ponte sole a base di "champagne" e nessuno indossava i jeans, le donne erano
elegantissime e belle. A cena, ogni sera il ristorante veniva addobbato in modo diverso, il personale era italianissimo, ci divertivamo senza l'obbligo di farlo, avevamo la possibilità
di cenare nei siti visitati dalle nave, perché le soste non erano "mangia e fuggi". Vi era sempre posto sul ponte sole e la musica iniziava solo verso le 17.00 con il Thè danzante.
Potrei continuare, per il momento mi fermo. Era un mondo totalmente diverso dall'attuale. I croceristi non erano "vecchi pensionati", vi erano moltissimi giovani e non pensare che
tali crociere costavano un capitale. Tutte "cavolate" che afferma Pier Luigi Foschi. Ovviamente erano crociere della mitica LINEA "C".......indimenticabile!
Buon mare!
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
silvanes ha scritto:Concordo con il tuo intelligente scritto!ivanapi ha scritto:Beato tu che ne hai fatte così tante, forse è proprio per questo che ti stanno nauseando. Per me, al 31 maggio prossimo sarà la terza crociera con Costa e onestamente, nonostante tutte le situazioni spiacevoli intervenute nelle prime 2, non vedo l'ora di partire. Per me e forse per tanta gente come me, che non abbiamo conosciuto le crociere di cui tu parli, andare in crociera oggi con queste navi grandi, rappresenta un modo di fare vacanza e di vedere posti nuovi, seppur mordi e fuggi. Significa evadere dalla vita di tutti i giorni. D'altra parte, vivo in una città di mare, abbastanza caotica sia d'estate che d'inverno, con un traffico pazzesco, che andare in crociera su quei cassoni da 3.000 persone, quasi quasi mi rilassa. Ciao.silvanes ha scritto:L'ultima trovata, che non mi convince, sono le classi sociali. Una furbata per tentare di recuperare coloro, come me, che amavano le crociere rilassanti,MSC-forever ha scritto:silvanes ha scritto:Ho lavorato nel settore "marketing" di una grande banca. Ho letto il tuo post con attenzione. Mai vedrai un commento negativo su una vettura nuova, anche se è un "catorcio". Mai dirannosimtec ha scritto:Calano le vendite delle riviste e il ruolo degli inserzionisti pubblicitari nelle redazioni diventa più invasivo. Difficile difendersi dal rischio di un’informazione “sponsorizzata” quando a decidere gli argomenti e la grafica delle pagina è la pubblicità.
Testate come Bell’Italia, Viaggi e Sapori e Gente Viaggi, accompagnano i servizi con consigli su hotel, ristorante, linea aerea e, in alcuni casi, tour operator da scegliere. Per chi legge, rimane, però il dubbio sulla trasparenza delle informazioni date. Da nessuna parte sta scritto dove il giornalista abbia dormito, mangiato e come abbia viaggiato. E soprattutto le riviste non specificano se qualcuno degli enti citati dall’autore abbia sponsorizzato il viaggio.
il Ducato
di COSTA e MSC CROCIERE, che sui loro moderni "colossi del mare", la vita a bordo è stressante, il mare non si vede, le soste sono "mangi e fuggi", che la cucina è da mensa aziendale,
(se vuoi cenare seriamente devi recarti in un ristorante a pagamento!) che devi stare in coda per tutta una settimana, che devi scordarti il relax, che i prezzi a bordo sono esagerati,
che sei costretto a divertirti a tutti i costi, che il personale non parla italiano, che il servizio è modesto, che sei solo un numero da spennare e sbarcare il più presto!
Sono stato cattivo, lo so. Ma le attuali crociere di massa, sono così!
