CONCORDIA:PARLA UFFICIALE IN ADDESTRAMENTO, Ursino, di Messina,ufficiale in addestramento, testimone dell’accusa
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Francesco
masca1973
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CONCORDIA:PARLA UFFICIALE IN ADDESTRAMENTO, Ursino, di Messina,ufficiale in addestramento, testimone dell’accusa
Domani al processo
parlerà lo stagista
Grossetto - Parlerà lo stagista della Costa Concordia, domani, alla ripresa del processo contro il comandante Francesco Schettino. Salvatore Ursino, di Messina, all’epoca ufficiale in addestramento, è un testimone dell’accusa: domani i pubblici ministeri dovrebbero sentirlo tutto il giorno. È il primo testimone che può raccontare cosa accadde in plancia durante la navigazione del 13 gennaio 2012, dalla partenza dal porto di Civitavecchia all’impatto contro lo scoglio del Giglio che determinò il naufragio con le 32 vittime, e poi sulla fase dei soccorsi, fino all’evacuazione della nave. I precedenti testimoni dell’accusa - il primo ufficiale di coperta Giovanni Iaccarino e l’ufficiale cartografo Simone Canessa - nelle fasi dell’urto erano in turno di riposo e si stavano rilassando in cabina con i videogiochi. Invece Ursino fu sempre in plancia di comando. Da qui potè assistere a tutti gli eventi; inoltre - diversamente dalla prassi - fu l’unico ufficiale a rompere il silenzio sul ponte dicendo a Schettino, come risulta dalla `scatola nera´ che «la poppa era impegnata» ossia che la nave stava trovando degli ostacoli, cioè gli scogli dell’impatto imminente. Ursino se ne accorse perché, avendo intuito la stranezza della prima manovra d’emergenza ordinata da Schettino (timone completamente a dritta, con la nave a 16 nodi di velocità) si precipitò sull’aletta sinistra della Concordia notando che la nave scodava contro gli scogli illuminati dai fari laterali. Dopo l’urto, e in pieno caos a bordo, lo `stagista´, con altri ufficiali, si adoperò per dare soccorso ai passeggeri ffinché salendo su una scialuppa stracolma di naufraghi si ritrovò insieme allo stesso Schettino, circostanza a cui probabilmente sarà dedicata parte delle domande dell’accusa visto che il comandante è imputato anche del reato di abbandono della nave. Ursino è anche l’unico, fra gli ufficiali indagati della plancia, la cui posizione è stata archiviata dalla procura. Nell’inchiesta, infatti, aveva le stesse accuse di Schettino, tranne il reato di abbandono della nave, e degli altri ufficiali: omicidio plurimo colposo, lesioni plurime colpose, naufragio colposo: però è stato liberato da ogni gravame quando è stato definito che come `ufficiale in addestramento´ non avrebbe potuto partecipare alla manovra ma limitarsi a familiarizzare con gli strumenti di bordo e osservare gli ufficiali di ruolo nei loro compiti, nonchè astenersi da commenti e osservazioni. Ora, oltre ad essere testimone, si è anche costituito parte civile nel processo assistito dall’avvocato Antonio Langher. Dopo Ursino, per l’udienza di martedì 29 ottobre sono previste le convocazioni di altri testimoni dell’accusa: il maitre Antonello Tievoli, che avrebbe chiesto a Schettino il passaggio ravvicinato all’isola, sembra per desiderio di suoi parenti; il comandante di navi, ora in pensione, Mario Palombo; la ballerina moldava Domnica Cemortan; Ciro Onorato, membro dell’equipaggio, che prima era al tavolo del ristorante di bordo con Schettino e poi anche lui salito in plancia col comandante.
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parlerà lo stagista
Grossetto - Parlerà lo stagista della Costa Concordia, domani, alla ripresa del processo contro il comandante Francesco Schettino. Salvatore Ursino, di Messina, all’epoca ufficiale in addestramento, è un testimone dell’accusa: domani i pubblici ministeri dovrebbero sentirlo tutto il giorno. È il primo testimone che può raccontare cosa accadde in plancia durante la navigazione del 13 gennaio 2012, dalla partenza dal porto di Civitavecchia all’impatto contro lo scoglio del Giglio che determinò il naufragio con le 32 vittime, e poi sulla fase dei soccorsi, fino all’evacuazione della nave. I precedenti testimoni dell’accusa - il primo ufficiale di coperta Giovanni Iaccarino e l’ufficiale cartografo Simone Canessa - nelle fasi dell’urto erano in turno di riposo e si stavano rilassando in cabina con i videogiochi. Invece Ursino fu sempre in plancia di comando. Da qui potè assistere a tutti gli eventi; inoltre - diversamente dalla prassi - fu l’unico ufficiale a rompere il silenzio sul ponte dicendo a Schettino, come risulta dalla `scatola nera´ che «la poppa era impegnata» ossia che la nave stava trovando degli ostacoli, cioè gli scogli dell’impatto imminente. Ursino se ne accorse perché, avendo intuito la stranezza della prima manovra d’emergenza ordinata da Schettino (timone completamente a dritta, con la nave a 16 nodi di velocità) si precipitò sull’aletta sinistra della Concordia notando che la nave scodava contro gli scogli illuminati dai fari laterali. Dopo l’urto, e in pieno caos a bordo, lo `stagista´, con altri ufficiali, si adoperò per dare soccorso ai passeggeri ffinché salendo su una scialuppa stracolma di naufraghi si ritrovò insieme allo stesso Schettino, circostanza a cui probabilmente sarà dedicata parte delle domande dell’accusa visto che il comandante è imputato anche del reato di abbandono della nave. Ursino è anche l’unico, fra gli ufficiali indagati della plancia, la cui posizione è stata archiviata dalla procura. Nell’inchiesta, infatti, aveva le stesse accuse di Schettino, tranne il reato di abbandono della nave, e degli altri ufficiali: omicidio plurimo colposo, lesioni plurime colpose, naufragio colposo: però è stato liberato da ogni gravame quando è stato definito che come `ufficiale in addestramento´ non avrebbe potuto partecipare alla manovra ma limitarsi a familiarizzare con gli strumenti di bordo e osservare gli ufficiali di ruolo nei loro compiti, nonchè astenersi da commenti e osservazioni. Ora, oltre ad essere testimone, si è anche costituito parte civile nel processo assistito dall’avvocato Antonio Langher. Dopo Ursino, per l’udienza di martedì 29 ottobre sono previste le convocazioni di altri testimoni dell’accusa: il maitre Antonello Tievoli, che avrebbe chiesto a Schettino il passaggio ravvicinato all’isola, sembra per desiderio di suoi parenti; il comandante di navi, ora in pensione, Mario Palombo; la ballerina moldava Domnica Cemortan; Ciro Onorato, membro dell’equipaggio, che prima era al tavolo del ristorante di bordo con Schettino e poi anche lui salito in plancia col comandante.
