MARITTIMI FILIPPINI SULLA LISTA NERA U.E
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MARITTIMI FILIPPINI SULLA LISTA NERA U.E
Manila - Il presidente del Senato filippino Franklin Drilon ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che almeno 80 mila marittimi del suo Paese (tradizionalmente, il più grande fornitore mondiale di personale a bordo delle navi) rischiano di perdere il lavoro se Manila non riuscirà a garantire standard internazionali nel campo della formazione e della certificazione. In particolare, a tormentare Drilon sono le voci che arrivano dall’Unione europea, che si preparerebbe a chiedere la messa al bando dei marittimi filippini, perché la loro formazione non sarebbe - secondo il giudizio di Bruxelles - all’altezza della convenzione internazionale di settore, la Stcw (Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers).
«Se l’Ue procedesse in questa direzione - dice Drilon - 80 mila persone perderebbero il lavoro. Inoltre, c’è il rischio che altri Paesi seguano l’indirizzo di Bruxelles: in questo caso possiamo dire che sono a rischio tutti e 300 mila i filippini imbarcati in giro per il mondo».
Per rispondere a questa emergenza, Drilon sta spingendo per rafforzare i poteri di un’Authority di controllo sulla formazione dei marittimi (“Marina”) peraltro da lui fortemente sponsorizzata, con l’obiettivo di trasformarla nell’unico ente che si occupa degli affari marittimi nelle Filippine. Il presidente del Senato ha anche provato a quantificare la perdita economica nel caso in cui la lista nera europea diventasse effettiva: nel dettaglio, Drilon ha ricordato che con le rimesse dei marittimi, entrano ogni anno nelle filippine circa 5 miliardi di dollari.
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«Se l’Ue procedesse in questa direzione - dice Drilon - 80 mila persone perderebbero il lavoro. Inoltre, c’è il rischio che altri Paesi seguano l’indirizzo di Bruxelles: in questo caso possiamo dire che sono a rischio tutti e 300 mila i filippini imbarcati in giro per il mondo».
Per rispondere a questa emergenza, Drilon sta spingendo per rafforzare i poteri di un’Authority di controllo sulla formazione dei marittimi (“Marina”) peraltro da lui fortemente sponsorizzata, con l’obiettivo di trasformarla nell’unico ente che si occupa degli affari marittimi nelle Filippine. Il presidente del Senato ha anche provato a quantificare la perdita economica nel caso in cui la lista nera europea diventasse effettiva: nel dettaglio, Drilon ha ricordato che con le rimesse dei marittimi, entrano ogni anno nelle filippine circa 5 miliardi di dollari.
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ivanapi- Press Reporter
- Messaggi : 8729
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Località : civitanova marche
Re: MARITTIMI FILIPPINI SULLA LISTA NERA U.E
Non capisco ... Perché non si possono fare delle buone scuole anche nelle Filippine? Poche chiacchiere e investimenti nell'istruzione ...
masca1973- Moderatore
- Messaggi : 5108
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