MV AKADEMIK:TUTTI SALVI I 52 PASSEGGERI
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MV AKADEMIK:TUTTI SALVI I 52 PASSEGGERI
(ANSA) - SYDNEY, 2 GEN - I 52 passeggeri della MV Akademik Chokalski sono stati tratti in salvo e sono a bordo della rompighiaccio australiana, Aurora Australis, mentre, per il momento, rimarranno a bordo della nave russa i 22 membri dell'equipaggio. Ma dalla Aurora Australis sono stati inviati loro dei viveri .
"Non conosco i piani di recupero della nave russa ma credo che l'equipaggio attenda ora l'arrivo di qualche altra imbarcazione capace di tirarla fuori. La Shokalskiy non è una rompighiaccio e senza aiuto rimarrebbe lì". Lo riferisce all'ANSA il ricercatore italiano dell'Istituto nazionale di astrofisica, Francesco D'Alessio, a bordo della rompighiaccio australiana.
"L'Aurora Australis non è riuscita a raggiungere la nave cinese, figuriamoci se può riuscire a raggiungere la nave russa. Qui la situazione non è proprio semplice - osserva il ricercatore italiano -. Il ghiaccio si presenta in enormi lastre. Quella usata come eliporto questo pomeriggio era grande più di un paio di campi di calcio, spessa tra i 4 e 5 metri e compatta".
"L'Aurora ha tentato di raggiungere la rompighiaccio cinese, Snow Dragon, ma non essendoci riuscita ha dovuto preoccuparsi del recupero dei passeggeri della Shokalskiy".
"Il trasferimento dei passeggeri dalla nave russa alla Aurora Australis, alla fine, è stato organizzato in modo differente da quanto previsto in precedenza - racconta ancora D'Alessio - Non essendo riusciti a raggiungere la nave cinese sono state individuate due piattaforme di ghiaccio, una vicino all'Akademik e una di fianco alla rompighiaccio australiana, e da lì sono stati caricati e scaricati, rispettivamente, i passeggeri della nave russa". (ANSA).
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"Non conosco i piani di recupero della nave russa ma credo che l'equipaggio attenda ora l'arrivo di qualche altra imbarcazione capace di tirarla fuori. La Shokalskiy non è una rompighiaccio e senza aiuto rimarrebbe lì". Lo riferisce all'ANSA il ricercatore italiano dell'Istituto nazionale di astrofisica, Francesco D'Alessio, a bordo della rompighiaccio australiana.
"L'Aurora Australis non è riuscita a raggiungere la nave cinese, figuriamoci se può riuscire a raggiungere la nave russa. Qui la situazione non è proprio semplice - osserva il ricercatore italiano -. Il ghiaccio si presenta in enormi lastre. Quella usata come eliporto questo pomeriggio era grande più di un paio di campi di calcio, spessa tra i 4 e 5 metri e compatta".
"L'Aurora ha tentato di raggiungere la rompighiaccio cinese, Snow Dragon, ma non essendoci riuscita ha dovuto preoccuparsi del recupero dei passeggeri della Shokalskiy".
"Il trasferimento dei passeggeri dalla nave russa alla Aurora Australis, alla fine, è stato organizzato in modo differente da quanto previsto in precedenza - racconta ancora D'Alessio - Non essendo riusciti a raggiungere la nave cinese sono state individuate due piattaforme di ghiaccio, una vicino all'Akademik e una di fianco alla rompighiaccio australiana, e da lì sono stati caricati e scaricati, rispettivamente, i passeggeri della nave russa". (ANSA).
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