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masca1973- Moderatore
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Re: CONCORDIA:PARLA UFFICIALE IN ADDESTRAMENTO, Ursino, di Messina,ufficiale in addestramento, testimone dell’accusa
Ha confermato le cose che ha già detto.
Francesco- Amministratore
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Re: CONCORDIA:PARLA UFFICIALE IN ADDESTRAMENTO, Ursino, di Messina,ufficiale in addestramento, testimone dell’accusa
Francesco,
In effetti, nulla di nuovo.
In effetti, nulla di nuovo.
Re: CONCORDIA:PARLA UFFICIALE IN ADDESTRAMENTO, Ursino, di Messina,ufficiale in addestramento, testimone dell’accusa
Per me ne vedranno delle belle
Alessandra80- Allievo Ufficiale
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Re: CONCORDIA:PARLA UFFICIALE IN ADDESTRAMENTO, Ursino, di Messina,ufficiale in addestramento, testimone dell’accusa
Cara Alessandra, per me la cosa più importante è che venga accertata la verità.
Se, come sembra, Schettino ha lasciato la nave un minuto prima che la nave si abbattesse sul fianco salvando le persone intrappolate nelle lance, allora, sul reato di abbandono della nave si possono considerare numerose attenuanti.
Ma ve lo immaginate, mentre decine di persone scendevano sulla bischettina per raggiungere il mare, sul fianco emerso, se avessero incontrato il comandante che cercava di percorrerla in senso inverso?
Se, come sembra, Schettino ha lasciato la nave un minuto prima che la nave si abbattesse sul fianco salvando le persone intrappolate nelle lance, allora, sul reato di abbandono della nave si possono considerare numerose attenuanti.
Ma ve lo immaginate, mentre decine di persone scendevano sulla bischettina per raggiungere il mare, sul fianco emerso, se avessero incontrato il comandante che cercava di percorrerla in senso inverso?
masca1973- Moderatore
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Re: CONCORDIA:PARLA UFFICIALE IN ADDESTRAMENTO, Ursino, di Messina,ufficiale in addestramento, testimone dell’accusa
A parte la corsa sfenata verso lo scoglio, il problema più grande è che un comandante di esperienza sia andato in tilt e non abbia preso decisioni sensate per un ora. Anzi una la presa, si è cambiato d'abito.
Indifendibile.
Indifendibile.
Sonia75- Terzo Ufficiale
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Re: CONCORDIA:PARLA UFFICIALE IN ADDESTRAMENTO, Ursino, di Messina,ufficiale in addestramento, testimone dell’accusa
Concordo con te Sonia è indifentibile. Magari avrà anche meno colpe nel complesso, ma resta il colpevole numero 1 allo stato dei fatti esposti fin ora.
Giovanni- Galleria Fotografica
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Re: CONCORDIA:PARLA UFFICIALE IN ADDESTRAMENTO, Ursino, di Messina,ufficiale in addestramento, testimone dell’accusa
Beh che sia colpevole non c'è dubbio, mi riferisco ovviamente ad un punto ben preciso dell'accusa ...
masca1973- Moderatore
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Re: CONCORDIA:PARLA UFFICIALE IN ADDESTRAMENTO, Ursino, di Messina,ufficiale in addestramento, testimone dell’accusa
Sarà una triste telenovela e mi pare abbiano
già scordato i poveri passeggeri morti. Schettino
serve ai media colpevole oppure no.
Ma in che mondo viviamo?
già scordato i poveri passeggeri morti. Schettino
serve ai media colpevole oppure no.
Ma in che mondo viviamo?
Re: CONCORDIA:PARLA UFFICIALE IN ADDESTRAMENTO, Ursino, di Messina,ufficiale in addestramento, testimone dell’accusa
Personalmente, visto che aveva ammesso la sua colpevolezza e chiesto il rito abbreviato glielo avrei concesso. Un lungo processo e i suoi innegabili costi e tre gradi di giudizio non giova a nessuno.
masca1973- Moderatore
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