Ok Silvano, capisco benissimo il tuo sfogo ma io non metterei tutto insieme: mi spiego: come ho più volte detto in questo forum, il trattamento a bordo di MSC Rhapsody, Melody, Opera, Lirica e Sinfonia mi ha sempre entusiasmato moltissimo... E' chiaro che quando il numero dei crocieristi aumenta a livelli esponenziali (MSC Musica e via via fino a MSC Fantasia) il trattamento, ahimè, è senz'altro meno "attento" rispetto a navi più "contenute". Se pensi poi che sulla Fantasia hanno inventato pure le "classi sociali"... Addio belle crociere! A presto!
prive di inutili rumori e senza code, ma non necessariamente crociere di lusso!
Forse sono stanco delle crociere, che davvero non mi attirano più sulle "meganavi" attuali, pur continuando ad affermare che erano davvero vacanza "speciali".
Lo ripeto per la centesima o millesima volta, potrei optare per una nave straniera (a dire il vero, nel 2'000, ci ho provato, ma non mi sono sentito a mio agio!) ma perchè?
Scelgo una delle tante località marine, di qualità, che offrono Italia o Francia. Se poi andrò in settembre, eviterò anche le code autostradali. Le piccole navi
come LIRICA e OPERA navigano al nord e tornano in autunno. Le altre offrono i soliti itinerari con località viste e riviste. Probabilmente ho fatto troppe crociere
e ora le ho finite. Ne facevo anche due in un anno, ai tempi della "C" ITALIANISSIMA. Dovevo tenerle una decina di riserva. Nella vita tutto termina.
Ciao.
Ho fatto tante crociere......e sono un poco antico. Spiegare a un giovane crocerista l'ambiente delle crociere di un tempo mi è difficile. Ho avuto la fortuna di vivere il momento "magico"
delle crociere, momento che mai più si ripeterà. Itinerari da favola, i viaggi di 7 giorni nemmeno li consideravo, massimo 1'000 passeggeri, nessuna coda, cucina "esagerata",
buffet di mezzanotte da "mille e una notte", si passavano le serate (quando non vi era vento) sul ponte sole a base di "champagne" e nessuno indossava i jeans, le donne erano
elegantissime e belle. A cena, ogni sera il ristorante veniva addobbato in modo diverso, il personale era italianissimo, ci divertivamo senza l'obbligo di farlo, avevamo la possibilità
di cenare nei siti visitati dalle nave, perché le soste non erano "mangia e fuggi". Vi era sempre posto sul ponte sole e la musica iniziava solo verso le 17.00 con il Thè danzante.
Potrei continuare, per il momento mi fermo. Era un mondo totalmente diverso dall'attuale. I croceristi non erano "vecchi pensionati", vi erano moltissimi giovani e non pensare che
tali crociere costavano un capitale. Tutte "cavolate" che afferma Pier Luigi Foschi. Ovviamente erano crociere della mitica LINEA "C".......indimenticabile! Io ho capito perfettamente il tuo desiderio alle vecchie crociere, ma da quel periodo ad oggi, c'è stato un cambiamento totale del modo di vivere e comportarsi degli esseri umani. Il mondo è diventato frenetico, è tutta una corsa al benessere personale. Gli armatori approfittano e i giovani indossano i jeans dappertutto. Forse siamo noi (e mi ci metto anche io) a doverci adeguare alle modernità. Per me è più facile, perchè io ci sono entrata da poco in questo mondo di crociere ed ho qundi conosciuto soltanto questo stato di cose. Ciao, a presto.
Buon mare!
ivanapi- Press Reporter
- Messaggi : 8729
Data d'iscrizione : 30.10.08
Località : civitanova marche
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
Le crociere erano diverse, noi forse eravamo diversi.
Ma forse e dico forse qualcuno lo sta capendo e di nuovo forse la nascita di Luminosa e Deliziosa sarà una gioia per tutti quelli che i villaggi turistici non li possono proprio soffrire.
Veremo se il forse diverrà realta, allaro sicuramente rivedro quei clienti che in passatto non perdevano un anno senza una crociera.
Ma forse e dico forse qualcuno lo sta capendo e di nuovo forse la nascita di Luminosa e Deliziosa sarà una gioia per tutti quelli che i villaggi turistici non li possono proprio soffrire.
