Anche il gruppo Virgin punta sulle crociere?

Tornano insistenti le voci su una vecchia idea di Richard Branson

Londra, 2 marzo 2014 – Sarà stata forse l’entrata nelle crociere oceaniche della Viking Ocean Cruises, sarà stata forse la continua escalation del settore delle crociere che nonostante la crisi mondiale continua a macinare numeri in crescita, oppure semplicemente è giunto il momento di tirare fuori dal cassetto della scrivania di Richard Branson il vecchio progetto di realizzare una compagnia crociera. Qualunque sia stata la motivazione, sembra propri che questa volta Branson sia intenzionato almeno a passare alla fase due, ovvero, trovare i capitali necessari per permettere al gruppo Virgin di entrare nel settore delle crociere.

Alcuni anni fa era circolata nell’ambiente solo una timida voce corredata da pochi fogli di carta, per lo più di ricerche di mercato e un sondaggio sul mercato dell’usato, mai portato in porto. Sebbene le nuove voci siano ancora una volta scarse di dettagli concreti, le voci sulla raccolta di fondi per l'acquisizione di navi sono tutt’altro che fievoli. Questo non significa che il gruppo Virgin entrerà da qui a breve nel settore delle crociere. Se da un lato è normale che un gruppo finanziario faccia ricerche per ampliare i propri orizzonti finanziari, dall’altra ci troviamo in un momento storico di evoluzione del settore delle crociere, dove gli spazzi e le attrazioni di una nave determinano l’attrattiva o meno di una compagnia. Se in passato a frenare le ambizioni di Branson vi era un’offerta di navi di seconda mano fatta da vecchi transatlantici, tanto caro alla vecchia clientela e tanto snobbati dalle nuove generazioni di crocieristi, oggi la situazione non è migliore. Non ci sono più i vecchi transatlantici, ma le navi di più recente costruzione disponibile sono piccole e poco competitive con i grandi mercati. Sì, perché secondo i più informati Branson vorrebbe cogliere l'opportunità di entrare in un settore in crescita, ma con l’intenzione di competere con la concorrenza.

Quello che sembra certo che la società di consulenza aziendale statunitense Allen & Co. ha il compito di sovrintendere allo sviluppo dell'operazione, ovvero, la stessa società che ha lavorato alla realizzazione della catena di hotel a quattro stelle, Virgin Hotel. Lo sviluppo della Virgin Cruises sarebbe comunque ancora nella fase iniziale, ma alcuni dirigenti della Virgin e i loro consulenti hanno già avuto colloqui dettagliati con le banche per acquisire un finanziamento per un miliardo di dollari. Secondo voci vicino all’azienda, il gruppo sarebbe esposto a prestiti per circa 700 milioni di dollari, mentre il restante del capitale entrerebbe con la vendita di partecipazioni in Virgin Cruises a investitori esterni. Strategia già usata in altri settori da Branson. Un investimento così ampio suggerisce un’entrata in grande stile alla Viking o leggermente più timida alla TUI.

Non ci resta che aspettare i prossimi mesi per capire l’evoluzione di questa nuova avventura di Sir Richard Branson. Sempre che il tutto non torni di nuovo nel cassetto.

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