Veremo se il forse diverrà realta, allaro sicuramente rivedro quei clienti che in passatto non perdevano un anno senza una crociera.
My Club- Comune
- Messaggi : 19
Data d'iscrizione : 10.03.09
Località : Taranto
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
Sinceramente, non credo che molti, come il sottoscritto, saranno attratti da navi con.....con due classi.My Club ha scritto:Le crociere erano diverse, noi forse eravamo diversi.
Ma forse e dico forse qualcuno lo sta capendo e di nuovo forse la nascita di Luminosa e Deliziosa sarà una gioia per tutti quelli che i villaggi turistici non li possono proprio soffrire.
Veremo se il forse diverrà realta, allaro sicuramente rivedro quei clienti che in passatto non perdevano un anno senza una crociera.
Si doveva diversificare l'offerta con navi a "misura di crocerista" e variare gli itinerari, che sono sempre gli stessi. Addio care crociere!
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
Su questo sono d'accordissimo e l'ho detto fin dall'inizio. Non mi va di fare una vacanza ed essere considerata una cliente di classe B. Ciao.silvanes ha scritto:Sinceramente, non credo che molti, come il sottoscritto, saranno attratti da navi con.....con due classi.My Club ha scritto:Le crociere erano diverse, noi forse eravamo diversi.
Ma forse e dico forse qualcuno lo sta capendo e di nuovo forse la nascita di Luminosa e Deliziosa sarà una gioia per tutti quelli che i villaggi turistici non li possono proprio soffrire.
Veremo se il forse diverrà realta, allaro sicuramente rivedro quei clienti che in passatto non perdevano un anno senza una crociera.
Si doveva diversificare l'offerta con navi a "misura di crocerista" e variare gli itinerari, che sono sempre gli stessi. Addio care crociere!
ivanapi- Press Reporter
- Messaggi : 8729
Data d'iscrizione : 30.10.08
Località : civitanova marche
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
Luminosa non ha due classi, mantiene solo dei privilegi alle cabine Samsara.silvanes ha scritto:Sinceramente, non credo che molti, come il sottoscritto, saranno attratti da navi con.....con due classi.My Club ha scritto:Le crociere erano diverse, noi forse eravamo diversi.
Ma forse e dico forse qualcuno lo sta capendo e di nuovo forse la nascita di Luminosa e Deliziosa sarà una gioia per tutti quelli che i villaggi turistici non li possono proprio soffrire.
Veremo se il forse diverrà realta, allaro sicuramente rivedro quei clienti che in passatto non perdevano un anno senza una crociera.
Si doveva diversificare l'offerta con navi a "misura di crocerista" e variare gli itinerari, che sono sempre gli stessi. Addio care crociere!
La Luminosa nasce dal progetto Eurodam della Holland America Line, compagnia di provata classe senza essere lusso.
Penso che Costa si sia resa conto di quanti clienti ha perso. Si è vero ne ha acquistati tantissimi di più, ma se uno può acquistare 10 clienti senza perdere 1 vecchio, avrà realmente avuto successo.
Nel pacchetto di Costa mancava una offerta all'altezza.
Visto il grande successo di Eurodam nonostante le sue 92.000 tonnellate, perchè si può dare il massimo confort e qualità Celebrity e Holland lo dimostrano, potrebbe accadere anche con Luminosa e Delisiosa.
Sempre se Costa sia all'altezza!
My Club- Comune
- Messaggi : 19
Data d'iscrizione : 10.03.09
Località : Taranto
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
La domanda, riuscirà Costa a dare qualità?My Club ha scritto:Luminosa non ha due classi, mantiene solo dei privilegi alle cabine Samsara.silvanes ha scritto:Sinceramente, non credo che molti, come il sottoscritto, saranno attratti da navi con.....con due classi.My Club ha scritto:Le crociere erano diverse, noi forse eravamo diversi.
Ma forse e dico forse qualcuno lo sta capendo e di nuovo forse la nascita di Luminosa e Deliziosa sarà una gioia per tutti quelli che i villaggi turistici non li possono proprio soffrire.
Veremo se il forse diverrà realta, allaro sicuramente rivedro quei clienti che in passatto non perdevano un anno senza una crociera.
Si doveva diversificare l'offerta con navi a "misura di crocerista" e variare gli itinerari, che sono sempre gli stessi. Addio care crociere!
La Luminosa nasce dal progetto Eurodam della Holland America Line, compagnia di provata classe senza essere lusso.
Penso che Costa si sia resa conto di quanti clienti ha perso. Si è vero ne ha acquistati tantissimi di più, ma se uno può acquistare 10 clienti senza perdere 1 vecchio, avrà realmente avuto successo.
Nel pacchetto di Costa mancava una offerta all'altezza.
Visto il grande successo di Eurodam nonostante le sue 92.000 tonnellate, perchè si può dare il massimo confort e qualità Celebrity e Holland lo dimostrano, potrebbe accadere anche con Luminosa e Delisiosa.
Sempre se Costa sia all'altezza!
iolupodimare- Comune
- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 26.12.08
Età : 61
Località : Trapani
Re: Come la pubblicità controlla l'informazione turistica
Io penso che già sarà molto se non peggiorerà ancora. Comunque io farò la prossima crociera con la Victoria al 31 maggio ed al mio ritorno Vi saprò dire. Bisogna vedere su queste 2 navi: Pacifica e Luminosa, se lo stile sarà migliore che sulle altre navi. Ci sapranno dire i primi croceristi che saliranno a bordo. Ciao.iolupodimare ha scritto:La domanda, riuscirà Costa a dare qualità?My Club ha scritto:Luminosa non ha due classi, mantiene solo dei privilegi alle cabine Samsara.silvanes ha scritto:Sinceramente, non credo che molti, come il sottoscritto, saranno attratti da navi con.....con due classi.My Club ha scritto:Le crociere erano diverse, noi forse eravamo diversi.
Ma forse e dico forse qualcuno lo sta capendo e di nuovo forse la nascita di Luminosa e Deliziosa sarà una gioia per tutti quelli che i villaggi turistici non li possono proprio soffrire.
Veremo se il forse diverrà realta, allaro sicuramente rivedro quei clienti che in passatto non perdevano un anno senza una crociera.
Si doveva diversificare l'offerta con navi a "misura di crocerista" e variare gli itinerari, che sono sempre gli stessi. Addio care crociere!
La Luminosa nasce dal progetto Eurodam della Holland America Line, compagnia di provata classe senza essere lusso.
Penso che Costa si sia resa conto di quanti clienti ha perso. Si è vero ne ha acquistati tantissimi di più, ma se uno può acquistare 10 clienti senza perdere 1 vecchio, avrà realmente avuto successo.
Nel pacchetto di Costa mancava una offerta all'altezza.
Visto il grande successo di Eurodam nonostante le sue 92.000 tonnellate, perchè si può dare il massimo confort e qualità Celebrity e Holland lo dimostrano, potrebbe accadere anche con Luminosa e Delisiosa.
Sempre se Costa sia all'altezza!
ivanapi- Press Reporter
- Messaggi : 8729
Data d'iscrizione : 30.10.08
Località : civitanova marche
Argomenti simili
» SALERNO:DIVENTARE CITTA' TURISTICA
» PUBBLICITA' GRATUITA PER COSTA
» COSTA FAVOLOSA GIA' IN PUBBLICITA'
» Caso Minzolini su pubblicità occulta
» Al porto di Bari la nuova offerta turistica “Crocieristi in treno” grazie ad un accordo FSE - Royal Caribbean
» PUBBLICITA' GRATUITA PER COSTA
» COSTA FAVOLOSA GIA' IN PUBBLICITA'
» Caso Minzolini su pubblicità occulta
» Al porto di Bari la nuova offerta turistica “Crocieristi in treno” grazie ad un accordo FSE - Royal Caribbean
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|